febbraio 8th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Consiglio questo bellissimo articolo di Luca Ricolfi da “La Stampa” di oggi:
Non possiamo saperlo
Molto meglio di quanto potrei mai fare io Ricolfi scrive ciò che penso della macabra danza che stiamo allestendo sul povero corpo di Eluana.
In particolare:
La maggioranza delle persone, su vicende come quella della povera Eluana, non ha certezze ma solo dubbi. Nessuno di noi sa che cosa si prova in uno stato vegetativo persistente, né se si provi qualcosa, né chi lo provi. Che cosa davvero significhi soffrire senza essere cosciente, o provare dolore senza pensare, ricordare, comunicare. Nessuno può sapere che cosa abbia sentito Eluana negli ultimi 17 anni, e se l’agonia pilotata di questi giorni sia una liberazione o l’ennesima e definitiva violenza sul suo corpo. Nessuno può sapere con certezza quale fosse la vera volontà di Eluana quando ha avuto l’incidente, e tanto meno quale sarebbe la sua volontà oggi, ammesso che possa ancora averne una. Per questo la maggior parte delle persone, anche quando ha delle opinioni, si rende conto che si tratta – appunto – soltanto di opinioni, che non può esistere, in casi come questo, una verità unica e incontrovertibile. Non così gli esponenti delle due chiese che in questi giorni si affrontano sui giornali e sulle tv.
dicembre 22nd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Tg1 delle 13.30, poco fa. Un Giorgino agghindato da Al Capone legge la seconda (perfino prima della crisi economica, perfino prima di Silvio!) notizia della giornata:
il Papa condanna il cambio di sesso. Queste
le parole di PapaRazzi:
“Non è l’uomo che decide, è Dio che decide chi è uomo e chi è donna”.
“Ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine ‘gender’ si risolve in definitiva nell’autoemancipazione dell’uomo dal creato e dal creatore. L’uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda. Ma in questo modo vive contro la verità, vive contro lo spirito creatore”.
Una presa di posizione ormai trita e ritrita, senz’altra argomentazione se non il solito indimostrabile teorema per cui la Chiesa cattolica conosce il volere di Dio meglio di me o di chiunque altro.
Seguiranno pistolotti infiniti, da parte di chi approva e da parte di chi deplora, finchè il sole tramonterà di nuovo anche su quest’ennesima baggianata. Grazie a Dio, il vantaggio di questo nostro mondo così variegato è che puoi sempre trovare una nicchia adatta per (quasi) ogni tua aspirazione: perciò consiglio a chi credesse in Gesù Cristo ma non se la sentisse di seguire la traballante dottrina cattolica, di guardarsi intorno. Senza finire ai ciarlatani televisivi ci sono molte Confessioni serie in giro, cui rivolgersi. Un esempio? La
Chiesa Valdese (al momento retta da una donna,
Maria Bonafede).
dicembre 7th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Ricorre in questi giorni il LX anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Nata dopo i tragici fatti delle due guerre mondiali, è probabilmente la migliore giustificazione all’esistenza dell’ONU (e dovrebbe far riflettere quei politici grossolani che preferiscono mercanteggiare il futuro del pianeta al G8).
Riporto qui i primi due articoli del testo nella traduzione italiana:
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Alle volte possiamo pensare che la questione diritti umani sia un problema solo di certi luoghi arretrati, mentre mai come in tale “materia” è il caso di citare l’evangelico chi è senza peccato scagli la prima pietra. E se, come sempre in questi casi, l’archetipo che sale alla mente è il buon Calderoli con tutte le sue varianti più o meno cerebromunite, in realtà si tratta di qualcosa che ci coinvolge tutti: c’è sempre qualcuno che non ci piace e che tendiamo ad emarginare con motivi che spesso sono solo di pancia. La diffidenza istintiva che il diverso porta con sè in quanto sconosciuto è comprensibile, ma va temperata con i dati che l’esperienza ci fornisce: anche Calderoli avrà i suoi lati positivi, dopo tutto. Discriminarlo è dunque sbagliato.
Per finire, non posso lasciarvi senza un esempio concreto che la cronaca del nostro maraviglioso paese ci ha gentilmente elargito alla bisogna. Infatti nei giorni scorsi l’Istituzione (in teoria) caritatevole per eccellenza ci ha ricordato quanto sia facile cadere in tentazione.
Oh, yes, è quello che state pensando. E sì, ne parlo pure io. Ancora.
Leggiamo insieme:
«Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni.»
