settembre 27th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Oggi vorrei fare una breve riflessione sul fenomeno
Bonaiuti, l’attuale portavoce di Silvio. Ai bei tempi dei Berlusconi Bis e Ter era solo una figura sullo sfondo, pervicacemente intenta ad annuire ad ogni proclama del condottiero, aggiungendo un’aria compita da politico di rango. Inizialmente pensavo fosse un sosia di Andreotti fuggito dal serraglio del Bagaglino.
Ma da quando il Cavaliere è stato disarcionato, quella figura sullo sfondo si è scoperta dotata di voce e ora -traslata in primo piano- ci ammonisce ogni giorno da tutti i TG sul pensiero del nostro Silvio. L’aria è sempre quella dello scudiero zelante che ripete a memoria le parole del capo, l’empatia che suscita è pari pari a quella che concederei ad una cimice piombata in un piatto di spaghetti allo scoglio.
Mi sono chiesto perchè Berlusconi si circondi di soggetti così urticanti (la lista è lunga, ma una menzione spetta almeno a Schifani…), sempre senza risposta. Fino ad oggi, quando mi si è accesa una luce in fondo a qualche giro della corteccia: li sceglie odiosi apposta (magari non li sopporta nemmeno lui), sicché quando si epifanizza lui stesso quasi ci sentiamo sollevati. Infatti, ditemi se non vi sembra meno pesante da sopportare di quanto lo siano i suoi scagnozzi.
Almeno, i copioni se li scrive da solo…
agosto 31st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Breve introduzione per un post imminente
Quando il buon Dio, migliaia e migliaia di ere geologiche fa, decise di sporcarsi le mani per dar vita a questo disgraziato mondo, rimase con del pongo avanzato: lo posò allora in una galassia qualsiasi, in attesa di utilizzarlo per svagarsi durante il riposo del VII giorno.
Così, dopo le fatiche della creazione di tanti esseri perfettissimi, giunta la domenica si distese lungo la Via Lattea col suo bel pongo in mano e sciolse le briglie alla fantasia. Non era più vincolato da alcuna necessità di generare esseri in qualche modo coerenti col suo progetto iniziale (tutto era ormai bello che finito; o infinito, se preferite), perciò iniziò a modellare una lunga serie di animaletti inutili -magari con un occhio a quello che sapeva gli sarebbe servito per le piaghe d’Egitto e per tutti i vari flagelli dei secoli successivi. Insomma, univa l’inutile al dilettevole.
Solo allorchè, verso sera, gli uscì fuori un Calderoli, si rese conto di aver esagerato e di essersi lasciato prendere la mano: perciò chiuse definitivamente bottega. E tuttora non ha trovato il coraggio di riaprire.
Ecco, immagino già: tutto ‘sto pistolotto per anticipare un post su Calderoli? Ancora?
In verità, in verità vi dico: non di solo Calderoli vive un blog…
Difatti, tutto ‘sto pistolotto sta semplicemente ad introdurre i risultati di uno studio approfondito (seh…vabbè) che il sottoscritto ha compiuto su una delle inutili creature scaturite in quel giocoso VII giorno: la pestifera Nezara Viridula.
Come, che è?
La Cimice, anche detta Puzzola.
Certo, l’argomento è stuzzicante, di grande momento e di ampio interesse…
Ok, non interessa nessuno.
Io però tiro dritto e vi preannuncio che il prossimo post tratterà di questo insetto.
Siete avvertiti.
—————-
Now playing: Bach – Aria sulla 4a corda (super quark)
via FoxyTunes
agosto 1st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Dunque, c’è questo partito che dice di ispirarsi ai valori cristiani e lo fa affermando principi molto nobili, come “dagli al gay” o “dagli al drogato”…ah, no, quella è la Lega.
Ricominciamo.
Dunque, c’è questo partito che dice di ispirarsi ai valori cristiani e lo fa affermando principi molto nobili, come “non abbiamo niente contro gli omosessuali, basta che vivano castamente e nascosti in qualche spelonca” o “non abbiamo niente contro i tossicodipendenti, a patto che restino in carcere o vengano fustigati finchè non smettono.” Ecco, sì, grossomodo…
Questo partito si chiama UDC.
Si ritiene l’unico depositario dei valori cristiani (in realtà, cattolici: ma non ditelo a Casini, sennò ci resta male) ed è costituito da persone altamente morali, al di sopra di ogni sospetto.
