marzo 17th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Emergo dal letargo per segnalare due articoli dall’edizione odierna de “la Repubblica”.

Nel primo, D’Avanzo riporta la crudissima cronaca delle violenze a Bolzaneto, la famigerata
caserma degli orrori di Genova. Per una volta le iperboli sono giustificate. L’unico commento che riesco a fare è che la realtà supera di molto, e in peggio, la fantasia. Pazzesco.
Le violenze impunite del lager Bolzaneto

Nel secondo, Rampini fa diverse considerazioni sulle vicende del Tibet. Ne emerge quel che tutti sappiamo: il fatto che ogni Paese (pure il Vaticano) si deve piegare alla realpolitik e ai rapporti di forza economici oggi preponderanti. Con buona pace dei portatori sani di democrazia.
Alcuni spunti:
- recentemente il Dalai Lama ha fatto un tour in Europa: Prodi non ha potuto incontrarlo, credo perchè stava “fuori per lavoro” (ma guarda le coincidenze!); problemi analoghi ebbero quasi tutti i capi di stato del continente
- gli USA hanno tolto la Cina dal novero dei paesi che violano i diritti umani giusto il giorno prima dei fatti in questione: che tempismo…
- ieri il papa ha lanciato un appello accorato per la pace in Iraq; deve essergli caduto il foglio con le parole sul Tibet.
- dopo le sue coraggiose prese di posizione per il boicottaggio delle olimpiadi, mi aspetto di vedere Calderoli catapultato sull’Hymalaia a difendere, fianco a fianco con lo Yeti, le ragioni dell’indipendenza tibetana.
Se prevale la realpolitik
dicembre 21st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Mi ricordo molto bene della vicenda di Pietro Maso, il ragazzo di Verona che uccise i suoi genitori all’inizio degli anni novanta. Grazie a dio allora non c’era Porta a Porta, perciò ci risparmiammo alcuni dettagli truculenti. Fu un episodio che mi lasciò davvero sgomento, forse anche perchè ero bambino. A distanza di tanti anni, di Maso si erano perse le tracce. Oggi, i quotidiani riportano a galla la sua vicenda, con titoli di questo tenore:
Uccise genitori, ora ha trovato l’amore
Io ci vedo tanta voglia di gogna e nessuna notizia.
Amiamo difendere i supposti valori cristiani, poi però ci piace sputare su chi già è stato crocifisso.
Il che non giustifica Maso, nè annulla le sue colpe o vuole far intendere che non debba scontare la sua pena.
Soltanto, lasciamolo in pace.
dicembre 12th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Prefazione:
Un po’ ovunque si è scritto, letto e sentito di Daniele Luttazzi e della
prematura e improvvisa scomparsa di Decameron dal palinsesto di la7, che la rete ha motivato con le offese rivolte a Giuliano Ferrara, da diversi anni collaboratore del canale Telecom. Quindi molti e più bravi di me hanno già commentato a sufficienza, anche semplicemente in ambito blog (segnalo almeno
Leonardo, tra tutti).Ne scrivo anch’io come piccolo segno di solidarietà verso Luttazzi (che ovviamente non ne ha bisogno e manco sa che esisto) e perchè la cosa mi ronza in testa da giorni ed in qualche modo la devo cacciare fuori.
Premessa:
Tutti conosciamo Daniele Luttazzi, sappiamo
cosa dice e
come lo dice. La7 lo sa, lo sapeva da ben prima di Decameron. Luttazzi è comico intelligente e spesso esilarante, uno che sa cogliere spunti satirici come pochi e che li svolge con grande acume e inventiva. Il suo umorismo tocca diversi registri, senza negarsi una notevole dose di grevità. Anzi, diciamo pure che gli piace proprio indugiare su certi temi che possono anche disturbare -personalmente, spesso mi disturbano.
Certe volte l’argomento
scatologico e quello sessuale sono funzionali e suscitano non solo la risata, ma anche una riflessione; in altri casi, non li trovo molto pertinenti.
Nel complesso, Decameron mi pareva più ricco di questi ultimi aspetti (presenti in pezzi da novanta come Rabelais e in tutta una tradizione letteraria che credo arrivi fino ai lirici greci antichi) di quanto non lo fosse di invettiva “pensata”, però tutto sommato non mi dispiaceva. Insomma, finchè è durato l’ho guardato volentieri.
