Di Ingegneria Costituzionale non capisco molto e mi pare che, pure tra i Costituzionalisti, le posizioni siano variegate e spesso tutte motivate -il che imporrebbe un incontro a metà strada, partendo però con l’intenzione di produrre qualcosa di buono per la Collettività e non il proprio tornaconto personale. Nutro quindi scarsa fiducia nei tentativi politici di compromesso in atto nel nostro Paese per una Legge Elettorale che salvi capra e cavoli: dia la certezza di poter realizzare il proprio Programma Elettorale a chi vince (ovvero la Stabilità), senza azzerare la Voce dei perdenti o addirittura ammutolire una parte dell’Elettorato (ovvero la Rappresentanza). Ogni Partito cerca naturalmente un tornaconto immediato, perciò annusa l’aria e propone le riforme che ritiene più facilmente foriere di voti per i suoi rappresentanti in quel momento: difficile partorire qualcosa insieme agli avversari (e alle volte anche insieme ai presunti alleati).
Non riesco a pensare ad una soluzione. Piuttosto, scommettiamo che, ad un certo punto, sarà Berlusconi -more solito- a rovesciare il tavolo, lamentandosi che lui ci aveva messa tutta la buona volontà di cui è capace, ma che gli Stalinisti di Sinistra non hanno permesso un accordo?
Non riesco a pensare ad una soluzione. Piuttosto, scommettiamo che, ad un certo punto, sarà Berlusconi -more solito- a rovesciare il tavolo, lamentandosi che lui ci aveva messa tutta la buona volontà di cui è capace, ma che gli Stalinisti di Sinistra non hanno permesso un accordo?
