maggio 16th, 2009 § § permalink
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Vi piacerebbe se, contro la malasanità, il vostro medico di base fosse eletto dal popolo? Votereste quello che promette più aspirina per tutti o quello che vi garantisce perseguirò tutti i virus, i batteri e gli elminti e potenzierò la dotazione di antibiotici e vaccini a tutta la popolazione? Oppure preferireste uno che vi intortasse con un discorso del genere le risorse non sono sufficienti per garantire la salute di tutti, perciò io mi orienterò verso le persone giovani e forti, il futuro della nostra gente: meno case di riposo, più palestre; meno pacemaker, più angioplastiche; meno antiparkinsoniani, più lifting e istituti termali?
Ancora a questo la Lega non è giunta: frattanto Bossi comizia da queste parti vaneggiando l’elezione diretta dei magistrati (addirittura la promette entro la data delle imminenti consultazioni europee). Sperando siano le solite fanfaluche per accalappiarsi nuovi consensi, mi pregio di segnalare al buon Umberto che non sono disposto a dover scegliere tra perseguire gli stupri e le rapine o l’evasione e la mafia. Checchè ne pensino i miei concittadini.
maggio 7th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Mentre noi tutti ci sollazziamo con il nuovo Bagaglino di Silvio e Veronica, nel paese chi governa sul serio è la Lega. Nemmeno avessimo Annibale coi suoi elefanti in calata dalle Alpi, oggi Matteo Salvini lamenta la necessità di riservare delle carrozze dei tram ai soli residenti milanesi: «L’idea di riservare posti ai milanesi, da qui a qualche anno, potrebbe diventare una realtà. La mia è l’amara considerazione da parte di un utente dei mezzi pubblici. Non c’è ancora una delibera o una proposta di legge, se qualcuno vorrà proporla lo aiuteremo a farlo.» Intanto Maroni gioca con le barchette dei disperati da rispedire in Libia senza nemmeno controllare che sarà di loro, trasforma tutte le badanti in criminali e incentiva la clandestinità (se non hai modo di regolarizzare la tua posizione perchè ti arrestano, rimani come sei). E se il Pd sembra aver capito che deve battere su questi temi (ma suggerirei pure sui giochini di prestidigitazione di Tremonti coi fondi per la ricostruzione in Abruzzo: un giorno li prendiamo di qua, un altro di là, finchè arriva il sempreverde Gratta e Vinci…), la vera delusione è che nel tanto popoloso Pdl nessuno abbia il coraggio di opporsi: giusto qualche mugugnetto, mezze parole; alla fine tutti compatti a votare le peggio cose. Quando Bossi proporrà un muro lungo tutto l’arco alpino ancora lo sosterranno?
Viene da pensare che, in un’Italia migliore, lo spettacolo desolante di questi giorni costituirebbe il miglior incentivo al raggiungimento del quorum nel referendum di giugno: troppo ghiotta la prospettiva di spazzare via il virus di Pontida.
maggio 5th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo le mirabili castronate pensate su medici delatori e presidi-spia, il sempre più (c)attivo ministro Bobo Maroni sta elaborando nuove metodiche per il contrasto all’immigrazione clandestina. Gira voce che ultimamente il politico leghista tenga sul suo comodino un misterioso libro di etologia canina*: da quelle pagine sarebbe scaturita un’informazione preziosissima, ovvero che il cane è il miglior amico dell’uomo. E dunque, deve aver pensato Bobo, dall’altro molto popolare motto popolare per cui dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io, discende direttamente un’idea rivoluzionaria per la sicurezza dei cittadini: chi meglio del compagno più fidato per mordere la mano che lo nutre? Nei cortili del ministero si sta lavorando alacremente per verificare se, correttamente addestrato, il cane possa essere in grado di riconoscere l’immigrato irregolare. Sembra che i primi test abbiano dato esito ampiamente sopra le attese: già l’avvocato Ghedini è stato sguinzagliato tra archivi e biblioteche al fine di rendere costituzionalmente valido l’obbligo da parte di qualsiasi cane regolarmente residente sul suolo italiano alla denuncia del proprio padrone clandestino. Al momento l’unico impedimento sarebbe la modalità di questa denuncia: il semplice “bau” rivolto ad un agente non sarebbe accettato da alcune frange estremiste della maggioranza (leggasi Fini). Per non dover ripiegare su sistemi di segnalazione troppo laboriosi si dovrà ricorrere, perciò, a personale debitamente formato nel riconoscimento del linguaggio canino. A meno di non accettare una proposta alternativa giunta direttamente dall’alto: Renzo Bossi, figliolo del senatùr e soprannominato “la mente” nell’entourage leghista, suggerisce di utilizzare un tracciante naturale, l’urina. Con questo metodo ecologico ed economico, al nostro Fido basterebbe una pisciatina sui pantaloni del padrone per allertare le forze dell’ordine.
