marzo 26th, 2009 § § permalink
BlogNews
Un esempio (provocatorio quanto volete, ma non del tutto peregrino)di sostegno vitale, come uscito oggi dalle votazioni in Parlamento:

In soldoni, la Dichiarazione Anticipata di Trattamento (uno dei nostri terribili eufemismi, ben peggiori delle realtà cui fanno velo) non sarà vincolante per i sanitari. Il medico coscienzioso saprà di doversi attenere alle volontà del paziente per il rispetto che gli deve come persona. Ma messa così, questa legge tutela solo la coscienza di chi ha tanto strepitato “mai più un altro caso Eluana.” Per il resto, lungi dall’impedirlo, in pratica quasi legittima l’accanimento terapeutico. Piccola nota: sono costoro i medesimi che troviamo in ogni tiggì a blaterare contro lo Stato pervasivo e illiberale che si intromette nelle case e nelle conversazioni telefoniche dei cittadini? Se invece si intromette nelle camere e nei letti dei sofferenti va tutto bene?
marzo 20th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Dopo quello che ho visto ieri sera ad Anno Zero sul dramma del tessile di Prato (Heike: batti un colpo…), mi sono ritirato sbigottito e preoccupato nel fido lettino.
Ma questa mattina forte e paterna è giunta una voce di ottimismo:
Pensate che addirittura vogliono copiarci il piano casa: chissà quanto incasseremo per il copyright dell’idea.
Insomma, visto che tutto va benone, cantamo tutti insieme l’inno di questo nostro tempo:
E unduetrè…
Siamo la crisi più bella del mondo…
paràparà
e ci dispiace per gli altri,
che sono tristi,
che sono tristiiii
perchè non sanno più
cos’è il lavor…
marzo 11th, 2009 § § permalink
BlogNews
L’Homo Nordicus (alias Leghista Doc) è la sottospecie politica che oggi va per la maggiore: radicato sul territorio, maschio e virile, sempre pronto alla difesa della nostra gente. Niente a che fare con il gracilino Homo Rubrus (alias Amico Democratico), sempre alle prese con i suoi dilemmi morali e con i mal di pancia a causa di qualche corrente (d’aria).
Del resto, all’Homo Nordicus si richiede un solo tipo di ragionamento, piuttosto terra terra:
1. Le cose in Italia non vanno bene
2. Siccome non può essere colpa dell’operoso popolo padano
3. allora è colpa degli immigrati (o dei rom o dei comunisti)
Badate bene che questa forma mentis non è in alcun modo legata al momento contingente, bensì connaturata al pensiero leghista, che sempre necessita di una capro espiatorio, di un soggetto debole e poco tutelato su cui scaricare l’ansia e la paura. In tempi più antichi, infatti, la Padania era abitata da una specie di leghista più rozza e senza fazzoletto verde, con il chiodo fisso del terùn: il terùn che ci porta via il lavoro, il terùn che porta degrado, il terùn che porta la mafia. Questo Homo MinchioPadanus si è fortunatamente quasi estinto, soppiantato dalla subspecie SemperDùr, anche detta Bossiana: qualche esemplare, però, ancora abita la pianura e colonizza le amministrazioni locali. E’ il caso del mio (purtroppo) conterraneo Daniele Stival, consigliere regionale del Veneto.
Godetevi questa perla di minchio-leghismo: in previsione dell’apertura della stagione turistica, la Lega boccia la proposta di impiegare i militari per pattugliare le spiagge sul litorale veneziano. "Nelle ronde volontarie – spiega il consigliere regionale Daniele Stival – ci sono meridionali, ma sono da anni integrati con la realtà locale. L’esercito porterebbe invece meridionali che non hanno nessuna conoscenza del nostro territorio. Meglio a questo punto difenderci da soli."
febbraio 24th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Mentana simbolo di informazione libera? La sua cacciata dovuta alle trasmissioni dedicate a Di Pietro? Non so. Grandi differenze tra Matrix e Porta a Porta non le ho mai notate: anzi, mi è sempre parso che la trasmissione di Canale 5 si fosse semplicemente accodata alla scia di Vespa, cercando di superarlo sul suo stesso terreno. Alternanza tra temi pesanti e puntate “sceme”, pubblicità ai film di Natale e alle fiction di rete mascherate da approfondimenti sui temi più impensabili, molta cronaca nera e politica solo quando tocca. Dal punto di vista editoriale ipocrita equidistanza da qualsiasi tema, tendenza a sfruculiare su dettagli morbosi e acchiappa-audience, domande banali e poco incisive ai politici invitati (tutti sempre e immancabilmente trattati con guanti bianchi). Se questo tipo di televisione può dar fastidio a qualcuno, questi potrà forse essere il telespettatore alla ricerca dell’approfondimento, non certo il Presidente di turno. Altrimenti stiamo messi proprio male.
