Dicembre 2009 – I Settimana
Nuovi picconatori: Se volete avere un’idea di come vanno le cose nella maggioranza, date un’occhiata al volto smagrito –e smarrito- del Sandro Bondi di martedì sera a Ballarò:
Il fatto che, almeno apparentemente, il più efficace oppositore del governo sia al momento il “cofondatore” del PDL dovrebbe rendere inquieto –e non poco!- Pierluigi Bersani: non è certo un buon segnale per il PD.
In subordine, le “picconate” di Fini fanno pensare ad un qualche movimento convergente che potrebbe coinvolgere da sinistra(?) il neonato partito della X di Rutelli e da destra il presidente della Camera con un piccolo manipolo di fedelissimi per una fusione con l’UDC. Una sorta di Kadima, insomma. Probabilmente è solo una suggestione, ma se almeno si decidesse per il sì o per il no ci risparmieremmo lo st(r)illicidio quotidiano di queste accuse di tradimento da parte dei difensor fidei dell’ortodossia berlusconiana.
Politica estera: Nel frattempo, in un altro paese…voilà, la politica estera italiana:
A.A.A. offresi: politico attempato ma ancora ammantato di fascinoso cerone, amante della compagnia e delle belle donne, conoscerebbe dittatore (o anche presunto tale) di paesi emergenti con pari requisiti per proficuo scambio culturale e serate in allegria. Garantisce parole di calorosa stima, discreto glissare su qualsiasi questione di pervasivo controllo su media e opposizione e sicuro sdoganamento presso la comunità internazionale. Astenersi grigi titolari di democrazie occidentali.
Crucifige! Il crocifisso, si sa, si porta con tutto: ultimamente, ad esempio, era spesso segnalato su petti rigogliosi di donzellette televisive dalla dubbia devozione. Ora però, complici gli ultimi fatti di cronaca, siamo alla più completa deregulation: si vocifera infatti che, prede di un completo delirio da crocifisso e dopo averlo invocato perfino nel tricolore, quelli della Lega vorrebbero poter reintrodurre il “simbolo” per eccellenza in tutti quegli ambiti da cui un bieco illuminismo post-bellico lo ha da tempo escluso. Ad esempio si cita l’apposizione delle firme: da ambienti vicini al Carroccio si è fatto notare che i nostri nonni solevano siglare i documenti con un crocifisso (dai laicisti banalizzato poi in semplice croce). Questo non per analfabetismo, come recita la vulgata diffusa artatamente dagli studiosi appartenenti ai soliti ambienti radical-chic della sinistra fannullona, bensì per rimarcare la millenaria tradizione giudaico-cristiana che quegli uomini semplici ma retti non dimenticavano mai.

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