Queste sono le parole pronunciate dal cardinale Migliore, nunzio della Santa Sede all’Onu, a corollario del rifiuto di firmare una dichiarazione per la depenalizzazione dell’omosessualità in tutti i paesi del mondo. Se non ci capite un acca di ciò che il presule voleva dire, non preoccupatevi: siete in buona compagnia. Quel lieve puzzo di omofobia che sentite comunque salire, invece, è del tutto reale: quando ti devi arrampicare sugli specchi per giustificare una posizione preconcetta, di solito ti impapocchi.
novembre 5th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Il Comune di Milano, oramai travolto dalla crisi,
ha deciso di finanziarsi con l’accattonaggio. Da oggi chi si diletta a mendicare in piazza è avvertito: oltre a dover pagare 500 euro avrà sequestrato il frutto dell’elemosina. Niente paura per i milanesi onesti: le bustarelle si potranno giostrare come prima.
novembre 4th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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A Klaus Davi deve piacere molto
Marcello Dell’Utri. Perchè sta sempre ad intervistarlo su yotube. E gli fa dire sempre delle cose esilaranti, delle battute da comico di razza (perchè a prenderle sul serio ci sarebbe da impallidire):
«Berlusconi in prima persona continua a diffondere ottimismo. Io penso che qualcosa per forza dovrà cambiare, non so cosa, con la nuova Rai, ma comunque qualcosa cambierà. Le notizie, certo, bisogna darle, sennò si torna al fascismo, ma c’è modo e modo di comunicarle. Magari con conduttori più gradevoli di adesso. Io guardo il Tg3 e vedo che ci sono degli anchorman che hanno già una faccia un po’ gotica, un po’ dark. Sicuramente, ce ne sono più in Rai che sugli altri network. Credo che il direttore del telegiornale dovrebbe dimostrare un maggiore esprit de finesse in queste cose. Farle, dirle lo stesso, ma magari con un’altra espressione».
Però quando c’era Prodi l’ottimismo non era necessario, nevvero? Le espressioni di Mazza al Tg2 o di Mimun al Tg1 allora potevano essere anche corrucciate, immagino. Al buon Dell’Utri suggeriamo un’idea molto innovativa: aboliamo la Rai, lasciamo un solo Canale all-news, Tele SilvioSorriso, la cui direzione affideremo a Marcello nostro; conduttrice unica Mara Carfagna, in scaletta solo notizie allegre; un approfondimento settimanale condotto in tandem da Bruno Vespa e dal Venerabile Licio Gelli, dal titolo “Attenti ai P2“.
ottobre 18th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Ieri sera mi stavo serenamente cuccando un succoso documentario sull’intelligenza delle seppie -le quali, per inciso, sanno cose che noi vertebrati nemmeno sospetteremmo- quando all’improvviso appare la consueta pausa pubblicitaria. Vengo allora catapultato in un ambiente di presumibile ascrivibilità all’area sudamericana, lungo strade in cui regna la sonnolenza. Ecco però che un pianista svogliato inizia a pestare sui tasti con foga e sapere antico, mentre sul capo gli si espande un’aureola rossa. Tutti gli apatici concittadini si destano, contagiati dalla rossa aureola ed iniziano a ballare e divertirsi come tarantolati. Il morbo vermiglio si spande per ogni dove, portando colori e allegria.
Ho creduto di vedere in queste immagini la propaganda di una setta neocatecumenale decisa a sostituire l’imbolsito cerimoniale cattolico con note da baccanti invasate, oppure un’astuta campagna Cei per spingere all’incremento dell’8 per mille in tempi di magra, mentre in verità lo spot pubblicizzava il solito superalcolico: forse quello che si trova
nei peggiori bar de Caracass, forse
el alma de Cuva. Abbastanza desolante.
Per fortuna poi sono tornate le mie seppie.
La morale di questa storiella di vita non vissuta è: basta con ‘sta cosa che si riesce a far festa solo se ci si gonfia il fegato di alcol. Eddai, su.
E chiamatemi pure moralista, ogni tanto capita a tutti.
ottobre 1st, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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“Mio padre ha una storia comune,
condivisa dalla sue generazione:
la mascella al cortile parlava,
troppi morti lo hanno smentito,
tutta gente che aveva capito.”
Si dice in giro che il fascismo non può tornare. Probabilmente è vero, per adesso. Peccato che in giro ci siano anche sempre più buontemponi a lodare apertamente il ventennio dalla mascella volitiva. Buon ultimo Abbiati, portiere pro tempore del Milan. In un’intervista a tutto campo su Newsweek, settimanale della Gazzetta, si lascia andare a queste perle:
“Io non ho vergogna a manifestare la mia fede politica. Del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica. Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l’alleanza con Hitler e l’ingresso in guerra, ma mi piace la capacità che aveva di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini.”
Essere di destra non è un crimine, e nemmeno aver votato per la Santanchè.
Patria, Dio, Famiglia? (O Dio, Patria, Famiglia…non ricordo com’era la filastrocca sciocchina) E vabbè, pazienza. Ci sarebbero tante cosine da dire, ad esempio sulla religio instrumentum regni, ma passiamo oltre.
