Savonarola

settembre 7th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ovvero: della fine del mondo per colpa di un bosone

Forse non lo sapete, ma il mondo potrebbe finire molto presto.
Prestissimo, anzi.
Mercoledì.
Tutto per colpa del bosone di Higgs, la particella che ognor si cerca, ma mai si truova. Almeno fino ad ora. Perchè dopodomani, nelle viscere della vecchia Europa, un acceleratore di particelle dalle dimensioni colossali provocherà una collisione così potente da sprigionare un little Big Bang, quasi un figlioletto della scintilla che diede origine all’Universo. E forse rivelerà tracce del famoso bosone. Bello e affascinante, nevvero?

Purtroppo secondo alcuni studiosi questo processo potrebbe determinare un piccolo ma fastidioso inconveniente: un buco nero in grado di ciucciarsi almeno il nostro pianeta. Magari di là, oltre le tenebre, ci troveremmo Dio in persona, con la sua barba bianca e tutto il codazzo dei santi in abito di gala. Ma diciamoci la verità: quanti sarebbero disposti ad andare a vedere? Perchè se invece ad attenderci festante fosse il buon Lucifero? Sta finalmente arrivando il castigo per tutti i nostri umani peccati? C’è qualche avventista dell’ennesimo giorno pronto a spiegarci le procedure da adottare in tale frangente? Mai come in questo caso calza a pennello la frase lo scopriremo solo vivendo.

Immagino che dovrei essere terrorizzato alla prospettiva della fine del mondo. Invece la cosa non mi crea angoscia alcuna. Sarà pure perchè sono un miscredente patentato e di gente che grida al lupo ce ne sta in abbondanza ogni benedetto giorno, ma insomma la prospettiva di rottamare questo mondo marcio e sofferente un po’ mi stuzzica.

P.S.: Oops, scusate: m’è uscito fuori il Savonarola! In genere lo tengo nascosto in fondo alla capa, non so come ha fatto ad evadere. Ora lo agguanto e gli rimetto la camicia di forza.

Toc toc…Dio, ci sei?

settembre 5th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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“I nostri leader hanno mandato le truppe in Iraq per volere di Dio”.
“Dobbiamo pertanto pregare per i nostri soldati, perche’ esiste un piano e questo piano e’ il piano di Dio.”
Sarah Palin
(candidata alla Vicepresidenza USA per il Partito Repubblicano)

Giustificare il proprio operato sostenendo di fare il volere di Dio è l’argomento eterno, ultimo e definitivo che impedisce qualsiasi contraddittorio. Come fai ad andare contro il volere di Dio? Di solito nasconde una lunga coda di paglia e povertà di mezzi espressivi, quando non è captatio benevolentiae per gente di bocca buona.
Bisogna dire pure che Dio stesso, nella sua bontà infinita, mai si è scomodato per smentire coloro i quali, da che mondo è mondo, si sono arrogati il diritto di parlare a suo nome: non si annoverano, difatti, note risentite dell’Arcangelo Gabriele per denunciare il fraintendimento di questo o quello.
Così ognuno può far approvare all’Ente Superno qualsiasi cazzabubbola: alcuni han scritto quintalate di fogli spacciate per volontà divina. Non fa eccezione, naturalmente, il barracuda Sarah Palin, vice designato dall’aspirante presidente USA, il repubblicano McCain.

AlitaGlia

agosto 28th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Il Piano Fenice per salvare Alitalia prova oggi le ali, in attesa di spiccare il volo a breve. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la solita leggina per gli amici, i volenterosi sodali di Silvio che salveranno la compagnia di bandiera.
Pur confuso da annunci contrastanti e poco chiari, io l’ho intesa così: si fanno due società. Una, la niuco (newco.) si prende tutte le cose belle: aerei, rotte, personale necessario. L’altra, la badcompany, si cucca il marcio: debiti ed esuberi. La niuco viene regalata dall’amico Silvio all’amico Carlo Toto e agli altri danarosi; la badcompany resta sul groppone dei cosiddetti contribuenti (anche detti “popolo bue”): i debiti si pagheranno con le tasse, i poveri esuberi magari finiranno al catasto o alle Poste (ci vedremo arrivare le raccomandate con un jet?). Sulla questione esuberi sarà sicuramente allestita una lotteria: ogni parte in causa sparerà la sua cifra, poi si vedrà chi ha ragione. Oggi Angeletti, segretario della Uil, afferma che saranno 2000: speriamo abbia ragione. Nei giorni scorsi si passava da 5000 a 7000 con notevole facilità. In sostanza, nessuno sa come andrà a finire: l’unica cosa certa è che Airfrance ci avrebbe messo parecchi soldi suoi, mentre ora ne metteremo di nuovo noi. Poi, forse tornerà Airfrance e non dovrà nemmeno sborsare un euro.
Va tutto bene?

