marzo 31st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Genova, il presidente della Cei Bagnasco torna sul documento dei vescovi:
“E’ difficile porre dei paletti se manca un criterio oggettivo di bene e male. Domani si potrebbero legalizzare altre aberrazioni come l’incesto o la pedofilia tra persone consenzienti”
Ma veramente si può pensare che l’approvazione dei DICO -per inciso: vi prego, cambiate ‘sto nome!- indichi la “mancanza di un criterio oggettivo di bene e male“? Che il percorso intrapreso sia una lunga discesa verso l’abisso della pedofilia? E che un bambino possa essere “consenziente” nei confronti di una cosa che nemmeno capisce, si può ipotizzare?
Io certe affermazioni me le posso aspettare dalla Lega o da un Calderoli qualsiasi, non dal rappresentante dei vescovi. Che delusione…
Sempre la solita storia: siccome in quanto cattolico ti senti di possedere la Verità, gli altri sono tutti sbagliati. Queste sarebbero attitudine e apertura al dialogo?
Poi, però, non ci si può lamentare delle risposte piccate di chi viene praticamente tacciato di voler corrompere la società!
P.S.: Mi pare che Cristo se la sia presa, ai tempi suoi, con quelli che definì sepolcri imbiancati, i Farisei che interpretavano solo la lettera delle Sacre Scritture e non ne coglievano lo spirito…
marzo 29th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Dice che il mondo è bello perchè è vario.
Però…
Revirgination
marzo 15th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Ciò che più mi dà fastidio, in questa pseudo-crociata ecclesiastica contro il “relativismo” e -almeno in parte- contro i diritti individuali, è l’idea strisciante per cui al di fuori del Cristianesimo non ci sono valori: come se negare una qualche trascendenza dovesse condurre inevitabilmente alla barbarie.
Sono ateo, ma rispetto i credenti e condivido molti dei loro convincimenti etici e morali, perciò non capisco le parole apocalittiche del Papa, di molti cardinali e di alcuni “sostenitori” più o meno disinteressati: nel mio piccolo, credo di aver ereditato alcuni valori dal Pensiero greco antico (e anche il Cristianesimo, direi, ha di queste eredità), altri dal Vangelo (più che dalla Chiesa), altri ancora dalle tradizioni di Pensiero successive (non ultima l’Illuminismo). Mi manca la Speranza in un Dopo: ma questo è un dono, non un valore.
Perchè dovrei sentirmi reietto e amorale se sostengo l’uguaglianza di tutte le persone di fronte al consesso sociale (senza distinzioni di sesso, cultura, razza, religione, etc etc….), quando il messaggio del Vangelo è, peraltro, questo?
Può la Chiesa, istituzione di uomini come me, ritenersi unica depositaria del Vero e dell’interpretazione delle parole di Cristo (o di quelle che sono state riportate come tali)?
marzo 14th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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In riferimento al post precedente, non sarà che Papa Ratzinger dice cose assai banali o fa affermazioni di Principio conservatrici, in cui molti si ritrovano perchè tendono ad allontanare il diverso (che è ciò che fa paura) e a rifugiarsi in un inesistente passato dominato dai Valori “che si stanno perdendo” ? Il Messaggio di coloro che citavo è, piuttosto, un inno all’accoglienza e al rispetto di tutti: difficile aderire a tale messaggio senza doversi mettere in gioco e “rischiare”.
Ma il Cristianesimo non è “scandalo”, nelle parole di Cristo stesso?
Possibile che nessun cristiano abbia il coraggio di dire queste cose, di criticare uno che vuole di nuovo la Messa in Latino (che sarà pure bella, ma ovviamente crea una forte differenza gerarchica tra il Sacerdote, il quale capisce ciò che sta dicendo, e i fedeli)?
P.S.: Questo post era la risposta ad un commento di quello precedente, ma mi sembrava degno di una collocazione autonoma.
marzo 13th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Piccola domanda: ma San Francesco come si troverebbe, nella Chiesa di oggi?
Ah, già: nemmeno in quella dei tempi suoi si era trovato molto bene. Che sia cambiato poco, da allora?
E, in subordine: di Madre Teresa di Calcutta o di Gandhi si dice sempre un gran bene; però, perchè alle loro testimonianze preferiamo le parole di Papa Ratzinger?
marzo 8th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Allarme Rosso, per l’ennesima volta, a causa delle famigerate “Stragi del Sabato Sera”.