Ricordiamo, in breve, come il perfetto uomo-UDC conduce la propria esistenza: egli
- frequenta la messa e segue pedissequamente i dettami del Cattolicesimo (almeno finchè c’è una telecamera nei paraggi)
- è strettamente eterosessuale (anche se ignora esattamente cosa questo significhi, visto che : vedi punto sotto)
- osserva la castità prematrimoniale
- si sposa una volta sola, in chiesa
- fa molti figli (può usare solo i “metodi naturali” per la contraccezione; perciò, potenzialmente “one shot, one kill”)
- non si droga (ma del bere non sappiamo, sebbene la Bibbia non riporti esempi molto edificanti: vedi Noè o le nozze di Cana)
- deve rispettare le leggi dello stato (“Date a Cesare ecc.ecc.”: anche se su questo punto, di solito il vero uomoUDC è un po’ evasivo)
Direte: che uomini probi! Che coerenza tra idee e azione! Quasi una vita monastica, la cui vera missione è lavorare per il bene della comunità dagli scranni del Parlamento.
Putroppo, però, la perfezione è solo di Dio, per cui anche questa accolita di probiviri è stata infiltrata da alcuni pubblici peccatori (finiti casualmente ai vertici del partito):
Pierferdy Casini: sposato con figli e divorziato, l’uomo ha avuto un’altra figlia (il figlio della colpa!) dalla sua concubina, che sposerà -in municipio- in autunno. Domanda: per la Chiesa è bigamo? Gli permetteranno di fare la Comunione?
Cesa, Mannino, Cuffaro: pluriinquisiti, discettano di giustizia e sulla moralità altrui
Cosimo Mele: figura straordinaria, che assomma in sè tutti i vizi che (apparentemente) gli uomini UDC vogliono combattere. Divorziato, vive con un’altra; è stato coinvolto in vicende tangentizie; la settimana prima dell’iniziativa farsa dell’antidoping agli onorevoli -imbastita dai suoi sodali-, ha pensato bene di farsi una seratina a luci rosse con due “signorine”, forse condita da un po’ di neve
Qualcuno potrebbe tacciarli di sepolcri imbiancati: ma noi, che sappiamo come la coerenza assoluta non esiste in natura, li diremo più bonariamente “confratelli che sbagliano”.
agosto 1st, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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In linea con il revanscismo cristiano di questi tempi, in U.S.A. si sono inventati dei
bellissimi pupazzetti raffiguranti personaggi biblici. Devo ammettere che sono carucci: fossi ancora bimbo, probabilmente me li farei comprare…
Qui ne riporto alcuni, in una mia personale sfilata (in ordine crescente di importanza nel Libro dei Libri):
The Hairy Sanson: l’unico Wrestler accettato dalla cristianità
San Pietro con l’elegante pannolone, a causa dei suoi problemi di prostata
Barbie Mary: una Madonna un po’ fashion
Un Gesù iconograficamente molto classico, ma che la fascia marrone attorno alla spalla carica di quel tocco casual che non passa inosservato
E dulcis in fundo: l’unico pupazzo al mondo raffigurante DIO
luglio 26th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Avevo “bucato” una splendida dichiarazione del
Clemente nostro, ma grazie a un caro amico in trasferta americana (ciao, Bob!), ho potuto leggere queste parole (riporto da
un articolo nel sito di Repubblica):
[si parla della raccolta firme per il Referendum sulla legge elettorale]“fanno notizia le 178 firme raccolte a Ceppaloni, terra (ne è sindaco) di re Clemente Mastella, nemico acerrimo del referendum in quanto killer dell’Udeur e degli altri partiti piccoli. Il Guardasigilli non smentisce neppure oggi il suo astio contro i quesiti e annuncia che “farà verificare se quelle firme sono state raccolte veramente. Controllerò di chi sono” aggiunge minaccioso.”
Beh, che dire: è dura farsi amare, anche se sei un re Clemente (e generoso di prebende)…
E che sfrontati, questi ribelli che si permettono persino di pensare con la propria testa!
luglio 15th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Se mai Dante Alighieri avesse avuto la sventura di conoscermi, e se -come probabile- non gli fossi andato a genio, di certo non avrebbe avuto nessuna difficoltà nel classificarmi per un posto nella sua Commedia: mi avrebbe piazzato insieme agli
accidiosi. E forse anche chi mi legge farebbe lo stesso, visto la rarefazione dei miei interventi su questo blog.