Alcune letture:
il sole 24 ore
Giavazzi
la Repubblica

La tratta dei turisti

agosto 21st, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Di ritorno da una gitarella mattutina in laguna, lasciatemi scagliare una lancia contro la Società dei vaporetti. Venezia non è un posto che frequento assiduamente e di solito mi ci muovo a piedi. Oggi però la mia bella propone una traversata dalla stazione ferroviaria a San Marco: potremo così ammirare in tranquillità i palazzi affacciati sull’acqua (torbida: altro che vedutisti…), sostiene. Penso che una puntina di novità nella mia vita abitudinaria potrebbe giovare, per cui accetto.

La traversata è venuta la bellezza di 6.50 euro a capoccia: rabbrividite pure al pensiero di quanto possa costare un giro in gondoeta. Siamo stati travolti da una mandria di passeggini imbizzarriti, nerbati senza posa dalle ruvide lingue degli addetti a salita e discesa (Forza, signori! Veloci! Quick! Andate dentro, presto! Forza, quick!) all’interno di una imbarcazione di età indefinita tra quella di una triremi romana e quella di un galeone spagnolo, in piedi e senza quasi poter guardare fuori. Durante il tragitto, il naviglio gorgogliava sinistramente e pareva dragare il fondo con lo scafo.

Non conosco le riflessioni dei turisti incastrati con noi tra le lamiere, ma dubito siano fioriti pensieri d’amore.

Agosto, post mio non ti (ri)conosco

agosto 12th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Quando raggiungi piena consapevolezza che la vita è tragedia,
l’unica cosa che ti resta è recitare le parti da commedia.

Quindi: oggi passeggiavo bighellonando davanti al bagno*, allorchè ho avvertito un rumore sinistro**. Mi addentro nella stanza e percepisco monotono ed inesorabile un ticchettio provenire dal muro. Ora, se fossi stato in un telefilm americano, questo evento avrebbe potuto significare una sola cosa: la mirabolante bomba ad orologeria di prammatica, con detonatore collegato ai mitici fili multicolore. L’espediente più trito ed abusato della cinematografia, il deus ex machina più straccione che esista per tirare avanti un canovaccio morente***.
Tutta la scena mi è passata per la testa, of course: io che mi avvicino al wc, mi chino in basso e vedo i candelotti rossi collegati al timer. Io che telefono al mio artificiere di fiducia -negli USA lo danno con l’abbonamento al cellulare, penso- Lou Kin e guidato dalla sua voce…faccio esplodere casa. Miseria, allora non era il filo rosso!
A questo pensiero mi sono riavuto e, verificato di non avere l’aspetto nè il crine di un novello MacGyver, me ne sono lavato le mani: dopotutto sono italiano per qualcosa, no?
Ora il ticchettio è svanito, io sono ancora vivo. Il tempo guarisce le ferite.

Questa storiella penosa non ha una morale, naturalmente. Ma se proprio volete lasciare questo blog con l’impressione di non aver del tutto perso tempo, ne inventiamo una subito subito: mai trafficare con affari che non si sa come manovrare. E non credere a quello che appare dallo scatolotto televisivo.

*sì, è una casa grande.
**in realtà destro, ma che importa?
***perciò lasciate lo sfrutti un po’ anche io, cribbio!

Declinare, prego: degrado, degradazione, degradante…

agosto 7th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Pacatamente potremmo definirlo delirio di onnipotenza: è quello che ha colpito i nostri sindaci, appena dotati dei superpoteri. Qualcheduno ha deciso di riesumare il coprifuoco, vietando assembramenti notturni di più di due persone; altri, più modestamente, di vietare di rovistare nei cassonetti.
Quest’ultima alzata di ingegno è opera del mite Alemanno, novello caput mundi: a suo dire sarebbe una norma contro il degrado. Sorge spontaneo interrogarsi sulla questione se sia più degradante rovistare nei cassonetti oppure permettere che alcune persone siano costrette, per vivere, a tali soluzioni estreme. Inoltre dà rinforzo alla motivazione -invero sbiadita sempre più- per sentirsi ancora di Sinistra.

Premiata friggitoria triestina

agosto 5th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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A quale temperatura la carne umana frigge? Perchè qui, al tepore della mia mansardina triestina (che ho giusto per l’occasione ribattezzata Inferno), temo di aver ormai raggiunto una doratura perfetta. Se volete venire ad assaggiarmi prima che viri verso il bruciato con brio, affrettatevi. Intanto provvedo a salarmi; gradireste anche una spruzzata di limone?

