giugno 13th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Su Tgcom staziona una notizia letteralmente incredibile:
Far diventare omosessuali i nemici
Per combattere i nemici, il Pentagono, negli anni Novanta, finanziò una serie di studi per produrre la “bomba gay”, un ordigno non letale i cui effetti avrebbero fatto diventare omosessuali i nemici, in questo modo meno efficienti perché attirati dai propri commilitoni. Il programma, confermato dall’amministrazione americana, è stato scoperto da una organizzazione pacifista di Berkeley, in California.
Per quanto la fonte abbia, on-line, la credibilità di uno Studio Aperto (di cui ampiemente ricalca stili e tipo di non-notizie fornite), sembra che l’amministrazione USA abbia confermato questi esperimenti.
Ma come si fa a pensare di poter “far diventare omosessuali i nemici”? A botte di feromoni? E poi, ci si aspettava che i combattimenti diventassero delle orge?
Ditemi che è una bufala, dai…
giugno 9th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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In ordine crescente di abbrutimento, alcune perle di una settimana non proprio da ricordare:
- il governo si salva, ma dimostra un’innata propensione al paciugo: se ‘sto generale era così infido, non era meglio rimuoverlo prima, o altrimenti aspettare la quasi imminente fine del mandato? E perchè spedirlo alla Corte dei Conti, che sa di ricompensa per il siluramento?
-acuni di coloro che vogliono raggiungere Roma per manifestare contro Bush hanno bloccato le stazioni ferroviarie (se ho ben capito, con la scusa di ottenere biglietti a prezzo politico) e creato diversi disagi: pur trovando estremamente opportuno mostrare pacificamente la propria disapprovazione per come gli Stati Uniti conducono il mondo, questi metodi mi sembrano cose da ultrà, molto vicine (su scala più piccola) ai comportamenti di colui che si va a contestare
- il giovine rampollo Agnelli Lapo, recentemente acclamato come “uomo meglio vestito del mondo” dalla rivista americana Vogue (e guradando la foto qui accanto capisco perchè le star d’oltreoceano son spesso vestite come spaventapasseri), ha voluto deliziarci con alcuni aforismi di massima saggezza dalle pagine del Corriere (in un’intervista rilasciata addirittura alla corrispondente del giornale da New York):
-Lei crede in Dio? «Credo nell’aldilà e in qualcosa di più grande di me. La chiesa cattolica ha dato tanto all’Italia ma adesso rallenta la competitività, interferendo nella politica. Le coppie dovrebbero essere libere di scegliere come meglio credono. La libertà è essenziale e se qualcuno vuole stare con un uomo piuttosto che una donna sono affari suoi, non della Chiesa».
-Il suo tipo di donna preferita? «Mi piacciono molto le israeliane. Tra le italiane preferisco quelle del Sud, perché la loro miscela è più stimolante».
-Cosa rifarebbe, nello stesso identico modo, se potesse tornare indietro?
«Sono contento d’aver lavorato per due mesi in fabbrica, a 18 anni, come Lapo Rossi, in incognita a Pontedera. Perché ho capito che nessuno può pretendere di spiegare cosa vuol dire portare avanti una famiglia con quel magro stipendio, dovendo ogni giorno fare lo stesso movimento in linea di montaggio per tutta la vita. E rifarei il servizio militare. Che mi ha fatto conoscere il Paese a 360 gradi, dal cameriere al muratore, dal laziale allo juventino, scoprendo un sacco di amici».
- è in uscita il “nuovo” singolo della seconda ex di Albano, la signora Lecciso: si chiama “Tuka Kulos”…io non conosco lo spagnolo e nemmeno il rumeno, ma dubito siano parole di queste lingue. Vuoi vedere che alludono a quello che, per assonanza, sembrano alludere? La canzone è insopportabilmente brutta e finta: quindi sarà il successone dell’estate
-il noto Corona Fabrizio, l’uomo “ostaggio dello stato”, il santo martire del gossip italiano, ha inscenato una performance di lanciodellamutandadellamianuovalineafirmata dal terrazzino della casa dove è costretto dai domiciliari; a tenergli bordone, la solita troupe di Lucignolo (giornalismo di alta scuola!); ad adorarlo, giovinette belanti a caccia dello slip-trofeo (firmato e con dedica)
giugno 3rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Notizia di oggi, tratta dal sito de “La Repubblica”:
Polonia, esce dal coma dopo 19 anni e trova, a sorpresa, la democrazia
Mettendo da parte il fatto che il titolo è concepito in maniera un po’ sgangherata, siamo sicuri che questo poveretto abbia trovato proprio la Democrazia?