E non è che non ci sarebbero argomenti su cui esercitare la mia ironia da quattro soldi o per cui esclamare “eh, signora mia, dove andremo a finire…” Anzi, forse la vastità del campionario rende più difficile la scelta, insieme al caldo estivo che scioglie le cervella.
Però…
Però, una cosa la voglio scrivere.
La più bella (per modo di dire) di questi ultimi tempi è la metamorfosi del Gianpiero Fiorani: da oscuro bruco della finanza furbetta a crisalide nella bolgia del Billionaire, con annessa paparazzata sulle pagine di una rivistella insieme alla nota figlia di nota attrice -mentre dalle colonne di un altro foglietto tesse le lodi dell’amore coniugale. Del resto, in questo nostro paese del sole, la fama ti arriva per vie imperscrutabili: tu magari ammazzi qualcuno della tua famiglia e vorresti semplicemente farla franca ma noi italiani, che siamo così brava gente, vogliamo darti di più. E che cos’è quel quid in più che oggi cerchiamo tutti? Un po’ di meritata celebrità, of course. E quindi via con le interviste le ospitate i libri… finchè tu diventi un’icona da esibire come amuleto per gli ascolti. E pazienza per il reato.
Omnia Munda Mundis.
E ora torno a riveder le stelle.
luglio 4th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Ho appena ultimato la visione di una puntata (naturalmente in replica) della fiction di mammaRai “Un caso di coscienza 2″ (il che presuppone una prima serie, di cui penso si sia perso financo il ricordo).
Ho così potuto scoprire alcune cose molto interessanti:
- a Trieste non ci sono triestini, forse deportati in occasione delle riprese: in città convivono pacificamente due etnie, i “Romanacci” e i “Veneziani”
-i “Romanacci” sono di schiatta nobile, fanno gli avvocati o i medici -e comunque hanno parti da protagonista
-i “Veneziani” son popolani, ricoprono le mansioni di muratore, carpentiere o giornalaio -e comunque hanno parti da comparsa
-quanto è bello riprendere Piazza Unità dall’alto di un elicottero (anche se non c’entra niente con la storia narrata)
-il curatore della colonna sonora e chi ha realizzato il montaggio sono affetti, al pari di Beethoven, da sordità. Solo che, a differenza del genio tedesco, non sono in grado di trasformarla in virtuosismo: come spiegare altrimenti il disturbante tema musicale, odioso di per se stesso, ma infilato in momenti impensabili come i cavoli a merenda (ipotesi di scena tipo: un personaggio guarda il mare con sguardo vuoto, cala dall’alto ‘sto motivetto in stile Piovra)?
-per partecipare ad una fiction italiana non serve saper recitare: basta muovere le sopracciglia con voce impostata
-gli scemeggiati peggiori son quelli in cui non funzionano nemmeno gli immancabili siparietti comici con il comprimario-macchietta (alla Frassica, per intenderci): qui gli intermezzi col cameriere di colore sono letteralmente strazianti
Il che (come diceva Guareschi) è molto bello e istruttivo.
giugno 23rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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sottotitolo: come far finta di essere sani, denunciando la rogna degli altri
Farsa in atto unico
Piece teatrale di Silvio Berlusconi. Con musiche di Mariano Apicella
Personaggi e interpreti:
Re Silvio, dictator libertatis…………………………………Silvio Berlusconi
I suoi Paladini:
Principino Gianfranco, erede in pensione…………….Gianfranco Fini
L’Umberto, un tempo duro e puro……………………….Umberto Bossi
La NuovaDICCI’, un uomo-Partito………………………Gianfranco Rotondi
Il Bel Pierferdy, uomo dalle mille famiglie……………Pierferdinando Casini
Antefatto:
Un manipolo di eroi di centro-destra soffre per le incerte sorti della Repubblica Italiana, dopo che un golpe ha scalzato dal trono Re Silvio, il legittimo sovrano. A guidare il paese è ora una banda di mercenari comunisti e pedofagi, assoldata dal mellifluo Prodolon, che -truccando le elezioni- si è fatto nominare Presidente del Consiglio. Fan parte di questo gruppo: il Principino Gianfranco, che aspira alla successione del Re, ma ha già maturato tutti i contributi per la pensione e -di sfuggita- ha massacrato il suo vecchio partito; l’Umberto, vecchio filibustiere malato, ma che non si tira mai indietro quando c’è “da fare casino” senza costrutto;
NuovaDICCI’, piccolo uomo saprofita che vive solo all’ombra del Re; il bel Pierferdy, latin-lover cattolico e fronda interna a Re Silvio.
