Famiglie col Bollino Blu

maggio 12th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Pensieri sparsi su questa strana giornata di Family Pride:

- family day: solito nome inglese, perchè? Festa della Famiglia pareva brutto?

- veramente possono esistere ‘Famiglia’ e ‘famiglia’?

- una famiglia naturale cos’è? Quando c’è un vincolo giuridico a sancire una condizione, si può dire che questa sia naturale? Chiamiamola famiglia legalizzata, piuttosto

- se io vivo insieme a delle persone con le quali ho un rapporto di mutuo soccorso e insieme a costoro sto bene, non posso dire che sono la mia famiglia solo perchè questa convivenza non possiede il Bollino Blu del Vaticano -o di qualcun altro, ovviamente-?

- oggi, a Roma, si scontrano i Guelfi della Famiglia contro i Ghibellini della famiglia: che senso ha? Qualcuno può davvero volere attentare alla famiglia?

- quanto è strumentalizzato, questo tema, da politici che non hanno alzato un dito per operare concretamente durante il cattolicissimo governo precedente? Soggetti che, ipocritamente, starnazzano contro le unioni non cattolicamente compatibili e poi son divorziati e vivono tranquillamente “nel peccato” (naturalmente, per me non ci sarebbe nulla di male in tutto ciò)? Che credibilità ha Casini, “pubblico concubino”? E Calderoli, che si è addirittura sposato con rito celtico?

- serviva a qualcosa la contromanifestazione di Piazza Navona, convocata in fretta e in sordina, destinata a farsi soverchiare da quella del Bottiglione? Così i Puri, i vari Casini Bobba Binetti Mastella Fini Calderoli potranno dire di essere una moltitudine di veri Paladini della società contro pochi corruttori di giovani? Lasciate questo giorno ai puri, noialtri manifesteremo in diversa occasione

- ci sarà anche Cuffaro? e per quale famigghia manifesta?

-un monologo di Giulio Base? Questo Giulio Base?

- quanto conta, sotto sotto, una certa dose di razzismo? Non è che tutto si riduce, alla fine, a dire: fingiamo di attaccare i DICO, ma in realtà puntiamo i gay?

Un uomo schivo…

maggio 3rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Dopo l’ex-ministro Calderoli, non poteva mancare l’ex-onorevole Tavormina.
Anche lui in silenzio mediatico da un po’, dopo essere stato scaricato dalla famiglia valdostana di cui era -del tutto disinteressatamente, secondo lui- il difensore di grido. Lo smacco è stato forte e l’uomo se ne stava di sicuro nascosto a curarsi l’immenso Ego ferito, finchè al Corriere devono aver pensato che per niente al mondo si sarebbe lasciato sfuggire l’opportunità di render pan per focaccia: così, ecco una surreale intervista, dove il principe del foro fa una serie di dichiarazioni quasi esilaranti.
Per chi si scocciasse a leggere tutto l’articolo (ma lo consiglio vivamente), posto la perla:

«Lo chiarisco una volte per tutte. Sembrerà un paradosso, ma io sono rimasto sempre estraneo alla gestione mediatica. C’era un pool di persone che hanno impostato questa speculazione».

Vedete: lui non ci voleva proprio andare, a Porta a Porta (e in qualunque altro spazio del palinsesto da cui fosse possibile palesarsi con l’aria tronfia)!
Un uomo schivo…

Un Calderoli al giorno…

aprile 26th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Riflettevo, in questi giorni -sì, è vero, potrei occupare la mente in cose più serie-, sul perchè mi capiti di produrre una così ricca messe di post sulla Chiesa.
Come accennavo qui sotto, mi ero convinto che il motivo risiedesse in una certa aria inquisitoria più o meno latente negli ultimi pronunciamenti dei vari prelati, finchè una conversazione con uno dei quattro miei assidui e strenui lettori mi ha aperto gli occhi: c’è una grave mancanza, patente ormai e inspiegabile, nella vita pubblica del nostro Paese.
Pensateci: dove son finite le sparate del soave Calderoli? Quelle dichiarazioni che, un giorno sì e l’altro pure, soleva barrire ai tempi di Silvio? Quelle parole che non avresti potuto condividere nemmeno nel modo di posizionare gli articoli nelle frasi e che il Nostro cinguettava come fossero piccoli, dolci sonetti shakespeariani? Così ho compreso che è stato il sentirmi orfano di questi pronunciamenti a far sì che io rivolgessi altrove gli sterili pensieri: quindi prendetevela con l’esimio senatore, per i miei sproloqui.
Oppure fate in modo che torni alle usate abitudini (già qualcosa ha fatto, l’altra sera da Gad Lerner, a dire il vero).