Voglio dire: vive in un paese guidato da due gemelli (i Kaczynski), di cui uno è Presidente della Repubblica e ha nominato l’altro Presidente del Consiglio (chissà se ogni tanto si scambiano i ruoli, come in uno di quei 1500 film americani che arriveranno a valanga con l’estate), e dove si approntano task-force per decidere se uno dei pupazzi Teletubbies (che ho pure scoperto avere ognuno un nome: Tinky Winky è quello del depravato) propaganda subdolamente messaggi omosessuali.
Peraltro, guardate queste due foto:


Non vi pare di notare una certa somiglianza?
maggio 29th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Posso dire che, quasi più del delitto in sè e della storia di violenza che cela -quasi, eh! quasi, ripeto-, di questa storia dell’assassinio della povera donna umbra e della sua creaturina la cosa che mi fa più paura è la gente che ci sta intorno? Quelli che prima chiedono cappi e supplizi per i fantomatici ladri (sempre extracomunitari, of course), poi si convertono a chiedere cappi e supplizi per il (probabile) reale omicida, raccogliendosi come Erinni ululanti di fronte alle telecamere nel momento dell’arresto.
Non metto in discussione il turbamento e lo sgomento che fatti del genere suscitano in tutti coloro che mantengano un minimo di sensibilità. E’ che certi spettacoli mi fanno pensare a torme di lupi affamate di sangue, pronte a scagliarsi sul capro espiatorio di turno: forse nemmeno importa se è colpevole, quel che conta è chetare la propria angoscia nei confronti del male, uccidendo chi ne rappresenta, al momento, la reificazione.
“Ma che lo arrestate, a noi dovete lasciarlo!” Parole che sembrano venire da un passato senza legge, ma che molte volte ancor oggi sento, pronunciate quasi con sadica gioia.
maggio 21st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Tutti noi -chi più, chi meno- abbiamo avuto un qualche parente o amico diciamo poco fantasioso, quello che, ad ogni ricorrenza, si presentava sempre con lo stesso regalo (io, per esempio, son pieno di cinture di pelle: qualcuna nera, molte marroni): non ho mai capito se la cosa sia dovuta solo al fatto che ci si dimentica più facilmente di quel che poco ci interessa oppure se ci sia sotto un vero e proprio deficit mnesico (il che imporrebbe, almeno a me adepto della scuola di Cos, ciò che si dice un approfondimento diagnostico).
Apprendo come questo costume pare molto diffuso e praticato anche laddove, se non altro per le maggiori possibilità economiche e per le ricadute di “immagine”, ci si aspetterebbe una più elevata attenzione a certi particolari. Leggo infatti su Repubblica di oggi che l’uomo che aveva riportato in alto il prestigio dell’Italia nel mondo (a suo dire, ovvio) prima del nuovo abisso seguente alle elezioni del 2006, avrebbe regalato a Tony Blair 18 orologi di gran pregio: naturalmente non in unica soluzione, ma in occasione di ognuno dei frequenti incontri avuti con lui. Tralasciando che il quasi ex-inquilino di Downing Street se ne debba liberare per complicate questioni legate al suo essere Primo Ministro uscente*, mi immagino la scena di Blair che torna da un vertice col buon Silvio e, mentre si toglie le scarpe, si sente chiedere dalla leggiadra Cherie:
“Il solito orologio?”
*In sostanza, ma non son sicuro di aver capito bene, li può tenere solo se li paga perchè risultano doni fatti al Primo Ministro, e non all’uomo Blair: problema, come si vede, molto fine, che in Italia nemmeno potremmo pensare di porci alla lontanissima.
maggio 15th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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In relazione alla manifestazione di sabato scorso la senatrice dell’Ulivo (mah…) Paola Binetti ha detto le seguenti cose, come riporta un articolo di Repubblica di ieri dal titolo ‘E i Teodem vanno all’attacco’:
“Diciamola con Giulio Andreotti: i Dico sono stati un infortunio di percorso e il milione di persone che sabato erano in piazza sono la rappresentanza di quel 75% di italiani che al Referendum sulla Fecondazione Assistita si sono astenuti.”
