La meditata soluzione italiana alla dispersione scolastica
Pensa un po’ quanto è facile fare politica, a volte. Uno si immagina gli amministratori della cosa pubblica come persone studiose e meditabonde, magari ingobbite dal continuo consultare carte, dossier, rendiconti e codici. Perdinci! pensa il cittadino incolto, con le questioni epocali 1 che costantemente ingombrano i loro pesanti tavoli e le loro limpide menti, quanto studio!
E invece no: perché ora è giunto il governo Berlusconi. Quello che ha sempre la ricetta pronta per ogni emergenza: una piccola toppa qua, un po’ di arresti là, un bel piano epocale da varare. 2 Amici, la politica può essere colore e fantasia, brio e cene di gala, piccoli e semplici interventi che risolvono in un attimo (e per un attimo) questioni annose.
Seguitemi, allora: c’è un problema di dispersione scolastica? Ragazzi che non raggiungono l’obbligo formativo e lasciano la scuola prima dei 16 anni? E che in sovrappiù, siccome legalmente non possono lavorare, vengono impiegati in nero o stanno a casa a poltrire? E che sarà mai: abbassiamo l’età per l’ingresso nel mondo del lavoro! A cosa serve un anno di scuola in più, in fondo: in Italia il sistema istruzione funziona già così bene, lo dicono tutti. Meglio entrare subito nella mischia: basta con questa storia dei lavori “che gli italiani non vogliono più fare”. Un ragazzo meno istruito è un ragazzo che sarà disposto anche ad impieghi poco “professionalizzanti”: certo non avrà grandi prospettive avanti a sè, ma con i chiari di luna di questi tempi, meglio sapersi accontentare. Altrimenti, vogliamo tutti bamboccioni?
Dopo tutto, se un quindicenne va a raccattare arance nei campi a Rosarno, 3 a cosa gli serve saper far di conto? Se non si fida dei soldi che gli allunga il caporale di turno, può sempre chiedere aiuto a compagni di lavoro più istruiti (magari a quello senegalese, che sa inglese e francese e al paese suo faceva il maestro).
- tipo, chessò, l’immigrazione: roba di cui nemmeno i fantasmagorici “antichi romani” erano riusciti a venire a capo, con tutto che menavano come fabbri ↩
- e da varare nuovamente quando la gente si è scordata del precedente: vedi scuola, carceri, giustizia ↩
- con drastica riduzione del problema dell’immigrazione irregolare: ma vi rendete conto che vista lunga, quei che ne comanda? ↩
