giugno 9th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Oggi inizio pescando a piene mani da La Stampa online (somma pigrizia):
Le Dieci domande qualunque di Gramellini.
Poi La Spina:
Si può anche mascherare una sconfitta, consolandosi per il mancato sfondamento elettorale del premier, ma Franceschini non può davvero pensare che con l’addizione delle attuali opposizioni si possa costruire un’alternativa di governo a Berlusconi. Per il Pd si aprono due grandi problemi: inventare un grande progetto di moderno cambiamento del centrosinistra italiano e accelerare, a tappe forzate, un ricambio di ceto dirigente assolutamente indispensabile. Un partito che viene votato solo da un italiano su quattro non può pensare di coagulare un’alleanza del 51 per cento né con una riedizione dell’alleanza prodiana con la sinistra radicale, né con una intesa con l’Udc di Casini.
Penso che Franceschini abbia fatto quanto possibile e che Veltroni non abbia più colpa di altri. Che il dato più preoccupante sia il crollo alle amministrative, perchè certifica come il buon governo locale (laddove c’è veramente) non basta se a livello nazionale la credibilità è zero.
Da cosa ripartire? Paradossalmente dai Comuni, credo. E dalle preferenze date a gente come la Serracchiani: che non è Berlinguer, però nemmeno una buttata lì all’improvviso perchè girava su you tube (cioè, sì: è proprio una buttata lì all’improvviso perchè girava su you tube, ma fortunatamente è una che fa politica da tempo e sembra pure competente).
Poi, in qualche modo, bisogna cercare di abbattere il consenso della Lega: se un terzo dei corregionari vota Carroccio, una riflessione sul perchè diventa necessaria (saranno mica tutti xenofobi e razzisti? o tutti fessi, per non accorgersi che la questione sicurezza sta esattamente come 365 giorni fa, ovvero senza soldi per la polizia?).
Tanto lavoro, insomma. Meglio cominciare subito.
giugno 5th, 2009 § § permalink
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Le disavventure della Democrazia
Venerdì 5 giugno 2009, ora di pranzo: squilla il telefono.
Numero privato: sarà quella del sondaggio di ieri. Alzo la cornetta, pronto a declinare qualsiasi richiesta. Una voce suadente e melliflua inonda il mio canale uditivo: “Sono Pierferdinando Casini…bla bla bla…e volevo dirle che il nostro partito…bla bla…” “Ohibò” –dico fra me e me quasi atterrito- “che mi abbia sgamato leggendo il blog e ora voglia querelarmi?”
Ascolto meglio e scopro che la voce è registrata, recita una tiritera autoincensante di tipo elettorale. Siccome aborro l’uomo ed il suo seguito, provo a buttare giù. Nulla da fare: la voce rimane nella cornetta, sempre melliflua ma inesorabile. Che sia un miracolo dei piani alti? Lassù non permettono che un rappresentante così autorevole del pensiero cattolicista sia zittito in malo modo? Non bastava il roveto, ora usa pure la cornetta rovente? Mentre penso se conosco un esorcista per liberare la linea dalla possessione UDC, subentra una voce femminile che mi invita a pigiare il tasto 9 per non ricevere più comunicazioni siffatte: in men che non si dica, Pierferdy scompare.
Resta inevaso un quesito: questa strategia così invasiva gioverà alle sorti elettorali del partito?
maggio 28th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Finalmente posso parlare bene di un’iniziativa del governo in carica (tocca pure questa): anche se una rondine non fa primavera, magari almeno l’annunzia. Il viceministro Fazio, prossimo a divenire ministro tout-court della Sanità, ha oggi firmato un provvedimento con cui si semplifica la prescrizione e la distribuzione degli oppiacei per uso terapeutico. Fino ad oggi la procedura era demenziale: ogni medico di famiglia doveva andare a prendersi un ricettario speciale per gli stupefacenti (praticamente da tenere sotto chiave in cassaforte per timore che venisse rubato) col quale rilasciare una ricetta in triplice copia per il farmacista; con questa prescrizione, il paziente poteva farsi consegnare una moderatissima quantità di cerotti o pillole per alleviare il dolore cronico. Conseguenza: molta carta, molte attese inutili negli ambulatori, alto rischio di trovarsi sprovvisti dei farmaci nel momento della necessità (e parlo per esperienza diretta). Tutto per paura degli abusi e della fantomatica dipendenza (ditemi voi un malato terminale che se ne fa del problema della dipendenza). Questa sì è una conquista di civiltà. Speriamo solo che i vari Giovanardi o Volontè di turno non si mettano di traverso.
maggio 16th, 2009 § § permalink
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Vi piacerebbe se, contro la malasanità, il vostro medico di base fosse eletto dal popolo? Votereste quello che promette più aspirina per tutti o quello che vi garantisce perseguirò tutti i virus, i batteri e gli elminti e potenzierò la dotazione di antibiotici e vaccini a tutta la popolazione? Oppure preferireste uno che vi intortasse con un discorso del genere le risorse non sono sufficienti per garantire la salute di tutti, perciò io mi orienterò verso le persone giovani e forti, il futuro della nostra gente: meno case di riposo, più palestre; meno pacemaker, più angioplastiche; meno antiparkinsoniani, più lifting e istituti termali?