Qualcuno conosce un rituale sicuro per la danza della pioggia? Si faccia avanti ora… Basterebbero anche le istruzioni per evocare la nuvoletta da impiegato di fantozziana memoria.
Per finire, un pensiero e la mia vicinanza (solo spirituale, eh!) ai fuochisti (se ne esistono ancora), ai cuochi e a tutti coloro che sono costretti a giocare col fuoco per lavoro.
Coraggio, l’autunno ci salverà.

Il grembiule prêt-à-porter

agosto 1st, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ai miei tempi alle elementari si usava il grembiule (forse ancora oggi, ma non sono aggiornato). Io avevo il tipo a giacchetta, non quello a mo’ di vestitino. C’era anche il fiocco ma, raggiunto un discreto livello di consapevolezza di me, l’ho cassato (più o meno in terza, forse): del resto odio anche le cravatte, perciò in un certo qual modo rimango coerente a me stesso negli anni.
Il grembiule si comprava alla Standa e già allora non costava poco. Inoltre bisognava comprarne più d’uno, per fargli fare il giro.

Ma veniamo a noi. Fra le novità presentate dalla ministra Gelmini per la scuola che verrà ci sono alcune cose lodevoli, come il ritorno dell’Educazione Civica; alcune cose discutibili, come il voto in condotta e, appunto, il ritorno del grembiule.

In linea di massima la divisa scolastica è una trovata come un’altra, una sorta di scoperta dell’acqua calda che mi lascia freddino. Potrebbe servire ad evitare squilibri ed invidie tra chi può vestire alla moda e chi invece deve accontentarsi: in questo senso sarebbe pure una buona idea.
Però, leggendo quanto dichiara la ministra, rimango molto perplesso:

«Vi è la disponibilità di alcune case di moda a cimentarsi con la divisa scolastica», ha specificato il ministro, chiarendo che sarebbero «numerosi» i presidi, ai quali spetterà comunque la decisione finale, che vogliono reintrodurre il grembiule in quanto «è un elemento di ordine e uguaglianza tra gli studenti. L’importante è semplificare la vita delle mamme e l’uso della divisa va in questa direzione».

Quanto potrà costare la divisa “D&G”? E chi la paga?
Le mamme la cui vita dovrebbe essere semplificata?
L’Istituto?
Lo Stato?

Non ci sono i soldi per pagare gli insegnanti, metà degli edifici scolastici cade a pezzi e facciamo le sfilate di alta moda con le divise?
Così poi la scuole ricche avranno le divise griffate e stilose, mentre gli istitui di periferia il grembiule da quattro soldi di Andrea Marè.

Confronti impietosi

luglio 30th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ovvero: della dignità

Pensa un po’: il premier israeliano Olmert annuncia che lascerà la politica, travolto da una serie di accuse di corruzione. Afferma la sua innocenza, ma stranamente non se la prende affatto coi giudici che lo indagano. Nè annuncia provvedimenti a lui favorevoli per sfangarla in modo ignominioso.

Caro Silvio, se ti fischiano le orecchie, non preoccuparti: non sono acufeni

Lodo Terùn

luglio 22nd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Una bocciatura è un brutto affare, si sa: non solo per chi viene rifiutato, ma anche per la famiglia, su cui il contraccolpo psicologico si fa inevitabilmente sentire. Certamente un padre comincia a porsi una serie di interrogativi angosciosi, rimette in discussione il suo metodo educativo, si colpevolizza e si domanda se abbia fatto tutto ciò che poteva per evitare il triste accadimento. Questo clima poco sereno inciderà anche sull’ambito lavorativo dell’ipotetico genitore: e se costui fosse un politico impegnato in compiti gravosi e di grande responsabilità verso il Paese? E’ tollerabile che una avventata decisione di magistrati (sì, perchè anche gli insegnanti giudicano gli alunni) spesso comunisti e magari addirittura terroni possa distogliere chi ogni giorno si batte per il bene di noi tutti dalle cure della res publica?

Onde evitare una fattispecie di evento così perniciosa per la collettività, sarà presentato oggi in Parlamento un provvedimento che azzera le bocciature per i figlioli dell prime 40 cariche dello Stato (quindi i presidenti della Repubblica, di Camera e Senato e del Consiglio, i ministri tutti e qualche sottosegretario sorteggiato direttamente a Palazzo Chigi). Il provvedimento, denominato Lodo Terùn (dal nome del primo firmatario, il senatore della Lega Nord Biagio Terùn) è frutto del solito eccellente lavoro di cesellatura ad opera del ministro Calderoli: nella sua prima formulazione, che prevedeva il blocco delle bocciature solamente per i figli di ministri il cui cognome iniziasse per B e finisse per i, era infatti stato tacciato di legge ad personam per Umberto Bossi e dunque ritirato. Calderoli ha assicurato al suo elettorato che sarà comunque mantenuto il diritto per gli scolari del Nord di essere giudicati solo da un loro pari per latitudine ed in dialetto locale.

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