*Tonio Brugola, Padanian dogs: how to teach your puppy the meaning of “Bauscia,” Edizioni La Ronda, 2007.
marzo 26th, 2009 § § permalink
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Un esempio (provocatorio quanto volete, ma non del tutto peregrino)di sostegno vitale, come uscito oggi dalle votazioni in Parlamento:

In soldoni, la Dichiarazione Anticipata di Trattamento (uno dei nostri terribili eufemismi, ben peggiori delle realtà cui fanno velo) non sarà vincolante per i sanitari. Il medico coscienzioso saprà di doversi attenere alle volontà del paziente per il rispetto che gli deve come persona. Ma messa così, questa legge tutela solo la coscienza di chi ha tanto strepitato “mai più un altro caso Eluana.” Per il resto, lungi dall’impedirlo, in pratica quasi legittima l’accanimento terapeutico. Piccola nota: sono costoro i medesimi che troviamo in ogni tiggì a blaterare contro lo Stato pervasivo e illiberale che si intromette nelle case e nelle conversazioni telefoniche dei cittadini? Se invece si intromette nelle camere e nei letti dei sofferenti va tutto bene?
marzo 20th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo quello che ho visto ieri sera ad Anno Zero sul dramma del tessile di Prato (Heike: batti un colpo…), mi sono ritirato sbigottito e preoccupato nel fido lettino.
Ma questa mattina forte e paterna è giunta una voce di ottimismo:
Pensate che addirittura vogliono copiarci il piano casa: chissà quanto incasseremo per il copyright dell’idea.
Insomma, visto che tutto va benone, cantamo tutti insieme l’inno di questo nostro tempo:
E unduetrè…
Siamo la crisi più bella del mondo…
paràparà
e ci dispiace per gli altri,
che sono tristi,
che sono tristiiii
perchè non sanno più
cos’è il lavor…
marzo 18th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Oggi mi veniva un po’ da ridere a pensarmi, nel giorno del Giudizio Universale, interrogato dal Padreterno sul buono o cattivo uso del preservativo fatto in vita. Certo dopo quel dì ci sarà l’Eternità, ma pensatevi la gente in coda in attesa del suo turno! Questi, nudi e crudi tutti in piedi; mentre tu, al cospetto della cattedra divina, a disquisire con un filo di voce se quella volta con tua moglie sulla lavatrice lei era in un periodo fertile e quindi il preservativo ha impedito una potenziale fecondazione (e mica puoi contraddire, chè l’interlocutore è onniscente e verace per definizione), aggiungendo un altro gradino alle scale della tua discesa verso l’Ade.
Secondo me ci vorrebbe uno snellimento nelle procedure, magari eliminando una serie di regole farraginose e di peccati francamente ridicoli: credo che il Signore ci ringrazierebbe per la riduzione del carico di lavoro e delle liste di attesa e magari ci guarderebbe con occhio più benevolo. A chi indirizzare questa prece? Qual è il santo della semplificazione normativa?
gennaio 15th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Sottotitolo: “e ti pare che se tenevo 10000 €, venivo a spenderli in Italia?”

Dopo il balzello sul permesso di soggiorno (che non andava bene perchè si chiamava tassa, ma ora si chiama contributo e quindi ok; senza contare che alla fine lo pagherà il datore di lavoro, in realtà), ora son riusciti a far passare il reato di clandestinità. Però non ti mettono in carcere, bensì devi pagare tra 5000 e 10000 euro.
A questo punto spiegatemi, perchè è evidente che sono tardo di mente e dunque non ci arrivo:
-ci saranno i cartelli alla frontiera a segnalare il “rischio multe” per chi entrasse senza permesso di soggiorno?
- uno che ha i soldi per pagarsi una suite all’Hotel Hilton, perchè dovrebbe entrare in Italia da clandestino?
- in subordine, per uno che invece i soldi non li ha nemmeno per mettere insieme pranzo e cena, quale deterrente potrà mai essere lo spauracchio di una multa (anche così cospicua)?
- oppure si tratta del solito contentino all’elettorato leghista, che evidentemente ama farsi abbindolare (vedi anche alla voce Malpensa)?
dicembre 22nd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Tg1 delle 13.30, poco fa. Un Giorgino agghindato da Al Capone legge la seconda (perfino prima della crisi economica, perfino prima di Silvio!) notizia della giornata:
il Papa condanna il cambio di sesso. Queste
le parole di PapaRazzi:
“Non è l’uomo che decide, è Dio che decide chi è uomo e chi è donna”.
“Ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine ‘gender’ si risolve in definitiva nell’autoemancipazione dell’uomo dal creato e dal creatore. L’uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda. Ma in questo modo vive contro la verità, vive contro lo spirito creatore”.
Una presa di posizione ormai trita e ritrita, senz’altra argomentazione se non il solito indimostrabile teorema per cui la Chiesa cattolica conosce il volere di Dio meglio di me o di chiunque altro.
Seguiranno pistolotti infiniti, da parte di chi approva e da parte di chi deplora, finchè il sole tramonterà di nuovo anche su quest’ennesima baggianata. Grazie a Dio, il vantaggio di questo nostro mondo così variegato è che puoi sempre trovare una nicchia adatta per (quasi) ogni tua aspirazione: perciò consiglio a chi credesse in Gesù Cristo ma non se la sentisse di seguire la traballante dottrina cattolica, di guardarsi intorno. Senza finire ai ciarlatani televisivi ci sono molte Confessioni serie in giro, cui rivolgersi. Un esempio? La
Chiesa Valdese (al momento retta da una donna,
Maria Bonafede).
dicembre 21st, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Ennesimo
Silvio-show, ieri sera.
La cosa più inquietante che ha detto è la seguente:
«Sono convinto che il presidenzialismo sia la formula costituzionale che può portare il migliore risultato per il governo del Paese: sono assolutamente convinto che l’architettura costituzionale attuale ci pone dietro gli altri Paesi perché non conferisce i poteri necessari al premier per essere incisivo. Auspico che nel corso della legislatura ci sia un ampio dibattito, spero condiviso da maggioranza e opposizione e forte dell’opinione popolare, per arrivare a una riforma presidenzialista.»
Il passo successivo sarà dichiarare che l’Italia è pronta ad una monarchia assoluta, perchè l’architettura costituzionale ci penalizza in quanto non conferisce al Presidente il potere necessario per decidere della vita e della morte dei cittadini.
Passasse mai, nella mente di questo Cesaretto da avanspettacolo, l’idea di poter essere inadeguato a qualche compito? O il pensiero che nel mondo magari esista una persona “a ciò più di me degna”?
dicembre 7th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink
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Ricorre in questi giorni il LX anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Nata dopo i tragici fatti delle due guerre mondiali, è probabilmente la migliore giustificazione all’esistenza dell’ONU (e dovrebbe far riflettere quei politici grossolani che preferiscono mercanteggiare il futuro del pianeta al G8).
Riporto qui i primi due articoli del testo nella traduzione italiana:
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Alle volte possiamo pensare che la questione diritti umani sia un problema solo di certi luoghi arretrati, mentre mai come in tale “materia” è il caso di citare l’evangelico chi è senza peccato scagli la prima pietra. E se, come sempre in questi casi, l’archetipo che sale alla mente è il buon Calderoli con tutte le sue varianti più o meno cerebromunite, in realtà si tratta di qualcosa che ci coinvolge tutti: c’è sempre qualcuno che non ci piace e che tendiamo ad emarginare con motivi che spesso sono solo di pancia. La diffidenza istintiva che il diverso porta con sè in quanto sconosciuto è comprensibile, ma va temperata con i dati che l’esperienza ci fornisce: anche Calderoli avrà i suoi lati positivi, dopo tutto. Discriminarlo è dunque sbagliato.
Per finire, non posso lasciarvi senza un esempio concreto che la cronaca del nostro maraviglioso paese ci ha gentilmente elargito alla bisogna. Infatti nei giorni scorsi l’Istituzione (in teoria) caritatevole per eccellenza ci ha ricordato quanto sia facile cadere in tentazione.
Oh, yes, è quello che state pensando. E sì, ne parlo pure io. Ancora.
Leggiamo insieme:
«Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come “matrimonio” verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni.»
Queste sono le parole pronunciate dal cardinale Migliore, nunzio della Santa Sede all’Onu, a corollario del rifiuto di firmare una dichiarazione per la depenalizzazione dell’omosessualità in tutti i paesi del mondo. Se non ci capite un acca di ciò che il presule voleva dire, non preoccupatevi: siete in buona compagnia. Quel lieve puzzo di omofobia che sentite comunque salire, invece, è del tutto reale: quando ti devi arrampicare sugli specchi per giustificare una posizione preconcetta, di solito ti impapocchi.