Dal Corriere di oggi:
Enrico Mentana non sa dire esattamente «cosa si è incrinato» nel rapporto con Mediaset ma ribadisce che per lui il suo Matrix era «uno spazio aperto» mentre a Mediaset «forse alcuni ospiti piacevano meno di altri» e «Di Pietro può essere stata la penultima goccia che ha fatto traboccare il vaso» prima dello scontro per la diretta sulla morte di Eluana: Mentana lo ha detto intervenendo alla puntata dell’Infedele di Gad Lerner, dedicata alla crisi del Pd.
La diretta sulla morte di Eluana io non la volevo (non volevo nemmeno il Grande Fratello, se è per questo). Ho trovato orribili le trasmissioni di Vespa e Fede, quella sera: se ne reggeva a stento qualche minuto. In certi momenti l’unico programma adeguato sarebbe il vecchio monoscopio:
Non potendo ragionevolmente spegnere una rete, apprezzo di più chi ha continuato con l’orrore quotidiano, invece di imbastirne seduta stante uno ancor peggiore e straordinario.
febbraio 17th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Quelli che lamentano la “giustizia ad orologeria” per la condanna di David Mills (il legale inglese che si è cuccato quattro anni e rotti per corruzione), in realtà ridono sotto i baffi: la disfatta di Cagliari, con la conseguente implosione del PD, maschera la portata di un evento potenzialmente dirompente per il nostro Silvietto. Perchè, Lodo Alfano o meno, la cosa sta così: l’avvocato Mills è stato riconosciuto (in primo grado) colpevole di aver intascato 600000 dollari per fornire falsa testimonianza (a favore della difesa) in due processi a carico di Berlusconi.
La domanda banale del cui prodest porta ovviamente in una direzione assai chiara, gettando le ombre che deve gettare sulla figura che sappiamo. Nel consueto paese normale* quella figura si sarebbe già fatta da parte, pur di non danneggiare la sua parte politica. Qui da noi, come è ovvio, niente: il solo sospetto di avere stuprato qualcuno ti vieta i domiciliari (ovvero ti condanna senza processo), mentre una sentenza di corruzione è una medaglia da appuntarsi al petto.
Nulla sarebbe successo nemmeno se in Sardegna Soru fosse stato portato in trionfo per tutta la Costa Smeralda tra ali di folla plaudente e festosi sventolii di palme. Volete mettere, però, che rottura di scatole in meno: le dimissioni di Veltroni saranno la prima notizia di ogni TG per giorni, mentre il caso Mills scivolerà inesorabilmente tra le brevi.
*ok, è un’espressione che fa venire l’orticaria anche a me; altre non ne avevo, però. Perdonatemi.
febbraio 14th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Ecco l’unica persona del Pd che, al momento, voterei:
Eccezionale, oggi, la battuta in tema di Testamento biologico:
"Io mi fido dell’amore di mia figlia, non mi fido dell’amore di Gasparri"
Bisognerebbe stamparla sulle magliette.
febbraio 7th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Con questo post non entro nel merito della discussione sul “caso Englaro”, anche se ho un mio pensiero e magari lo espliciterò, se a qualcuno interessa: vorrei solo considerare l’aspetto meramente politico dei fatti di ieri.
Siccome si avvicina Carnevale, oggi Berlusconi indossa la mascherina del difensore della vita ad oltranza: addirittura accusa Napolitano di legittimare l’eutanasia per aver negato la firma al decreto legge salva-Eluana.