Svolgimento:
A questo comico molto noto, di cui tutti conoscono le modalità espressive, la7 (rete di proprietà Telecom, di piccoli ascolti ma di programmi interessanti e tendenzialmente alternativi al famigerato
duopolio) propone un programma in seconda-terza serata. Gli dà carta bianca.
Fermiamoci e rileggiamo:
gli dà carta bianca. Sa, dunque, che Luttazzi può pure, volendo, usarla a mo’ di carta igienica…
Il programma parte, vanno in onda 5 puntate: tutte molto Luttazzi-style, ovviamente. Del resto, il titolo rimanda ad un’opera
piuttosto boccacesca e il sottotitolo è ancor più esplicito:
politica, sesso, religione e morte. Il gradimento del pubblico è alto: quasi 3 milioni di spettatori, per la rete e la collocazione oraria, sono molti assai. La quinta puntata viene pure replicata, tutto sembra continuare senza scossoni.
Improvvisamente, fulmine a ciel sereno, la notizia della cancellazione. Ufficiale motivazione le offese a Ferrara, scagliate durante quest’ultima puntata: la rete non ritiene corretta l’invettiva nei confronti di uno della propria stessa
famigghia (televisiva, s’intende). Ovvero: i panni sporchi non si lavano in pubblico. Su questo punto avrei già qualcosa da obiettare, ma lasciamo perdere le riserve sull’
aziendalismo a prescindere.
Prima di farmi un’opinione della faccenda, vado a rivedermi il pezzo incriminato: in effetti il buon Daniele ci va giù pesante, ma ha raggiunto maggiori vette dissacratorie (per esempio verso la Chiesa, verso Silvio, verso…un po’ tutti) senza suscitare nemmeno un refolo di vento.
Lo stesso
Ferrara scrive una lettera a Repubblica in cui afferma di non aver fatto la danza dei 7 veli perchè il direttore di rete gli consegnasse la testa del nuovo Battista. Beh, insomma, finge di fare queste affermazioni, mentre l’esegesi corretta (tra gli strali al nostro tempo ateo e quelli all’intellighenzia di sinistra) è:
oh Luttazzi, piccolo cafoncello, ben ti sta!
Può darsi che Luttazzi abbia esagerato e che a Giulianone sia rimasto sul gozzo ciò che ha detto, però non mi vengano a dire che il motivo della chiusura di Decameron sta in quella battuta. Non ci credo proprio.
Solo, vorrei capire quale sia la ragione reale. Al momento non ci arrivo.
dicembre 7th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Girellavo sul sempre prodigo (di fesserie di cui sorridere) Tgcom, quando ho letto questo:
Sondaggio:”Si vende uno su quattro”
Ohibò!
Voi cosa capite, da queste parole? Che un universitario su quattro si prostituisce, immagino. Pure io intendo così e mi fiondo, incredulo, sull’articolo. Ecco cosa sta scritto nel testo:
Uno studente universitario su quattro offrirebbe le proprie prestazioni sessuali su internet in cambio di soldi. E’ quanto emerge da una ricerca compiuta dalla rivista “Studenti Magazine” che per settimane ha controllato diversi siti di annunci on line. “Nella categoria incontri privati, un annuncio su quattro ha come inserzionisti gli studenti universitari. La città più prolifica in questo senso è Milano”, rivela la statistica.
Ecco spiegato l’arcano! Non si tratta di uno studente su quattro, bensì di un annuncio su quattro!
Vorrei far notare che l’anonimo articolista è stato capace di scrivere due cose totalmente diverse nello spazio di quattro (un numero che torna) righe. Una formazione umanistica, non adatta a comprendere concetti statistici così sottili (sic)? Miracoli del copia-incolla?
Che poi, qualcuno mi spiega perchè non ci sono firme, sul Tgcom?
Si vergognano?
Tutti gli articoli li scrive Paolone Liguori con la sua “lettera 22″?
Sono creati con un algoritmo molto sofisticato da un computer intelligentissimo?
