Nel deserto di valori della nostra società “relativista”, ogni tanto ci serve una parola forte di Verità. Ma come possiamo trovarla, immersi in questo bailamme di musica e colori, persi tra mille telefonate e messaggini? Semplice: grazie a Vodafone, alla Lux Vide e a Giovacchino Navarro Vale (sì, il portavoce Vaticano II, proprio lui!). Un nuovo servizio realizzato in collaborazione da questi tre soggetti ci permette di sentirci, ogni giorno, in linea diretta con il Cielo.
Ma lasciamo parlare il Comunicato Stampa della lodevole iniziativa:
DA VODAFONE E LUX VIDE IL NUOVO SERVIZIO SMS ETICO RELIGIOSO
JOAQUIN NAVARRO-VALLS, CONSULENTE DEL PROGETTO
Comunicato Stampa Roma, 28 febbraio 2008 – Tecnologia e informazione: su queste basi si fonda il nuovo servizio di tipo etico religioso realizzato da Vodafone Italia e Lux Vide, specializzata in temi della fede con la realizzazione di fiction tv di grande spessore, in collaborazione con la società Magnusmobile, che fa capo a Newcom.
Dopo aver affidato l’informazione quotidiana di diversi settori come lo sport, la cronaca, le previsioni del tempo agli SMS ora e’ la volta dei messaggi etico religiosi per dedicare un attimo del nostro tempo ad un pensiero per l’anima e perche’ non iniziare con gioia la giornata.
Il nuovo servizio si avvale della supervisione di Joaquin Navarro-Valls secondo il quale “le nuove tecnologie riescono ad attrarre una grande attenzione su queste tematiche e non solo sui giochi e la pubblicità”.
Tre i prodotti in cui si articola l’offerta quotidiana di sms e mms:
- Le RAGIONI DEL VIVERE: una raccolta di SMS con le parole più importanti della nostra vita e sui temi della felicità e della gioia per rendere e più allegra la giornata (al costo di 0,25 centesimi a Sms);
- SANTO DEL GIORNO: un servizio via SMS/MMS che ricorda il santo principale del giorno (e ne racconta il pensiero e le opere con l’elenco dei santi minori per non dimenticare l’onomastico degli amici (MMS 1,5 euro settimanali – SMS 0,25 euro a messaggio);
- LE PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II: una raccolta di SMS che descrivono il pensiero e le frasi più toccanti e significative del Servo di Dio Karol Wojtyla (0.25 centesimi a Sms).
Ecco un bel servizio rigorosamente etico-religioso al passo coi tempi! Che volete, con soli 7,5 euro al mese vi guadagnate la pace interiore!
Ah: fonti ben informate ci dicono che la Grande Rete non si è lasciata cogliere impreparata. Un importante provider del Vaticano (RatziNet) starebbe organizzando un incontro virtuale trascendentale, con tanto di videochat in diretta moderata dal duo Socci Ferrara sul sito dell’Avvenire, con un personaggio veramente insospettabile delle Alte Sfere Celesti. Il nome dell’interlocutore non è stato ancora divulgato (anche se su Life in Heaven, sito di gossip dall’Aldilà gestito dal freelance Dante Alighieri, si parla di “un uomo con l’aureola che cammina sulle acque e muta l’acqua in vino”), ma pare che l’evento si dovrebbe chiamare “Apocalypse Now: for Real!” e si svolgerà a breve: tutti gli internauti potranno partecipare al dibattito, previa esibizione del certificato di battesimo. Al termine, agli intervenuti verrà inviato un coupon gratuito valido per un’unica serata da sballo alla discoteca Geenna che, ci assicura l’organizzatore Satàn Lucifèr, “vi sembrerà eterna.”
—————- Now playing: E.Clapton – Tears in Heaven via FoxyTunes
Questi 3 manifesti campeggiano nell’atrio (anche detto pomposamente “giardino d’inverno”) dell’ospedale di Trieste. Invitano, banalmente ma meritoriamente visto il luogo, a lavarsi spesso le mani per evitare di trasmettere infezioni.
Peccato che, oltre la prima porta in fondo, il bagno sia regolarmente sguarnito di qualsivoglia tipologia di saponetta o cremina liquida all’uopo.
Chirurgo, animale dal comportamento bizzarro: molto mattiniero, vive nascosto in un antro male illuminato, che chiama “sala operatoria”; di rado si spinge oltre il confine di questo ambiente, quasi fosse spaventato dagli spazi aperti e dalla luce del sole.
All’interno della sua tana, egli è re: ivi suole attrarre soggetti d’ambo i sessi per strane cerimonie rituali, da cui si esce comunque in posizione orizzontale (non è detto ci si rialzi) e sovente dormienti. Forse in accordo a questa sua natura scontrosa, il chirurgo tende a maltrattare i compagni di grotta e anche le sue vittime (denominate “pazienti”) con glorificanti epiteti che non possiamo ripetere (i primi affinchè gli porgano strumenti affilati, i secondi affinchè restino immobili mentre egli con questi strumenti li tagliuzza).
Quando il sole è allo zenit, infine, il chirurgo sparisce (alcuni studiosi ritengono cada in letargo o in una sorta di estasi mistica, ma diversi pensano si rechi in altri luoghi oscuri detti “clinica privata”) senza lasciare traccia che non sia qualche garza imbrattata di sangue. Vani sono i tentativi di coloro i quali ha operato* e dei familiari, per venire a conoscenza degli eventi accaduti nella lugubre grotta. Si dice che qualcuno sia financo morto, nell’attesa.
*termine magico-religioso di natura apotropaica, che indica il complesso dei rituali che il chirurgo esercita sui pazienti (l’operazione, appunto).