Ora, a parte le mille questioni che io mi pongo sul perchè questa donna ritenga di sentirsi a suo agio in una coalizione di centro-sinistra o -se preferite- sul perchè una coalizione che ospiti tale soggetto si definisca disinvoltamente di centro-sinistra, la dichiarazione di cui sopra mi ha lasciato basito per un altro motivo.
Cerco di spiegarlo nella maniera più semplice e -spero- comprensibile:
- la manifestazione di sabato, comunque la si veda, è stata un grande esempio di partecipazione popolare per sostenere un’idea: ammettendo una la presenza di anche 2 milioni di persone, più di 50 milioni di italiani sono rimasti a casa
- il Referendum, lo strumento principe di manifestazione della volontà popolare su un determinato tema, quando applicato ai quesiti sulla fecondazione assistita ha portato alle urne circa il 26% degli aventi diritto: hanno votato sì più di 10 milioni di persone, anche se non è stato raggiunto il quorum
Molti di più, come si vede, coloro che si sono espressi per abrogare la pessima legge sulla Fecondazione Assistita, di coloro che han partecipato al Family Pride: però, per la senatrice, una volta conta chi si astiene (e peraltro, a rigor di logica, non esprime alcun orientamento sul quesito proposto: cioè se ne lava le mani), l’altra chi partecipa. Sono ben conscio che fare un confronto di questo tipo è come voler raffrontare cavoli e mozzarelle, ma questo è ciò che ha fatto la Binetti.
Secondo tale logica, delle due l’una: o due anni fa si doveva abrogare la legge 40, oppure i 50 milioni rimasti a casa sabato sono una schiacciante maggioranza a favore dei Dico.
maggio 13th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Se ci fosse la Sinistra al governo, in questo Paese dove le coalizioni appaiono come un Giano bifronte (quando non come un caleidoscopio di posizioni mai mutualmente esclusive) e dove ognuno cerca di ‘allargare il consenso’ senza preoccuparsi di dire come la pensa, dopo la manifestazione di ieri potrebbe seguire due linee di azione in ambito sociale:
- mettere in campo una serie di provvedimenti che sostengano le coppie giovani e quelle con figli, senza distinguere il tipo di legame contratto (esempio semplice: come fanno due giovini ad andare a vivere insieme con il costo delle case e degli affitti? Restano a casa!)
- promulgare una legge sulle coppie di fatto, ma soprattutto sulle unioni omosessuali (che sono quelle più discriminate dai benpensanti di oggi)
Questo agire scontenterebbe i cattolici che si ritengono puri e immacolati (più che altro sepolcri imbiancati, come già ho avuto modo di scrivere), ma credo che la maggioranza dei credenti apprezzerebbe, sotto sotto.
Invece, abbiamo quest’accozzaglia di pensieri in libertà, in cui quello che dovrebbe essere l’asse portante dell’ipotetica azione riformatrice insegue oggi la parte più retriva della Margherita, come ieri non riusciva a sottrarsi ai diktat della cosiddetta sinistra radicale: insomma, a me pare che i Ds si siano immolati al nuovo partito, perdendo qualsiasi identità.
A queste condizioni, io il Partito Democratico non lo voto.
Chiaramente questa dichiarazione farà il giro del mondo e rimbalzerà in tutte le agenzie in un battibaleno -leggi: so benissimo che nessuno manco me se fila de pezza, però ci tenevo a dirlo.
Non penso che questo PD debba nascere vincente a tutti i costi: che abbia un’identità forte e la persegua, senza imbarcare qualsiasi posizione pur di far numero. Se ne sono andati Mussi e Angius, perdere Binetti e Rutelli non sarà un dramma.
Poi si vedrà.
maggio 12th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Pensieri sparsi su questa strana giornata di Family Pride:
- family day: solito nome inglese, perchè? Festa della Famiglia pareva brutto?
- veramente possono esistere ‘Famiglia’ e ‘famiglia’?
- una famiglia naturale cos’è? Quando c’è un vincolo giuridico a sancire una condizione, si può dire che questa sia naturale? Chiamiamola famiglia legalizzata, piuttosto
- se io vivo insieme a delle persone con le quali ho un rapporto di mutuo soccorso e insieme a costoro sto bene, non posso dire che sono la mia famiglia solo perchè questa convivenza non possiede il Bollino Blu del Vaticano -o di qualcun altro, ovviamente-?