P.S.: Heike, non disperare, non ho dimenticato il meme. Prima di incanutire risponderò…
novembre 6th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Oggi è morto Enzo Biagi. Un giornalista onesto. Non amo le commemorazioni con parole altisonanti, perchè spesso nascondono l’ipocrisia dell’atto dovuto. Nemmeno Biagi amava uno stile alto e vuoto: usava pochi aggettivi e frasi secche, corte. Molti fatti, poca interpretazione. In questo senso è stato davvero un grande professionista, sempre chiaro e limpido, mai accondiscendente -almeno da quando ho iniziato a leggere qualche suo pezzo. Per onorarne a pieno la memoria bisogna dire che alle volte risultava noioso, particolarmente in video, forse proprio a cagione dello stile piano e semplice che dava all’esposizione; ma da ogni intervista o servizio sapeva cavare spunti originali.
Leggere i suoi editoriali -dopo averli sfrondati dalle citazioni- era trovare un’analisi lucida e senza retorica del
fatto del giorno avanti, quale solo Montanelli sapeva far meglio.
Qui, quel che scrisse sul Corriere per il suo rientro in tv, con Rotocalco Televisivo.
Qui, con la consueta maestria, Michele Serra.
ottobre 22nd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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- I gemelli (come) Kaczynski (si scrive) sono stati battuti alle elezioni polacche -che loro stessi avevano voluto. E’ la rivincita dei Teletubbies.
- Della serie “notizie inutili” dal sito del Corriere (sotto la dicitura G8): Mario Placanica si separa dalla moglie. Ah, era sposato? E al popolo?
- Saggio e meditato intervento del presidente del Codacons sulla vicenda futurista di fontana di Trevi, con cui l’esimio propone di colorare l’acqua del monumento ogni settimana di un diverso colore: “Il vero danno per il monumento e’ rappresentato dai metalli tossici delle monetine che a migliaia, quotidianamente, vengono gettate nell’acqua. Un colorante non dannoso, al contrario, non danneggerebbe i preziosi marmi e rappresenterebbe ogni settimana un evento per i turisti.” Eh, già. E perchè invece non facciamo vestire il Marc’Aurelio da Dolce e Gabbana?
ottobre 6th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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-finalmente ho capito qual è il motto del Tg1 nello scegliere i protagonisti della “nota politica” (leggi:pastone) delle varie edizioni: basta che respiri. Altrimenti non si capirebbe l’immancabile dichiarazione di Gianfranco Rotondi, nullità da 0,7% che pare Dio in terra
-per una volta che
Mastella ha ragione, diamogliene atto -poi non si dica che lo critichiamo a priori-: la contessina Borromeo ad Anno Zero non ha alcun senso, se non quello di molcere l’animo ai presenti (
e poi…non è nemmeno bellaaa; magari carina, ecco)
-siccome in termini di morbosità percepita la saga di Garlasco tira ancora, tg e giornali hanno sempre qualcuno distaccato in paese e un servizio almeno sull’argomento (neppure per l’Iraq c’è tanta attenzione); peccato che lì non succeda più niente da giorni, per cui la notizia-tipo è “oggi Alber*o S*asi non è uscito di casa” oppure “i Ris hanno spostato il camioncino due metri più indietro.” Immagino i corrispondenti, raccolti a sera accanto a un fuoco da campo, in preghiera al patrono degli inviati perchè mandi loro qualche altro efferato delitto da sfruculiare
-l’addio di Mario Giordano a Studio aperto lascia un vuoto incolmabile: chi mi strapperà le grasse risate all’ora di pranzo, Augias l’austero? Confidiamo in questo Mulè (a sapere chi è…)
—————-
Now playing: Don Mclean – Vincent
via FoxyTunes
agosto 23rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Alcune banali considerazioni a margine di questa esondazione di cronaca nera da tutti i media d’Italia:
- abbiamo scoperto di non essere solamente 56 milioni di commissari tecnici, ma anche 56 milioni di Sherlock Holmes (o, se preferite, de Siessai): forse gioverebbe qualche fisscio poliziesca in più e qualche Vita in Diretta in meno