Trama:
Silvio sa che i suoi paladini vorrebbero tutti, in un modo o nell’altro, fargli la pelle. La sua tattica è sempre stata quella del “divide et impera”: oggi concedo un feudo a questo, domani lo ius primae noctis a quell’altro, in modo da accontentare tutti e nessuno. Mantenendo uno stato di conflitto latente continuo e presentandosi some l’unico in grado di tenere unita la marmaglia, il Re è ancora a cavallo. Recentemente, però, il bel Pierferdy ha mostrato di mordere troppo il freno: ha annunciato di non riconoscere più Silvio quale sovrano legittimo e flirta pericolosamente con il Gran Ciambellone Mastella e con l’altro “bello”, il neo-pio Rutello. Forte è il rischio di perdere il comando dell’opposizione a Prodolon: l’unica maniera di riportare Pierferdy all’ovile è isolarlo, ma senza darlo a vedere.
Re Silvio comincia allora, dalla roccaforte di Mediaset, ad impestare la cronaca con dichiarazioni sempre uguali, che suonano così: “Questo governo mira l’immagine del paese nel mondo. Questo governo sommerge i cittadini di tasse ed è paralizzato perchè composto da anime troppo diverse….ecc.ecc.” Con questa strategia, aiutato anche dal fatto che la coalizione che Prodolon guida è effettivamente un’accozzaglia di genti con idee alle volte opposte su un medesimo tema, Re Silvio trova una nuova popolarità e quasi ottiene il risultato di far cadere il governo. Ma il bel Pierferdy non molla e Prodolon rimane al suo posto.
L’ultima possibilità è quella di creare un polverone coinvolgendo il Capo dello Stato. Sapendo che la maggior parte dei “suoi sudditi” ignora che la massima carica del paese non può sciogliere le camere se c’è un governo in carica (e dunque, almeno ipoteticamente, una maggioranza parlamentare), comincia a minacciare di voler “salire al Colle” per chiedere al presidente della Repubblica elezioni anticipate. Nessuno se lo fila de pezza, meno che mai il bel Pierferdy. Sicchè, esasperato, Re Silvio decide di non poter, per l’ennesima volta, rinnegare la parola data: raduna i suoi cavalieri e sale veramente al Colle. Nessuno sa cosa succede durante il colloquio: Silvio dirà di non aver chiesto elezioni, l’Umberto invece affermerà il contrario. Ancora, nessuna reazione popolare: l’attacco è fallito.
Sulla delegazione di paladini senza macchia che, lancia in resta ma monchi di Pierferdy e di qualsiasi risultato da raccontare, lasciano al trotto il Colle fatale, cala il sipario.
giugno 17th, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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E’ nata in questi giorni una nuova emittente televisiva, frutto della lungimiranza della ormai onnipresente Michela Vittoria Brambilla, il Berlusca in gonnella, presidente dei “Circoli della Libertà” : che basterebbe il nome a far capire a quale soggetto politico fan riferimento, ma lei dice di no. Tale tv si noma, invero con uno sforzo di fantasia da consumare la mente, “Tv della libertà”: che basterebbe il nome anche qui, ma ancora lei dice di no.
