Premiata friggitoria triestina

agosto 5th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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A quale temperatura la carne umana frigge? Perchè qui, al tepore della mia mansardina triestina (che ho giusto per l’occasione ribattezzata Inferno), temo di aver ormai raggiunto una doratura perfetta. Se volete venire ad assaggiarmi prima che viri verso il bruciato con brio, affrettatevi. Intanto provvedo a salarmi; gradireste anche una spruzzata di limone?

Qualcuno conosce un rituale sicuro per la danza della pioggia? Si faccia avanti ora… Basterebbero anche le istruzioni per evocare la nuvoletta da impiegato di fantozziana memoria.
Per finire, un pensiero e la mia vicinanza (solo spirituale, eh!) ai fuochisti (se ne esistono ancora), ai cuochi e a tutti coloro che sono costretti a giocare col fuoco per lavoro.
Coraggio, l’autunno ci salverà.

Fabula

luglio 11th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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L’altro giorno camminavo lemme lemme verso la casa della mia bella quando, girato l’angolo della di Lei viuzza, improvvisamente mi son visto nei panni scomodi di un novello Indiana Jones, impelagato tra due mortali minacce: a terra un qualche ippopotamo aveva abbandonato il maleodorante frutto di un pasto pesante; dall’alto piombava come fatale proiettile un mozzicone acceso, da mano assassina lanciato oltre la finestra. Non chiedetemi come ho fatto ad evitare entrambe le trappole, rallegratevi solamente che ci sia riuscito.

La morale della favola è: la cultura di un popolo si vede dalle piccole cose. Se puzzano, c’è di che preoccuparsi.

Ricerca personale

giugno 28th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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AAA cercasi:
vecchio dentro ma di aspetto piuttosto giovanile
cerca Maestro di Vita
per ciclo ripetizioni
su tecniche base di sopravvivenza emotiva.
Astenersi divinità, santoni e Raffaele Morelli vari.

Le gioie della metempsicosi

giugno 25th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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In camera ci sono 30 gradi (aggiornamento: 29), mi sudano anche i capelli: in questa situazione, guardando il letto sfatto vedo un letto di carboni ardenti. Il caldo atterra, un po’ atterrisce e riduce i già blandi ritmi del sottoscritto. Così fatico a svolgere anche le minime attività della giornata, tipo alzarmi al mattino (in effetti non sempre riesce).
Ci sono, in giro un po’ ovunque, dei simpatici tizi che credono nella reincarnazione; qualcuno addirittura sostiene di poter ricordare chi era nella propria vita precedente o almeno di sentirlo. Se io credessi a tutto ciò potrei spiegarmi almeno la cronica accidia e l’inebetimento di cui sono vittima sovente: di certo nella vita precedente ero un’ameba. Me ne stavo immerso in un qualche liquido, ogni tanto sparavo uno pseudopodo con il duplice scopo di spostarmi (poco, eh!) e di nutrirmi. Due piccioni con una fava: sforzo ridotto al minimo, complessità biologica praticamente nulla.
Ah, la bella vita senza complicazioni, l’autarchia elevata alla massima potenza!

Quindi, seguendo questo principio fino in fondo, vorrei chiedere che al prossimo giro la lotteria della metempsicosi mi renda un numero ancor più fortunato: potrei rinascere sasso? Magari sul fondo di un ruscelletto, lentamente eroso dalla corrente.

Spericolato

maggio 14th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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“Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che son spericolato…”

Dovendo indicare quale sia l’atto più spericolato che ho fatto in vita mia, resto indeciso tra l’attraversamento pedonale col rosso e quella volta che non ho fatto i compiti delle vacanze in quinta elementare (con successiva gogna di fronte a tutta la classe).

Ciò nondimeno, quando la radio passa la canzone di Tricarico “Vita tranquilla”, mi pare parli di me.

—————-
Now playing: Tricarico – Vita tranquilla
via FoxyTunes

Anatema a 32 bit

febbraio 2nd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Da Uindo mi aspetto di tutto (da quando ci sta xp un po’ meno, per la verità). Le finestre di errore con scritte incomprensibili, i riavvii improvvisi, lo schermo nero e il temutissimo schermo blu (farcito anch’esso di frasi astruse): lo schermo bianco, però, non mi era mai capitato.

Che sia un segno del cielo? Un ammonimento a pentirmi delle mie malefatte?