- provate ad immaginarvi il volto di Bruno Vespa in questi giorni, con tanti casi efferati da sfruculiare -primi fra tutti l’assassinio della povera ragazza di Garlasco e la brutale fine dei coniugi di Gorgo al Monticano- e lui fermo ai box: come avere una tavola imbandita di ogni leccornia e doverla guardare soltanto (goloscione…)
- guardacaso, Corona “ostaggio dello stato” è in trasferta a Garlasco: pare si aggiri losco nella cittadina, ma naturalmente si è offerto ai giornalisti (immagino affamati di ogni alito di brezza, pur di scrivere qualcosa meno scontato del solito) per la consueta chiacchierata di grande acume. Mantiene il mistero sul perchè della sua epifania, ma lascia trasparire di ritenere le due cugine della vittima i veri “personaggi da copertina” della vicenda. Ad un certo punto, gli sfugge la frase più inquietante: “
Sono qui per fare il mio lavoro e forse per strappare un’esclusiva“. Cos’avrà voluto dire? Scene di panico in sala…
aprile 20th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Riporto dalle “Ultima ora” sul sito del Corriere:
Chiesa: abolito il limbo, salvi i bimbi morti senza battesimo
CITTA’ DEL VATICANO – I bambini morti senza battesimo saranno salvi. La Chiesa ha abolito il limbo con un documento della Commissione teologica internazionale, approvato dal Papa e pubblicato oggi. Il limbo, infatti, riflette una ”visione eccessivamente restrittiva della salvezza”. (Agr)
Mi piace molto quel saranno salvi: cioè, per chi ha redatto ‘ste quattro righe, adesso Lassù ci saranno le grandi manovre? Pullman Celesti guidati da Cherubini che transitano piccole anime dal Limbo al Paradiso? Un cartello con scritto “stiamo lavorando per voi” sulla porta del Limbo, che verrà raso al suolo per divenire un Centro Congressi?
O sono troppo pignolo io?
Poi, in subordine, mi piacerebbe sapere come hanno fatto ad accertarsi della cosa, in Vaticano: c’è stata una soffiata di qualche santo un po’ ciarliero? Oppure tutto è conseguenza delle solite intercettazioni di Calciopoli: Luciano Moggi aveva veramente i suoi santi in Paradiso e li aveva dotati di Sim svizzere?
marzo 8th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Allarme Rosso, per l’ennesima volta, a causa delle famigerate “Stragi del Sabato Sera”.
Tante giovani vite spezzate, ottimo concime per le clip a tema di Studio Aperto (difficile dirli servizi giornalistici). Classico fenomeno ciclico, almeno in Italia: una mattina viene battuta la notizia di un fatto particolarmente drammatico -e ricco di possibili risvolti morbosi, possibilmente-, che occupa da subito i primi minuti di ogni tiggì. Da lì, nei giorni seguenti, pare che migliaia di epigoni si esercitino con foga crescente a peggiorare le già pessime azioni degli iniziatori: fino a che compare il titolone “Emergenza Vattelapesca: Tavolo di Confronto al Viminale con il Prefetto e i Ministri Maddoveandremoaffinirediquestopasso e Sventura”.Di solito, mentre in TV Porta a Porta e Matrix divorano frotte di opinionisti opinanti e pensosi (esempio classico di competenza su tutto lo scibile: Alba Parietti), si istituiscono le famigerate Task Force: cioè un insieme di Menti che dovrebbe risolvere in qualche giorno problemi, in genere, legati a deficit di Cultura Civile e di Organizzazione Sociale risalenti anche a secoli.Ne escono vari provvedimenti d’urgenza, dichiarazioni politiche stentoree e tonitruanti -leggasi, vuote- che sembrano preludere a mutamenti epocali.
Poi capita qualcos’altro e il Ciclo riprende, con la nuova Emergenza (che era la stessa di due o tre Casi fa…).
A memoria cito:
- la violenza negli stadi
- la violenza sulle donne
- le stragi del sabato sera
- la droga tra i giovani
- i filmini da cellulare trasmessi in rete
Ognuno di questi problemi andrebbe trattato a parte, perchè le risposte da dare son difficili e diversificate: ciò che trovo nauseabondo, è come i media (e spesso, purtroppo, anche i Politici) gestiscano il tutto, ovvero con l’ indignazione da bar. Mai che si aiutasse chi legge o guarda a capire, a differenziare le cose, a mettere in luce le particolarità di ogni caso: tutto fa brodo, pur di venire incontro al pubblico.