Ancora a questo la Lega non è giunta: frattanto Bossi comizia da queste parti vaneggiando l’elezione diretta dei magistrati (addirittura la promette entro la data delle imminenti consultazioni europee). Sperando siano le solite fanfaluche per accalappiarsi nuovi consensi, mi pregio di segnalare al buon Umberto che non sono disposto a dover scegliere tra perseguire gli stupri e le rapine o l’evasione e la mafia. Checchè ne pensino i miei concittadini.
maggio 7th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Mentre noi tutti ci sollazziamo con il nuovo Bagaglino di Silvio e Veronica, nel paese chi governa sul serio è la Lega. Nemmeno avessimo Annibale coi suoi elefanti in calata dalle Alpi, oggi Matteo Salvini lamenta la necessità di riservare delle carrozze dei tram ai soli residenti milanesi: «L’idea di riservare posti ai milanesi, da qui a qualche anno, potrebbe diventare una realtà. La mia è l’amara considerazione da parte di un utente dei mezzi pubblici. Non c’è ancora una delibera o una proposta di legge, se qualcuno vorrà proporla lo aiuteremo a farlo.» Intanto Maroni gioca con le barchette dei disperati da rispedire in Libia senza nemmeno controllare che sarà di loro, trasforma tutte le badanti in criminali e incentiva la clandestinità (se non hai modo di regolarizzare la tua posizione perchè ti arrestano, rimani come sei). E se il Pd sembra aver capito che deve battere su questi temi (ma suggerirei pure sui giochini di prestidigitazione di Tremonti coi fondi per la ricostruzione in Abruzzo: un giorno li prendiamo di qua, un altro di là, finchè arriva il sempreverde Gratta e Vinci…), la vera delusione è che nel tanto popoloso Pdl nessuno abbia il coraggio di opporsi: giusto qualche mugugnetto, mezze parole; alla fine tutti compatti a votare le peggio cose. Quando Bossi proporrà un muro lungo tutto l’arco alpino ancora lo sosterranno?
Viene da pensare che, in un’Italia migliore, lo spettacolo desolante di questi giorni costituirebbe il miglior incentivo al raggiungimento del quorum nel referendum di giugno: troppo ghiotta la prospettiva di spazzare via il virus di Pontida.
maggio 5th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo le mirabili castronate pensate su medici delatori e presidi-spia, il sempre più (c)attivo ministro Bobo Maroni sta elaborando nuove metodiche per il contrasto all’immigrazione clandestina. Gira voce che ultimamente il politico leghista tenga sul suo comodino un misterioso libro di etologia canina*: da quelle pagine sarebbe scaturita un’informazione preziosissima, ovvero che il cane è il miglior amico dell’uomo. E dunque, deve aver pensato Bobo, dall’altro molto popolare motto popolare per cui dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io, discende direttamente un’idea rivoluzionaria per la sicurezza dei cittadini: chi meglio del compagno più fidato per mordere la mano che lo nutre? Nei cortili del ministero si sta lavorando alacremente per verificare se, correttamente addestrato, il cane possa essere in grado di riconoscere l’immigrato irregolare. Sembra che i primi test abbiano dato esito ampiamente sopra le attese: già l’avvocato Ghedini è stato sguinzagliato tra archivi e biblioteche al fine di rendere costituzionalmente valido l’obbligo da parte di qualsiasi cane regolarmente residente sul suolo italiano alla denuncia del proprio padrone clandestino. Al momento l’unico impedimento sarebbe la modalità di questa denuncia: il semplice “bau” rivolto ad un agente non sarebbe accettato da alcune frange estremiste della maggioranza (leggasi Fini). Per non dover ripiegare su sistemi di segnalazione troppo laboriosi si dovrà ricorrere, perciò, a personale debitamente formato nel riconoscimento del linguaggio canino. A meno di non accettare una proposta alternativa giunta direttamente dall’alto: Renzo Bossi, figliolo del senatùr e soprannominato “la mente” nell’entourage leghista, suggerisce di utilizzare un tracciante naturale, l’urina. Con questo metodo ecologico ed economico, al nostro Fido basterebbe una pisciatina sui pantaloni del padrone per allertare le forze dell’ordine.