L’uomo, si sa, è prepotente: quando gli viene un capriccio, non sopporta che gli si mettano i bastoni tra le ruote. Tanto da minacciare di “andare dal popolo” (in che termini, scusi?) per ottenere una qualche forma di potere assoluto (certo, le parole non sono state queste, ma il senso del discorso sì), se non gli fosse consentito di scavalcare il Colle e decidere da solo della legittimità dei propri atti (nello specifico, la decretazione d’urgenza). Ognuno può pensarla come vuole, sulla questione specifica: ciò su cui dovremmo tutti convenire è il pericolo rappresentato dal fatto che colui che governa (pro tempore) questo paese si crede insignito di un potere “più grande” e non è in grado di ammettere alcuna possibilità di errore. L’ha dimostrato negli anni, continua ancora oggi. La cosa mi preoccupa assai.
Con il solito opportunismo, poi, il nostro sepolcro imbiancato ha taciuto sino a ieri: perchè non esporsi prima, invece di attendere l’ultimo minuto? Questione di sondaggi? Volontà di tenere buona la Chiesa dopo la porcata del “decreto sicurezza”? Menefreghismo e volontà di potenza?
Tutto insieme, purtroppo.
gennaio 20th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Ora che Alitalia non è più proprietà dello stato italiano, Roberto Castelli ha scoperto una verità sconcertante:
”Rilevo con stupore che un biglietto aereo di sola andata da Roma a Milano da prenotare per venerdi’ prossimo alle ore 13, quindi in un orario non di punta, costa 325,80 euro. L’avere concesso a Cai/Alitalia di agire in regime di monopolio tra Roma e Milano al di fuori delle regole dell’antitrust, doveva servire ad agevolare l’avvio della nuova compagnia aerea, non certo a consentire di praticare tariffe che non hanno eguali al mondo. 325,80 euro per andare da Roma Fiumicino a Milano Linate sembra francamente una cifra fuori dal mondo. Significa utilizzare in maniera troppo disinvolta le regole di monopolio. Auspico che Cai voglia rivedere quanto prima la sua politica tariffaria, che se con Alitalia era giustificata dalla concorrenza di altre compagnie sulla stressa tratta, ora non ha motivo di esistere”.
Questo qui è Sottosegretario con delega ai Trasporti, mica il primo leghista che passa: e si accorge solo ora delle tariffe praticate dall’azienda di cui era quasi responsabile fino all’altro ieri? Insomma: adesso che non ha più voce in capitolo, si mette a fare il suo lavoro? Ma magari è solo che gli rosica di dover spendere tanto per tornare al paesello (notare come il riferimento sia ad un volo per venerdì): eh, la crisi…
gennaio 9th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Capita di pensare che pure la Lega Nord sia un partito quasi dignitoso e che in esso possano albergare soggetti con quoziente intellettivo pari almeno a quello di una marmotta; ma sono rari sogni ad occhi aperti, perchè presto se ne esce qualcuno con un delirio nuovo. Ultime due perle di non-pensiero padano la tassa sul permesso di soggiorno (perchè adesso è gratis, fra l’altro? non mi risulta) e l’esclusione dei clandestini dalle cure mediche non urgenti (se invece sei agonizzante, tocca curarti: mannaggia!): cose che fan pensare alla concezione di “forza lavoro” che poteva avere, agli inizi del secolo scorso, un mezzardo nei confronti del suo bestiame.
P.S.: Mi rifiuto perfino di prendere in considerazione nel mio discorso l’ulteriore scemenza secondo cui i medici dovrebbero denunciare alla polizia i clandestini ai quali prestano soccorso. E chiedo scusa alle marmotte.
dicembre 21st, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
BlogNews
Ennesimo
Silvio-show, ieri sera.
La cosa più inquietante che ha detto è la seguente:
«Sono convinto che il presidenzialismo sia la formula costituzionale che può portare il migliore risultato per il governo del Paese: sono assolutamente convinto che l’architettura costituzionale attuale ci pone dietro gli altri Paesi perché non conferisce i poteri necessari al premier per essere incisivo. Auspico che nel corso della legislatura ci sia un ampio dibattito, spero condiviso da maggioranza e opposizione e forte dell’opinione popolare, per arrivare a una riforma presidenzialista.»
Il passo successivo sarà dichiarare che l’Italia è pronta ad una monarchia assoluta, perchè l’architettura costituzionale ci penalizza in quanto non conferisce al Presidente il potere necessario per decidere della vita e della morte dei cittadini.
Passasse mai, nella mente di questo Cesaretto da avanspettacolo, l’idea di poter essere inadeguato a qualche compito? O il pensiero che nel mondo magari esista una persona “a ciò più di me degna”?