Giulio Base. E ho detto tutto.
Come, chi è?
Ma veramente, per voi, queste ultime accoppiate di Lunedì-Martedì tra marzo e aprile sono passate serenamente? Non vi siete sentiti mancare nemmeno un po’, quando in quelle sere compariva la Grande Ficscio di Raiuno? Cioè, se io scrivo, nell’ordine:
-Pompei
-L’Inchiesta
-San Pietro
non vi viene nemmeno un piccolo sfogo cutaneo?
A vedere le scenografie di cartapesta che manco Ben Hur, a notare il doppiaggio che non rispetta per nulla il movimento delle labbra, a osservare quasi tutto il cast di Don Matteo sbucare in Palestina come funghi sparsi (manca solo Frassica ad impersonare il simpatico apostolo siciliano e strampalato), restate indifferenti? E se vedete che la trama ricalca un po’ Il Gladiatore e un po’ Quo Vadis, con una spruzzatina di Da Vinci’s Code (a Pompei ci stanno alcuni protocristiani che han celato una mappa dietro una pergamena che riporta
un passo dell’Apocalisse, e l’hanno poi divisa in quattro frammenti: che poi, ammirate la finezza, a Pompei sta per capitare proprio un’apocalisse)?
Bene, sappiate che il regista di tutto questo è lui: Giulio Base, uomo di punta (?) della Lux Vide, la società di produzioni che sforna questi capolavori.
Se ancora non vi risulta chi sia, vi ho messo la foto.
Ah già, è quello che faceva l’attore! Che ha fatto film come…come… beh sì, da qualche parte ha recitato.
Genova, il presidente della Cei Bagnasco torna sul documento dei vescovi:
“E’ difficile porre dei paletti se manca un criterio oggettivo di bene e male. Domani si potrebbero legalizzare altre aberrazioni come l’incesto o la pedofilia tra persone consenzienti”
Ma veramente si può pensare che l’approvazione dei DICO -per inciso: vi prego, cambiate ‘sto nome!- indichi la “mancanza di un criterio oggettivo di bene e male“? Che il percorso intrapreso sia una lunga discesa verso l’abisso della pedofilia? E che un bambino possa essere “consenziente” nei confronti di una cosa che nemmeno capisce, si può ipotizzare?
Io certe affermazioni me le posso aspettare dalla Lega o da un Calderoli qualsiasi, non dal rappresentante dei vescovi. Che delusione…
Sempre la solita storia: siccome in quanto cattolico ti senti di possedere la Verità, gli altri sono tutti sbagliati. Queste sarebbero attitudine e apertura al dialogo?
Poi, però, non ci si può lamentare delle risposte piccate di chi viene praticamente tacciato di voler corrompere la società!
P.S.: Mi pare che Cristo se la sia presa, ai tempi suoi, con quelli che definì sepolcri imbiancati, i Farisei che interpretavano solo la lettera delle Sacre Scritture e non ne coglievano lo spirito…