*Tonio Brugola, Padanian dogs: how to teach your puppy the meaning of “Bauscia,” Edizioni La Ronda, 2007.
aprile 2nd, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Tempi di crisi e alti costi della politica. Come ottenere una migliore rappresentanza senza dover spendere un patrimonio? Basta un piccolo colpo di genio. Perchè non tornare all’antico, alle usanze dei nostri nonni? In momenti di magra, torna in auge il baratto: io ho le galline, ti porto le uova; tu hai la mucca, mi porti il formaggio.
Dunque, siori e siore: oggi ci vogliamo rovinare con un’offerta passesca!
AAA Offresi: Partito politico ampiamente referenziato, stabilmente allocato nei palazzi del Potere, causa crisi d’identità cederebbe ex-sindaco della Capitale brizzolato e belloccio, di trascorsi politici peripatetici ed infine in accelerata manovra centripeta, ammanicato con salotti buoni e alte gerarchie ecclesiastiche; da scambiarsi esclusivamente (anche con eventuale conguaglio in Teodem) con ex missino piazzato in congedo a presiedere il Parlamento, forse in crisi di visibilità e pericolosamente proiettato averso il fronte mancino, un po’ sbruffone ma simpaticamente amante dei tortellini, (almeno all’apparenza) laico e sostenitore di battaglie tradizionalmente de sinistra. Astenersi Casini(sti) e Mastelliani.
marzo 31st, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Leggo in giro che l’acclamazione di Silvio nostro a Re Presidente del neonato Regno d’Italia PDL è stata preceduta dall’approvazione dello Statuto : 4 soli voti contrari e 5 astenuti su 5820 presenti (favorevoli il 99,85%, dunque). Mi piacerebbe conoscere il nome dei 4 temerari, innanzitutto.
Diverse fonti citano poi l’estensione davvero regale del potere presidenziale:
Il presidente è a vita e rappresenta il partito, ne dirige il funzionamento e la linea politica e programmatica. Sceglie i 34 membri dell’ufficio di presidenza, sottoposti al voto del Congresso ma con una lista unica senza nomi alternativi. Convoca e presiede lo stesso ufficio di presidenza, la direzione e il consiglio nazionale. Ne stabilisce l’ordine del giorno, procede alle nomine degli organi del partito e assume le definitive decisioni.
Non fidandomi della stampa “comunista”, ho deciso di tentare una veloce sortita in territorio nemico: il sito del Popolo della Libertà. Cercavo questo famigerato Statuto, per potermi accertare delle norme ivi contenute. Beh, forse non hanno avuto tempo di metterlo, con tutto l’ambaradan del congresso; o forse io non sono stato capace di scovarlo, in mezzo alle foto di Silvius Triumphans: fatto sta che non ne ho vista traccia. Ed è bello pensare che questi si siano trovati, domenica scorsa, ad eleggere una persona ad una carica di cui ignorano estensioni e limiti (temporali e spaziali).
Piccola curiosità. Digitando su Gùgle i termini “statuto PDL”, il motore di ricerca così risponde:

Insomma, non ne sa niente neanche lui.
marzo 26th, 2009 § § permalink
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Un esempio (provocatorio quanto volete, ma non del tutto peregrino)di sostegno vitale, come uscito oggi dalle votazioni in Parlamento:

In soldoni, la Dichiarazione Anticipata di Trattamento (uno dei nostri terribili eufemismi, ben peggiori delle realtà cui fanno velo) non sarà vincolante per i sanitari. Il medico coscienzioso saprà di doversi attenere alle volontà del paziente per il rispetto che gli deve come persona. Ma messa così, questa legge tutela solo la coscienza di chi ha tanto strepitato “mai più un altro caso Eluana.” Per il resto, lungi dall’impedirlo, in pratica quasi legittima l’accanimento terapeutico. Piccola nota: sono costoro i medesimi che troviamo in ogni tiggì a blaterare contro lo Stato pervasivo e illiberale che si intromette nelle case e nelle conversazioni telefoniche dei cittadini? Se invece si intromette nelle camere e nei letti dei sofferenti va tutto bene?
marzo 20th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo quello che ho visto ieri sera ad Anno Zero sul dramma del tessile di Prato (Heike: batti un colpo…), mi sono ritirato sbigottito e preoccupato nel fido lettino.
Ma questa mattina forte e paterna è giunta una voce di ottimismo:
Pensate che addirittura vogliono copiarci il piano casa: chissà quanto incasseremo per il copyright dell’idea.
Insomma, visto che tutto va benone, cantamo tutti insieme l’inno di questo nostro tempo:
E unduetrè…
Siamo la crisi più bella del mondo…
paràparà
e ci dispiace per gli altri,
che sono tristi,
che sono tristiiii
perchè non sanno più
cos’è il lavor…