Noi, pur non avendo mai visto nemmeno un minuto di questa nuova creatura silviana (ma ci riserviamo di darci un’occhiata quanto prima), azzardiamo un’ipotetica scaletta per il palinsesto di un giorno qualsiasi:
ore 7.00: Santa Messa in latino, officiata da Don Baget Bozzo
ore 7.30: “Apocalypse now”. Don Baget Bozzo legge passi scelti dell’Apocalisse di Giovanni e li interpreta alla luce dei fatti di oggi, rivelandoci come essi si riferiscano precipuamente all’Italia governata da Prodi
ore 8.00: TG delle Libertà: in studio, il direttore Emilio Fido
ore 8.25: “Piove, governo ladro”: Previsioni del tempo
ore 8.30: “Cominciamo Male”: quattro passi tra la gente nei mercati rionali, per mostrare i guasti del governo Prodi e l’impoverimento visibile, dopo gli anni del bengodi berlusconiano. Conduce Paolo Del Debbio
ore 10.30: Film: “Attacco al ceto medio”: toccante pellicola neorealista, la storia di un idraulico
dislessico non in grado di leggere nè scrivere e perciò impossibilitato a rilasciare regolare fattura per le prestazioni eseguite, e della sua strenua lotta contro il Fisco cinico e baro
ore 12.30: “A tavola con Michele”: i segreti del cuoco di Arcore. Oggi: i gelati preferiti da Silvio
ore 13.30: TG della Libertà
ore 14.00: Telefilm: “L’Avvocato Taormina”: classica serie giudiziaria in stile americano; il protagonista, aitante avvocato senza macchia, lotta contro giudici corrotti, incompetenti e comunisti. Al suo fianco, il fido investigatore C.Previti e l’affascinante segretaria A.Yespica; special guest Nino Frassica, nel ruolo di Jack Makkietta, autista dell’avvocato, un po’ casinista ma sempre esilarante
ore 15.00: “Fatti e Disfatti”: F.Cicchitto spiega come la sinistra sta distruggendo tutto ciò che Berlusconi ha costruito
ore 15.30: “Gente di un certo livello”: contenitore pomeridiano. Condotto da MVBrambilla, un viaggio nelle dimore degli iscritti a Forza Italia, per mostrare che la ricchezza è sempre unita a buon gusto e pensiero fino
ore 16.00: Film Kolossal:“La traversata del deserto”: film del 2001, regia di Elio Vito. La storia dei 5 duri anni di opposizione ai governi del centro-sinistra dal 1996 al 2001. Con Brad Pitt nel ruolo che fu di Silvio Berlusconi e Alvaro Vitali in quello di Romano Prodi
ore 18.00: Quiz preserale: “Chi vuol esser poveraccio”. Ogni giorno, tre concorrenti devono indovinare quale, tra una serie di individui allineati in stile “confronto all’americana”, è un pericoloso comunista. Chi indovina, vince un milione di Euro; il comunista identificato viene privato dei diritti civili e deve dormire per un anno nella stazione di Bologna. Conduce Amadeus
ore 19.30: “Il simpaticone”: commento ai fatti del giorno. A cura di Renato Schifani
ore 20.00: “TG Silvio”: Sandro Bondi rievoca per noi la straordinaria giornata di Silvio Berlusconi. Al termine, lettura di un passo delle “Res Gestae Divi Berluscae”
ore 20.30: ” ‘Tacci Vostri”: il gioco dei pacchi del governo Prodi; conduce Massimo Boldi
ore 21.00: “Un Politico in Famiglia”: le agrodolci vicende di un deputato del centro-destra (interpretato da Maurizio Gasparri), alle prese coi disastri del governo Prodi e con le piccole beghe familiari. Nel cast: Gabriella Carlucci (la moglie dell’onorevole); Lino Banfi (nonno Libero); Sara Varone e Elisabetta Gregoraci (le figlie Azzurra e Libertà)
ore 22.00: “Porta a Porta”
Oggi: “Cogne: ma se i Comunisti mangiano i bambini, forse forse non è che…?”
Da Bruno Vespa si discute delle nuove rivelazioni dell’avvocato Taormina, secondo il quale il delitto di Cogne sarebbe stato ordito da una setta di comunisti montani, dediti ai sacrifici umani ed alla pedofagia. In studio, lo psichiatra Paolo Crepet, il criminologo Bruno, Alba Parietti e Valeria Marini. In collegamento da Milano, Flavia Vento
ore 23.30: Film Comico:“Le avventure di Padoa e Schioppa”. . Classico della risata, commedia degli equivoci che si basa tutta sulla fisicità dei due protagonisti, i gemelli Padoa e Schioppa. I nostri due fratelli pasticcioni questa volta si alternano niente meno che nel ruolo di Ministro dell’Economia: ne combineranno delle belle!
giugno 3rd, 2007 § Commenti disabilitati § permalink
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Notizia di oggi, tratta dal sito de “La Repubblica”:
Polonia, esce dal coma dopo 19 anni e trova, a sorpresa, la democrazia
Mettendo da parte il fatto che il titolo è concepito in maniera un po’ sgangherata, siamo sicuri che questo poveretto abbia trovato proprio la Democrazia?
Voglio dire: vive in un paese guidato da due gemelli (i Kaczynski), di cui uno è Presidente della Repubblica e ha nominato l’altro Presidente del Consiglio (chissà se ogni tanto si scambiano i ruoli, come in uno di quei 1500 film americani che arriveranno a valanga con l’estate), e dove si approntano task-force per decidere se uno dei pupazzi Teletubbies (che ho pure scoperto avere ognuno un nome: Tinky Winky è quello del depravato) propaganda subdolamente messaggi omosessuali.
Peraltro, guardate queste due foto:


Non vi pare di notare una certa somiglianza?