Totò Cuffaro è stato condannato per favoreggiamento nei confronti di Michele Aiello, un imprenditore che gestiva la sanità palermitana in accordo con alcuni “uomini d’onore”. Gli hanno dato 5 anni.
Lui ha tirato un sospiro di sollievo, perchè non gli è stato affibbiato il favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, ma esclusivamente un favoreggiamento semplice.
In ogni caso, questo è Presidente della Regione Sicilia e ha preso 5 anni per favoreggiamento nei confronti di un imprenditore; la condanna prevede anche l’interdizione dai pubblici uffici, ma ci sono altri gradi di giudizio e si vedrà -vista la presunzione di innocenza.
Lui non sente il bisogno di dimettersi, anzi sembra rinvigorito dalla condanna: chè, in certi campi, un po’ di pubblicità non guasta. C’è chi mette un annuncio sul giornale, chi si appunta al petto una condanna.
Malcostume…mezzo gaudio.
P.S.: Di fronte a certi fatti, abbiamo ancora necessità di una condanna penale per decidere di non appoggiare con il nostro voto i Cuffaro o i Mastella?
Il sonno della devoluzione genera mostri. Tipo Luca Zaia e altri miei corregionari (brr…), che oggi si dicono indignati perchè la situazione rifiuti della Campania porta discredito anche sul civilissimo Veneto, lanciandosi fino a spericolate richieste di risarcimento danni -non ho capito se nei confronti dei media tedeschi calunniatori o addirittura dei napoletani cornuti e mazziati.
A questo proposito, ho stilato una lista di possibili rivendicazioni ad uso e consumo di altre regioni italiane -si sa, qualche scheo in più non fa male:
- le province autonome di Trento e Bolzano si dicono indignate per la pessima figura internazionale che il Veneto, con la sua pletora di evasori fiscali, finisce per scaricare anche sul Trentino operoso e ligio alle leggi
- il regno delle due Sicilie fa causa alla Padania perchè il carattere ombroso e irascibile delle sue genti oscura il solare atteggiamento e la gioiosa capacità di accoglienza dei meridionali, danneggiandone le possibilità di attrazione turistica
- la Campania si costituisce parte civile nel processo “Pizza Connection”, intentato dal pizzaiolo Totò LaBufala contro la Padania, rea di gettare il discredito sulla pizza italiana con l’abuso della mozzarella di vacca e la scomparsa dell’origano, veri e propri soprusi ai danni della qualità della pizza
- la Basilicata chiama in giudizio l’Australia per aver generato Mel Gibson, che ha imbrattato i Sassi di Matera con ettolitri di sangue, durante le riprese di “The Passion”: ora la città è tutta rossa, nessun turista ci va più
- la Sicilia e la Toscana chiedono un risarcimento al Lazio per “attentato alla Lingua Italiana”: ogni parola uscita dalla bocca di Francesco Totti e ogni pagina delle opere di Moccia demoliscono il complesso edificio costruito con fatica a partire da Dante fino a Verga e Pirandello
che, detto in soldoni, altro non è se non un “bacio collettivo” in Piazza San Marco. Niente di nuovo o di originale, a ben vedere. Quindi, perchè tanta acrimonia (vedi titolo)? Perchè tra gli organizzatori ci sono persone in grado di dire queste cose:
“Vogliamo che Venezia diventi la quinta immagine del Capodanno che passa nei tg e nei media di tutto il mondo, insieme a quella di Sidney, Londra, Parigi e New York – spiega Marco Balich, direttore artistico di ‘Venezia Marketing Eventi’, ente che organizza la kermesse, e già ideatore e produttore delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Torino – Abbiamo proposto un format, un gesto che si ripeterà ogni anno, legato al concetto di Venezia come città romantica e capitale della pace e dell’amore universale: il bacio. A Piazza San Marco ci saranno 60 mila persone che parteciperanno a questo bacio collettivo per un’immagine che girerà il mondo. Il bacio è un gesto meraviglioso, che appartiene agli anziani e ai giovani e che toglie quell’aggressività che a volte è protagonista negativa del Capodanno nelle città”.
Il format… il concetto di Venezia come capitale della pace e dell’amore universale… Capite?
Dopo ciò, lasciatemi un augurio di sana intolleranza (cosa volete, è il centesimo post, è l’ultimo dell’anno):
spero in una squadriglia di piccioni bombardieri equipaggiati di bombe al guano impoverito che possa raggiungere gli autori di queste perle verbali
Così, pacatamente, come piace a noi…
N.B.: Per la cronaca, nemmeno mi sogno di partecipare; questa sera sarò a Trieste.
Quando accadono tragedie come quella della Thyssenkrupp di Torino, giornali e televisioni si riempiono delle parole delle vittime. E la controparte? Avete visto comparire qualcuno dei “vertici” dell’azienda? Qualcuno che avesse il coraggio di prendersi la responsabilità della fabbrica che gestisce?
Mi fanno venire in mente la megaditta fantozziana: gente che vive in un lontano empireo non ben definito, intangibile e irraggiungibile; magari cialtrona e senza dignità, ma circondata dalla rispettabilità che i tanti dindini in genere assicurano.
Gli eredi dell’autore del personaggio vorrebbero il copyright sullo yodel dell’uomo scimmia. No dalla Ue
Quindi, se mi capitasse di frantumarmi l’alluce sullo spigolo di un mobile (uno degli accidenti più dolorosi che si possano esperire) e producessi un ululato stile-Tarzan, dovrei temere che spunti un omino-SIAE a contestarmi una contravvenzione per violazione del copyright?
E posso brevettare anche lo sbadiglio-grugnito sonnacchioso del risveglio come creazione mia peculiare, e ricavarci denari?