dicembre 6th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Praticare uno sterile complottismo non è bella cosa; nè vale sempre quella famosa massima spesso ripetuta da Giulio Andreotti per cui “a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca”. Però che l’ennesimo “duro colpo alla mafia”, l’arresto di due delle più temibili firme criminali all’interno di Cosa Nostra, avvenga il giorno dopo le deposizioni (per la verità difficilmente riscontrabili, a quanto mi è dato di capire) del famigerato Spatuzza lascia interdetti: nella migliore delle ipotesi, si tratta di un ben fortunato accidente. Si vedrà poi se questi due resteranno in carcere per scontare le loro malefatte (un mafioso teme poco l’arresto, che considera una jella passabile, quando non una medaglia da appuntarsi al petto; teme assai invece l’ergastolo e le restrizioni del 41-bis).
Per ora, questo singolare concatenarsi di eventi mi ha –mio malgrado- riportato all’analoga sensazione di perplessità che provai circa quattro anni or sono, nel momento dell’arresto di Binnu Provenzano: giusto il giorno dopo le elezioni dell’aprile 2006 (quelle vinte per un pugno di voti dal centrosinistra).
E’ che le coincidenze sono sì strani capricci del caso, che alle volte tali non son nemmeno: ma a dimostrarlo, beh, è tutto un altro paio di maniche.
dicembre 5th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Prima che qualcuno accusi Visto che qualcuno già accusa la manifestazione di oggi, il no-B day (su cui pure ho espresso le mie perplessità, ma che spero serva a risvegliare qualche elettore sopito), di essere antidemocratica e di “demonizzare l’avversario politico”, rileggiamoci alcune delle cronache datate 2 dicembre 2006.
In quella data, l’allora opposizione di centrodestra organizza una grande manifestazione contro il governo Prodi, una sorta di no-P day. In una giornata memorabile, si registrano –tra gli altri- questi fatti :
16:11 Prodi nel mirino dei cortei
E’ il presidente del Consiglio Romano Prodi il principale bersaglio di slogan e striscioni della manifestazione della Cdl che sta sfilando a Roma contro la Finanziaria. Il popolo dell’opposizione sceglie l’ironia e il sarcasmo per dare addosso al presidente del Consiglio, più volte soprannominato ‘mortadella’. Ecco alcuni degli striscioni in piazza: "Prodi non ci ridurre in mutande. Mortadella, mortadella, solo per te la vita è bella. Del Porco non si butta niente, di Prodi buttiamo tutto". E su una maglietta la scritta: "Meno male che a me piace il prosciutto".
15:15 Corteo funebre per Prodi
Anche un vero e proprio funerale, con tanto di bara, è stato organizzato dai manifestanti del corteo di Roma. "Stiamo qui a celebrare la morte del governo Prodi", dicono coloro che a spalle stanno portando la bara. Subito dietro, una serie di manifesti listati a lutto con, sotto una croce, la scritta "governo mortadella"
Quella volta per Bondi si trattava di una “festa della democrazia”:
14:55 Bondi: "Oggi la democrazia è più forte"
"Una partecipazione aldilà di ogni possibile previsione, è una festa della democrazia: oggi la democrazia in Italia è più forte". Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi
Speriamo non abbia cambiato opinione, ma aspettiamo al varco.
dicembre 4th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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…buttando tutto in vacca
A margine della puntata di Anno Zero di ieri sera (mio bilancio: visti 10 insostenibili minuti di caciara senza costrutto; constatato tristemente che l’accertamento dei fatti in simili circostanze è impossibile; cambiato immediatamente canale), discorsi rubati (parlavano forte) oggi al bar della Stazione:
“…e quello, il tunisino …quello mi è piaciuto: ci saranno pure le sentenze, ma se lui ha le carte, anche se non le ha presentate in tribunale…lui ha le carte, (bestemmia)!”
“E pensa, poi: anche [Berlusconi] fosse colpevole –e sarà pur colpevole-, ma che vita gli hanno fatto fare in questi ultimi 15 anni! Una vita distrutta, poveretto!”
“Eh, sì: che gli diano l’immunità! Lo dico io, che pure…cosa vuoi farci: a me piace Fini!”
“Ah, Fini: va a …. Fini!”
“Eh, vedi: lo attaccano coi giudici perché non hanno argomenti! Non sanno come altro fare! Ma è politica, questa?”
dicembre 3rd, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dicembre 2009 – I Settimana
Nuovi picconatori: Se volete avere un’idea di come vanno le cose nella maggioranza, date un’occhiata al volto smagrito –e smarrito- del Sandro Bondi di martedì sera a Ballarò:

Il fatto che, almeno apparentemente, il più efficace oppositore del governo sia al momento il “cofondatore” del PDL dovrebbe rendere inquieto –e non poco!- Pierluigi Bersani: non è certo un buon segnale per il PD.
In subordine, le “picconate” di Fini fanno pensare ad un qualche movimento convergente che potrebbe coinvolgere da sinistra(?) il neonato partito della X di Rutelli e da destra il presidente della Camera con un piccolo manipolo di fedelissimi per una fusione con l’UDC. Una sorta di Kadima, insomma. Probabilmente è solo una suggestione, ma se almeno si decidesse per il sì o per il no ci risparmieremmo lo st(r)illicidio quotidiano di queste accuse di tradimento da parte dei difensor fidei dell’ortodossia berlusconiana.
Politica estera: Nel frattempo, in un altro paese…voilà, la politica estera italiana:

A.A.A. offresi: politico attempato ma ancora ammantato di fascinoso cerone, amante della compagnia e delle belle donne, conoscerebbe dittatore (o anche presunto tale) di paesi emergenti con pari requisiti per proficuo scambio culturale e serate in allegria. Garantisce parole di calorosa stima, discreto glissare su qualsiasi questione di pervasivo controllo su media e opposizione e sicuro sdoganamento presso la comunità internazionale. Astenersi grigi titolari di democrazie occidentali.
Crucifige! Il crocifisso, si sa, si porta con tutto: ultimamente, ad esempio, era spesso segnalato su petti rigogliosi di donzellette televisive dalla dubbia devozione. Ora però, complici gli ultimi fatti di cronaca, siamo alla più completa deregulation: si vocifera infatti che, prede di un completo delirio da crocifisso e dopo averlo invocato perfino nel tricolore, quelli della Lega vorrebbero poter reintrodurre il “simbolo” per eccellenza in tutti quegli ambiti da cui un bieco illuminismo post-bellico lo ha da tempo escluso. Ad esempio si cita l’apposizione delle firme: da ambienti vicini al Carroccio si è fatto notare che i nostri nonni solevano siglare i documenti con un crocifisso (dai laicisti banalizzato poi in semplice croce). Questo non per analfabetismo, come recita la vulgata diffusa artatamente dagli studiosi appartenenti ai soliti ambienti radical-chic della sinistra fannullona, bensì per rimarcare la millenaria tradizione giudaico-cristiana che quegli uomini semplici ma retti non dimenticavano mai.