Il Comunismo che piace "alla gente che piace"

aprile 16th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Devo dire che mi mancava un po’, questo vecchio Silvio. Insieme alle dichiarazioni rese ieri a San Pietroburgo mentre assisteva con Putin ad un incontro di lotta in stile Rocky IV, è finalmente tornato il fine goliarda, l’arguto battutista, il Woody Allen della politica italiana.

Come non trovare esilaranti, infatti, queste perle (cito dall’articolo del Corriere):

«Mosca, repressione gonfiata dalla stampa» (i soliti giornalisti comunisti…)

«Ero con Putin mentre parlava con il ministero dell’Interno», ha detto Berlusconi, aggiungendo che l’opposizione «aveva organizzato dimostrazioni in strade non concesse dal comune per questioni di traffico».

«C’è in Russia il problema del successore di Putin: lo stesso Putin mi ha detto che se mi fossi presentato, sarei stato sicuramente io»

L’ex premier ha lasciato intendere che il prossimo vertice di Forza Italia potrebbe tenersi proprio a San Pietroburgo, nel complesso del palazzo di Costantino nel quale è stato ospite del presidente russo.

E’ proprio per questo gusto del paradosso che il buon Silvio, alle volte, viene frainteso e ingiustamente attaccato: lui, certe cose, mica le dice sul serio!

O forse sì?

Arte brutta e brutta Arte

aprile 13th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Andate a vedervi questa galleria di quadri orrendi, una silloge che La Repubblica online trae dal MOBA (Museum Of Bad Art), una sorta di museo di obbrobri artistici:

http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/bad-art/27.html

A parte per le “opere” che sembrano uscite indifferentemente dal mio opificio o da un asilo qualsiasi e che, spero, non hanno avuto nemmeno all’origine una qualche velleità di essere arte (la qual cosa però, a priori, nemmeno può indicare che non lo siano), mi si pone un quesito estetico: chi può dire che queste sono tele oggettivamente brutte?
Ovvero: per me sono orripilanti, però lo stesso penso di molte opere di Warhol o di Schifano -per non parlare dei “tagli” di Fontana. Un quadro brutto può essere importante perchè esprime un concetto nuovo o svela qualche parte della realtà che prima non era evidente a tutti (la “Pipa non pipa” di Magritte): però brutto resta. Io un Fontana in casa non ce lo vorrei mai -lasciate stare il fatto che, con tela e coltello, potrei farmelo da solo.

Quindi, morale della favola: quali quadri di autori celebrati ritenete così brutti da meritarsi di essere esposti al MOBA?

Giulio Base

aprile 9th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Giulio Base. E ho detto tutto.

Come, chi è?
Ma veramente, per voi, queste ultime accoppiate di Lunedì-Martedì tra marzo e aprile sono passate serenamente? Non vi siete sentiti mancare nemmeno un po’, quando in quelle sere compariva la Grande Ficscio di Raiuno? Cioè, se io scrivo, nell’ordine:

-Pompei
-L’Inchiesta
-San Pietro

non vi viene nemmeno un piccolo sfogo cutaneo?
A vedere le scenografie di cartapesta che manco Ben Hur, a notare il doppiaggio che non rispetta per nulla il movimento delle labbra, a osservare quasi tutto il cast di Don Matteo sbucare in Palestina come funghi sparsi (manca solo Frassica ad impersonare il simpatico apostolo siciliano e strampalato), restate indifferenti? E se vedete che la trama ricalca un po’ Il Gladiatore e un po’ Quo Vadis, con una spruzzatina di Da Vinci’s Code (a Pompei ci stanno alcuni protocristiani che han celato una mappa dietro una pergamena che riporta un passo dell’Apocalisse, e l’hanno poi divisa in quattro frammenti: che poi, ammirate la finezza, a Pompei sta per capitare proprio un’apocalisse)?

Bene, sappiate che il regista di tutto questo è lui: Giulio Base, uomo di punta (?) della Lux Vide, la società di produzioni che sforna questi capolavori.

Se ancora non vi risulta chi sia, vi ho messo la foto.

Ah già, è quello che faceva l’attore! Che ha fatto film come…come… beh sì, da qualche parte ha recitato.