Piccola massima…

novembre 27th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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…che mi risolverebbe qualche problema, se solo riuscissi a metterla in pratica:

“L’essenziale è tutto,
ma non tutto è essenziale”

—————-
Now playing: Regina Spektor – Somedays
via FoxyTunes

Capitomboli

novembre 11th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Sottotitolo: del ruolo della doccia come catalizzatore del pensiero umano

Capita che uno vada a farsi una doccia e che, per sollazzare la mente nel mentre si lava, inizi a ragionare sul sillogismo aristotelico…
Capita che questa cosa del sillogismo a questa persona non sia mai stata così chiara, per cui la faccenda delle premesse minore e maggiore sempre è rimasta un punto interrogativo vacante…
Capita che questa volta, invece, il cervello sembri meglio disposto alla comprensione di concetti filosofici (chissà: sarà l’acqua che scorre lungo il viso, saranno le frizioni sui capelli bagnati) e che riesca a collegare un’elementare conoscenza della teoria degli insiemi al concetto di sillogismo…
E capita che, improvvisamente, tutto si chiarisca grazie a questo corto circuito mentale: un flash abbagliante, mondi e teorie che si illuminano, la consapevolezza di quanto spesso si impari solo a memoria…
E capita perfino di intuire l’importanza che ha, nella vita di tutti i giorni, l’aver compreso veramente come funziona un sillogismo.

E capita, anche, di udire un tonfo sordo: un capitombolo di proporzioni notevoli.
Ma non è il docciante, ad essere caduto: il fragoroso ruzzolone è quello del proprio ego dal piedistallo su cui era poggiato. E viene spontaneo chiedersi come si possa aver preso una maturità classica con queste voragini…

Centrifugati mentali (se ne sconsiglia la lettura)

settembre 25th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Avvertenza: non cercate tracce intellegibili in quel che segue

E’ notte alta e sono sveglio…
Strepitoso inizio di una canzone ormai datata: pare banale, ma rifulge per il semplice nitore dell’immagine evocata. Tutto quello che viene dopo è già inscritto in quel primo verso -e difatti non è granché, a parer mio.

Appunto: è notte alta e sono sveglio, ma per fortuna senza gli strazianti problemi di cuore del povero De Crescenzo.
Oddio… problemi a cui pensare ne ho a bizzeffe ed è perciò che staziono al Pc in un’ora peregrina, sperando che buttare giù due righe valga ad allontanarli fino all’arrivo dell’amico Morfeo.
Naturalmente non mi viene in mente nulla, perciò ho deciso di provare a lasciare campo libero a tutto quello che mi passa per la capa e vedere che percorsi (il)logici produce il mio cerebro sferragliante.
Finora solo la spiegazione di quanto intendo fare: non molto.
Potrei postare qualche verso mediocre che ho generato a caso, tempo fa.
Uhm, no…
Magari in un prossimo futuro, nella prossima pausa di introspezione di un blog che introspettivo non voleva essere.
Eppure un po’ di me bisogna che lo metta, tra queste pagine.
Uh, che patetico…

E mica ho bevuto: nemmeno mi son mai ubriacato, io. Alle volte son giunto al punto di sentire la testa leggera e un po’ vuota, ma niente di più. E mai fumata una sigaretta, mai neppure aspirato un tiro. Ne andavo fiero, prima. Un bravo figliolo, orgoglio di mamma e papà. A disagio con gli altri, però. Incapace di divertirsi, incapace di ballare o di mandare qualcuno a quel paese (a quel paese…). Ora mi rendo conto di aver confuso -diciamo non sempre, ma spesso- forma e sostanza. Forse è il portato di alcuni tratti di quella personalità che in psichiatria definiscono ossessiva, caratterizzata da eccessivo formalismo (appunto) e perfezionismo. Difficile sfuggire al tuo destino, se ce l’hai tatuato nel dna. E infatti son ancora qui, more solito.

No, anche se ho nominato la psichiatria non sono matto, mettetevi il cuore in pace.

E’ solo che vedo il bicchiere mezzo vuoto…

Ritratto di blogger e gentile pulzella (Spitch, 2007)

agosto 11th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink

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Volete sapere come sono fatto?


Eccomi qui, in questo pregevole ritratto, mentre “poso” accanto all’autrice del bozzetto, cioè la sventurata che, da più di dieci anni, accetta il supplizio di sopportarmi ogni giorno -perchè sa come questa sorte atroce le spalancherà le porte del Regno dei Cieli.

Ah, è molto somigliante: io sono proprio così, bruttarello e paonazzo.

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