Tante giovani vite spezzate, ottimo concime per le clip a tema di Studio Aperto (difficile dirli servizi giornalistici). Classico fenomeno ciclico, almeno in Italia: una mattina viene battuta la notizia di un fatto particolarmente drammatico -e ricco di possibili risvolti morbosi, possibilmente-, che occupa da subito i primi minuti di ogni tiggì. Da lì, nei giorni seguenti, pare che migliaia di epigoni si esercitino con foga crescente a peggiorare le già pessime azioni degli iniziatori: fino a che compare il titolone “Emergenza Vattelapesca: Tavolo di Confronto al Viminale con il Prefetto e i Ministri Maddoveandremoaffinirediquestopasso e Sventura”.Di solito, mentre in TV Porta a Porta e Matrix divorano frotte di opinionisti opinanti e pensosi (esempio classico di competenza su tutto lo scibile: Alba Parietti), si istituiscono le famigerate Task Force: cioè un insieme di Menti che dovrebbe risolvere in qualche giorno problemi, in genere, legati a deficit di Cultura Civile e di Organizzazione Sociale risalenti anche a secoli.Ne escono vari provvedimenti d’urgenza, dichiarazioni politiche stentoree e tonitruanti -leggasi, vuote- che sembrano preludere a mutamenti epocali.
Poi capita qualcos’altro e il Ciclo riprende, con la nuova Emergenza (che era la stessa di due o tre Casi fa…).
A memoria cito:
- la violenza negli stadi
- la violenza sulle donne
- le stragi del sabato sera
- la droga tra i giovani
- i filmini da cellulare trasmessi in rete
Ognuno di questi problemi andrebbe trattato a parte, perchè le risposte da dare son difficili e diversificate: ciò che trovo nauseabondo, è come i media (e spesso, purtroppo, anche i Politici) gestiscano il tutto, ovvero con l’ indignazione da bar. Mai che si aiutasse chi legge o guarda a capire, a differenziare le cose, a mettere in luce le particolarità di ogni caso: tutto fa brodo, pur di venire incontro al pubblico.
marzo 4th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Scrivo di getto dopo aver visto la prima parte del Documentario “W l’Italia – Pane e Politica“: un viaggio nella politica locale, magistralmente raccontato da Riccardo Iacona. Per quel che si vede e per quel che traspare, sono ancora sconvolto (e perchè lo scriva io, che odio le espressioni forti, ce ne vuole): ne esce un quadro di malaffare diffuso, in cui l’appartenza ad uno schieramento non dipende dalle proprie idee, ma dalle prebende che si riescono ad ottenere per il proprio elettorato di riferimento.
Addirittura, ad un certo punto, è comparso un ragazzo che vive raccogliendo i nominativi di potenziali votanti per il suo “datore di lavoro”: senza problemi, costui ha ammesso -no, ammesso fa pensare a una cosa in qualche modo forzata, invece questo lo dichiarava con candido entusiasmo, quasi fosse Robin Hood- di poter sapere chi ha veramente votato come promesso e che in cambio queste persone ottengono favori, come prestazioni mediche in tempi rapidi quando necessario. Durante le riprese, ricevuta una telefonata di uno dei clientes bisognoso di raccomandare il figlio per un esame universitario, ha tranquillamente contattato il docente, vantandosi poi della buona riuscita di tale “operazione”!
Uno dice: beh, vivevi su di un pero? Pensavi che ‘ste cose esistessero solo nei film?
Ovviamente non sono così puro da illudermi che la Politica sia Nobile Esercizio del Potere per il Bene Pubblico: mi ha spaventato questo pazzesco candore nel mostrare l’indecenza, il non riuscire a trovare -almeno apparentemente- nel volto di quel ragazzo nemmeno un briciolo di finzione.
Vi consiglio di vedere le prossime puntate, se le manderanno in onda (temo la solita levata di scudi per tacciare il programma di faziosità e di aver “descritto solo una piccola parte della realtà etc. etc.”).
gennaio 28th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Non ricordo più in quale sito pabulavo quando mi sono imbattuto in questo link:
La Politica veste ‘ggiovane
Questi, in ordine cronologico, i pensieri che la vista della mise dell’ex-Ministro Castelli ha fatto germogliare nella mia mente:
1- Ah, Ah, Ah
2- Ahò, pare il Coatto de “Un sacco Bello”, altro che Steve Mc Queen
3- Però…uno spende magari 500 € per vestirsi con dei capi che manco alla Upim?
4- Eh, questa nuova classe politica così frizzante e ‘ggiovane…
5- Ehm, giovanile, forse…
6- Almeno cercano di avvicinarsi alla ‘ggente, dai!
7- O forse vogliono farsi notare per il prossimo reality
8- Ecco, sì, temo sia quest’ultima
P.S.: Scorrete le foto, notate la posa futurista di Lusetti…