- oggi, a Roma, si scontrano i Guelfi della Famiglia contro i Ghibellini della famiglia: che senso ha? Qualcuno può davvero volere attentare alla famiglia?
- quanto è strumentalizzato, questo tema, da politici che non hanno alzato un dito per operare concretamente durante il cattolicissimo governo precedente? Soggetti che, ipocritamente, starnazzano contro le unioni non cattolicamente compatibili e poi son divorziati e vivono tranquillamente “nel peccato” (naturalmente, per me non ci sarebbe nulla di male in tutto ciò)? Che credibilità ha Casini, “pubblico concubino”? E Calderoli, che si è addirittura sposato con rito celtico?
- serviva a qualcosa la contromanifestazione di Piazza Navona, convocata in fretta e in sordina, destinata a farsi soverchiare da quella del Bottiglione? Così i Puri, i vari Casini Bobba Binetti Mastella Fini Calderoli potranno dire di essere una moltitudine di veri Paladini della società contro pochi corruttori di giovani? Lasciate questo giorno ai puri, noialtri manifesteremo in diversa occasione
- ci sarà anche Cuffaro? e per quale famigghia manifesta?
-un monologo di Giulio Base? Questo Giulio Base?
- quanto conta, sotto sotto, una certa dose di razzismo? Non è che tutto si riduce, alla fine, a dire: fingiamo di attaccare i DICO, ma in realtà puntiamo i gay?
maggio 3rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo l’ex-ministro Calderoli, non poteva mancare l’ex-onorevole Tavormina.
Anche lui in silenzio mediatico da un po’, dopo essere stato scaricato dalla famiglia valdostana di cui era -del tutto disinteressatamente, secondo lui- il difensore di grido. Lo smacco è stato forte e l’uomo se ne stava di sicuro nascosto a curarsi l’immenso Ego ferito, finchè al Corriere devono aver pensato che per niente al mondo si sarebbe lasciato sfuggire l’opportunità di render pan per focaccia: così, ecco una surreale intervista, dove il principe del foro fa una serie di dichiarazioni quasi esilaranti.
Per chi si scocciasse a leggere tutto l’articolo (ma lo consiglio vivamente), posto la perla:
«Lo chiarisco una volte per tutte. Sembrerà un paradosso, ma io sono rimasto sempre estraneo alla gestione mediatica. C’era un pool di persone che hanno impostato questa speculazione».
Vedete: lui non ci voleva proprio andare, a Porta a Porta (e in qualunque altro spazio del palinsesto da cui fosse possibile palesarsi con l’aria tronfia)!
Un uomo schivo…
aprile 3rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Premessa: se, lietamente bighellonando, vi aggirate nei pressi del centro di un qualsiasi paesello di questo mitico Nordest all’ora del tramonto, vi troverete di fronte ad uno strano spettacolo -a meno che non ne siate gli attori, of course. Accalcate all’ingresso di ogni sorta di baretto e localino, a far da tappo a quelli che stanno pigiati all’interno, appariranno a voi torme di giovani più o meno allicchittati sorseggianti bevande colorate in allegra conversazione. Questo rito collettivo prende il nome di “Ci troviamo per lo Spritz“: dovrebbe essere il punto di incontro per le compagnie di amici, magari in attesa di organizzare la serata.
Ora, io ho partecipato -più nolente che volente- a qualcuno di tali “raduni” e ricordo solo di aver rischiato qualche costola, nella calca.
Perciò domando:
-quale forza spinge un gruppo di umani a collocarsi tutti insieme in questi luoghi, cercando di occupare con il maggior numero di corpi il minor spazio possibile per almeno un’ora?
-è per tentare un nuovo guinness dei primati? Ma non si fa nelle cabine telefoniche? Ah, già, ma quelle non esistono più…
-è una campagna di Greenpeace per denunciare la deplorevole condizione delle sardine sotto sale?
-regalano qualche cosa?
-veramente lo scopo è incontrare gli amici, visto che parlare con un gomito conficcato nelle reni è piuttosto complicato? Per non parlare di quando ti rivolgi alla schiena di chi hai di fronte…
-quali sono i confini geografici di tale fenomeno antropologico?
-che cos’è lo spritz?