Stendiamo un velo pietoso sulla dichiarazione di prammatica verso i camerati che sbagliarono (tanto non costa niente e pulisce la coscienza) con le leggi razziali.
E’ sulla ipotizzata capacità di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini che cade il castello di carte: dai, Abbiati, fa’ il portiere, va’. Chè in classe devi aver dormito parecchio, quando si parlava del delitto Matteotti e delle squadracce e dell’olio di ricino. Oppure devi avere guardato troppo Rete4.
Mussolini ha scritto anche poesie.
I poeti che brutte creature,
ogni volta che parlano è una truffa.
Ma mio padre è un ragazzo tranqullo,
la mattina legge molti giornali,
E’ convinto di avere delle idee.
Ma suo figlio è una nave pirata”
(F. De Gregori – Le storie di ieri)
settembre 27th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Pensavo Prodi rappresentasse l’anno zero della capacità di comunicazione in politica, ma ora mi accorgo che Veltroni sta a qualche decennio avanti Cristo. E dire che avevo apprezzato il suo approccio in campagna elettorale, ma rimango incredulo di fronte alle sparate degli ultimi giorni: davvero ha detto che la fine positiva del
fogliettone “Io amo Alitalia e volo Alitalia” sarebbe merito del PD? Ma chi ci crede?
Mettiamo anche fosse vero. Da queste parti dicono: pian e ben. Magari l’azienda fallisce tra pochi mesi, aspetta un attimo a salire sul carro del vincitore. Guarda Silvio: sta a farsi i massaggi. Se le cose andranno a scatafascio, si inventerà che lui aveva delineato una soluzione differente, e che i sindacati, e che il Pd… Se tutto andrà bene, ex post dirà che tutto è merito suo.
Ah, così en passant, qualche idea per fare opposizione:
- è vero che il collegamento aereo Roma-Albenga è stato ripristinato per volere del Ministro Scajola (così magari si dimette di nuovo), il quale abita nei paraggi dello scalo ligure? E che il velivolo viaggia sempre quasi vuoto?
- dichiarazione di Silvio fresca fresca sulla Sanità: “Rispetto al Veneto e alla Lombardia, in Sicilia e in Sardegna si spende oltre il 40 per cento in più: la soluzione è il federalismo fiscale e la privatizzazione di molti ospedali pubblici”. (Seguirà smentita, naturalmente)
- il comune di Catania rischia di fare la fine di quello di Taranto, ovvero il fallimento: guarda caso le giunte del disastro sono di marca PDL; farlo sapere in giro pare brutto?
agosto 21st, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Di ritorno da una gitarella mattutina in laguna, lasciatemi scagliare una lancia contro la
Società dei vaporetti. Venezia non è un posto che frequento assiduamente e di solito mi ci muovo a piedi. Oggi però la mia bella propone una traversata dalla stazione ferroviaria a San Marco: potremo così ammirare in tranquillità i palazzi affacciati sull’acqua (torbida: altro che vedutisti…), sostiene. Penso che una puntina di novità nella mia vita abitudinaria potrebbe giovare, per cui accetto.
…
La traversata è venuta la bellezza di 6.50 euro a capoccia: rabbrividite pure al pensiero di quanto possa costare un giro in gondoeta. Siamo stati travolti da una mandria di passeggini imbizzarriti, nerbati senza posa dalle ruvide lingue degli addetti a salita e discesa (Forza, signori! Veloci! Quick! Andate dentro, presto! Forza, quick!) all’interno di una imbarcazione di età indefinita tra quella di una triremi romana e quella di un galeone spagnolo, in piedi e senza quasi poter guardare fuori. Durante il tragitto, il naviglio gorgogliava sinistramente e pareva dragare il fondo con lo scafo.
Non conosco le riflessioni dei turisti incastrati con noi tra le lamiere, ma dubito siano fioriti pensieri d’amore.
agosto 7th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Pacatamente potremmo definirlo
delirio di onnipotenza: è quello che ha colpito i nostri sindaci, appena dotati dei superpoteri. Qualcheduno ha deciso di
riesumare il coprifuoco, vietando assembramenti notturni di più di due persone; altri, più modestamente, di vietare di rovistare nei cassonetti.
Quest’ultima alzata di ingegno è opera del
mite Alemanno, novello
caput mundi: a suo dire sarebbe una norma contro il degrado. Sorge spontaneo interrogarsi sulla questione se sia più degradante rovistare nei cassonetti oppure permettere che alcune persone siano costrette, per vivere, a tali soluzioni estreme. Inoltre dà rinforzo alla motivazione -invero sbiadita sempre più- per sentirsi ancora
di Sinistra.