Se bighellonando… (Spritz e Fantasia)

aprile 3rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Premessa: se, lietamente bighellonando, vi aggirate nei pressi del centro di un qualsiasi paesello di questo mitico Nordest all’ora del tramonto, vi troverete di fronte ad uno strano spettacolo -a meno che non ne siate gli attori, of course. Accalcate all’ingresso di ogni sorta di baretto e localino, a far da tappo a quelli che stanno pigiati all’interno, appariranno a voi torme di giovani più o meno allicchittati sorseggianti bevande colorate in allegra conversazione. Questo rito collettivo prende il nome di “Ci troviamo per lo Spritz“: dovrebbe essere il punto di incontro per le compagnie di amici, magari in attesa di organizzare la serata.
Ora, io ho partecipato -più nolente che volente- a qualcuno di tali “raduni” e ricordo solo di aver rischiato qualche costola, nella calca.


Perciò domando:

-quale forza spinge un gruppo di umani a collocarsi tutti insieme in questi luoghi, cercando di occupare con il maggior numero di corpi il minor spazio possibile per almeno un’ora?

-è per tentare un nuovo guinness dei primati? Ma non si fa nelle cabine telefoniche? Ah, già, ma quelle non esistono più…

-è una campagna di Greenpeace per denunciare la deplorevole condizione delle sardine sotto sale?

-regalano qualche cosa?

-veramente lo scopo è incontrare gli amici, visto che parlare con un gomito conficcato nelle reni è piuttosto complicato? Per non parlare di quando ti rivolgi alla schiena di chi hai di fronte…

-quali sono i confini geografici di tale fenomeno antropologico?

-che cos’è lo spritz?


San Francesco e il lupo

marzo 13th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Piccola domanda: ma San Francesco come si troverebbe, nella Chiesa di oggi?
Ah, già: nemmeno in quella dei tempi suoi si era trovato molto bene. Che sia cambiato poco, da allora?

E, in subordine: di Madre Teresa di Calcutta o di Gandhi si dice sempre un gran bene; però, perchè alle loro testimonianze preferiamo le parole di Papa Ratzinger?

Lampada Osram

marzo 1st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Passatemi la citazione da una nota canzone di Baglioni: non c’entra quasi con l’argomento di questo post, però citare fa sempre intellettualoide e avvicina al modello Enzo Biagi (della serie: mi disse un giorno Roberspierre, mentre lo intervistavo accanto alla ghigliottina…).

Vorrei parlare, in effetti, di lampadine: da più parti si tessono le lodi di quelle a basso consumo, che durano di più e ci consentono di ridurre l’impatto della bolletta sulle nostre tasche e dell’inquinamento sul nostro Pianeta.

Poi uno va a comprarle, e in lui germogliano due questioni:

1- Una lampadina normale costa circa 1€, mentre una a basso consumo attorno a 5-6: per cambiare una ventina di pezzi in tutta la casa c’è un aggravio di spesa di circa 80€ (speriamo durino davvero mooolto di più)!

2- Il fatto che costino così tanto, mi lascia pensare che la loro produzione sia più laboriosa e dispendiosa di quella delle loro omologhe tradizionali, anche in termini di consumi energetici per la fabbricazione: il bilancio tra il risparmio -in termini ambientali- derivante dalla sostituzione di una lampadina in casa e il maggior costo per la produzione qual è? In altri termini, ci guadagna l’ambiente o le aziende che producono i manufatti?

Non le pongo come domande retoriche: vorrei proprio sapere se qualcuno ha le risposte a questi due interrogativi (certo, potrei fare una ricerca in Internet, ma oggi mi sento ‘sai pigro).

Saggi Improbabili

febbraio 27th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Esce oggi, per i tipi di “Edizioni Farlocche“, il nuovo libro sul giardinaggio di Romano Prodi, dall’evocativo titolo:

Come Potare l’Ulivo:
teorie e tecniche per evitare le Rifondazioni e sfrondare i Cespugli


L’Autore, apprezzato uomo politico e oggi (ancora) Presidente del Consiglio, si lascia cogliere, in questo saggio arguto, nella sua dimensione privata di esperto nella cura delle piante. I suoi consigli ci seguono passo passo, dalla scelta del miglior periodo dell’anno per iniziare la potatura a valutazioni sulla tenuta della maggioranza dei rami da lasciare intatti. Molto utile, poi, il capitolo finale che riporta i “12 Punti” per rilanciare le fronde sofferenti di quelle piante ormai logorate dalle intemperie dei mesi invernali.
Chiude il volume la meditata Postfazione di Pierferdy Casini, “Potature Proporzionali“.

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