settembre 21st, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Se voglio dei jeans sdruciti, con le patacche sulle ginocchia o gli strappi sulle cosce basta che lasci i pantaloni nell’armadio, aspettando le tarme. Se voglio dei pantaloni scoloriti e pieni di pieghe, basta che continui a mettermeli per due settimane senza farli lavare o stirare. Perchè allora dovrei pagare 100 euro o anche più per farmi dare un capo di vestiario già rovinato? Possibile che, se entro in un negozio di abbigliamento e chiedo un paio di jeans, mi portino solo quelli “vissuti”? E come mai, se sommessamente chiedo un paio di jeans blu “normali”, mi guardano scuotendo dolcemente il capo, come fossi appena piovuto lì da un coma di 30 anni?
P.S.: per una modica cifra (diciamo sui 10 euro) posso rovinarveli io i pantaloni. La mia mail la sapete.
maggio 16th, 2009 § § permalink
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Vi piacerebbe se, contro la malasanità, il vostro medico di base fosse eletto dal popolo? Votereste quello che promette più aspirina per tutti o quello che vi garantisce perseguirò tutti i virus, i batteri e gli elminti e potenzierò la dotazione di antibiotici e vaccini a tutta la popolazione? Oppure preferireste uno che vi intortasse con un discorso del genere le risorse non sono sufficienti per garantire la salute di tutti, perciò io mi orienterò verso le persone giovani e forti, il futuro della nostra gente: meno case di riposo, più palestre; meno pacemaker, più angioplastiche; meno antiparkinsoniani, più lifting e istituti termali?
Ancora a questo la Lega non è giunta: frattanto Bossi comizia da queste parti vaneggiando l’elezione diretta dei magistrati (addirittura la promette entro la data delle imminenti consultazioni europee). Sperando siano le solite fanfaluche per accalappiarsi nuovi consensi, mi pregio di segnalare al buon Umberto che non sono disposto a dover scegliere tra perseguire gli stupri e le rapine o l’evasione e la mafia. Checchè ne pensino i miei concittadini.
maggio 5th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo le mirabili castronate pensate su medici delatori e presidi-spia, il sempre più (c)attivo ministro Bobo Maroni sta elaborando nuove metodiche per il contrasto all’immigrazione clandestina. Gira voce che ultimamente il politico leghista tenga sul suo comodino un misterioso libro di etologia canina*: da quelle pagine sarebbe scaturita un’informazione preziosissima, ovvero che il cane è il miglior amico dell’uomo. E dunque, deve aver pensato Bobo, dall’altro molto popolare motto popolare per cui dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io, discende direttamente un’idea rivoluzionaria per la sicurezza dei cittadini: chi meglio del compagno più fidato per mordere la mano che lo nutre? Nei cortili del ministero si sta lavorando alacremente per verificare se, correttamente addestrato, il cane possa essere in grado di riconoscere l’immigrato irregolare. Sembra che i primi test abbiano dato esito ampiamente sopra le attese: già l’avvocato Ghedini è stato sguinzagliato tra archivi e biblioteche al fine di rendere costituzionalmente valido l’obbligo da parte di qualsiasi cane regolarmente residente sul suolo italiano alla denuncia del proprio padrone clandestino. Al momento l’unico impedimento sarebbe la modalità di questa denuncia: il semplice “bau” rivolto ad un agente non sarebbe accettato da alcune frange estremiste della maggioranza (leggasi Fini). Per non dover ripiegare su sistemi di segnalazione troppo laboriosi si dovrà ricorrere, perciò, a personale debitamente formato nel riconoscimento del linguaggio canino. A meno di non accettare una proposta alternativa giunta direttamente dall’alto: Renzo Bossi, figliolo del senatùr e soprannominato “la mente” nell’entourage leghista, suggerisce di utilizzare un tracciante naturale, l’urina. Con questo metodo ecologico ed economico, al nostro Fido basterebbe una pisciatina sui pantaloni del padrone per allertare le forze dell’ordine.
*Tonio Brugola, Padanian dogs: how to teach your puppy the meaning of “Bauscia,” Edizioni La Ronda, 2007.
marzo 31st, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Leggo in giro che l’acclamazione di Silvio nostro a Re Presidente del neonato Regno d’Italia PDL è stata preceduta dall’approvazione dello Statuto : 4 soli voti contrari e 5 astenuti su 5820 presenti (favorevoli il 99,85%, dunque). Mi piacerebbe conoscere il nome dei 4 temerari, innanzitutto.
Diverse fonti citano poi l’estensione davvero regale del potere presidenziale:
Il presidente è a vita e rappresenta il partito, ne dirige il funzionamento e la linea politica e programmatica. Sceglie i 34 membri dell’ufficio di presidenza, sottoposti al voto del Congresso ma con una lista unica senza nomi alternativi. Convoca e presiede lo stesso ufficio di presidenza, la direzione e il consiglio nazionale. Ne stabilisce l’ordine del giorno, procede alle nomine degli organi del partito e assume le definitive decisioni.
Non fidandomi della stampa “comunista”, ho deciso di tentare una veloce sortita in territorio nemico: il sito del Popolo della Libertà. Cercavo questo famigerato Statuto, per potermi accertare delle norme ivi contenute. Beh, forse non hanno avuto tempo di metterlo, con tutto l’ambaradan del congresso; o forse io non sono stato capace di scovarlo, in mezzo alle foto di Silvius Triumphans: fatto sta che non ne ho vista traccia. Ed è bello pensare che questi si siano trovati, domenica scorsa, ad eleggere una persona ad una carica di cui ignorano estensioni e limiti (temporali e spaziali).
Piccola curiosità. Digitando su Gùgle i termini “statuto PDL”, il motore di ricerca così risponde:

Insomma, non ne sa niente neanche lui.
marzo 20th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dopo quello che ho visto ieri sera ad Anno Zero sul dramma del tessile di Prato (Heike: batti un colpo…), mi sono ritirato sbigottito e preoccupato nel fido lettino.
Ma questa mattina forte e paterna è giunta una voce di ottimismo:
Pensate che addirittura vogliono copiarci il piano casa: chissà quanto incasseremo per il copyright dell’idea.
Insomma, visto che tutto va benone, cantamo tutti insieme l’inno di questo nostro tempo:
E unduetrè…
Siamo la crisi più bella del mondo…
paràparà
e ci dispiace per gli altri,
che sono tristi,
che sono tristiiii
perchè non sanno più
cos’è il lavor…
febbraio 17th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Quelli che lamentano la “giustizia ad orologeria” per la condanna di David Mills (il legale inglese che si è cuccato quattro anni e rotti per corruzione), in realtà ridono sotto i baffi: la disfatta di Cagliari, con la conseguente implosione del PD, maschera la portata di un evento potenzialmente dirompente per il nostro Silvietto. Perchè, Lodo Alfano o meno, la cosa sta così: l’avvocato Mills è stato riconosciuto (in primo grado) colpevole di aver intascato 600000 dollari per fornire falsa testimonianza (a favore della difesa) in due processi a carico di Berlusconi.
La domanda banale del cui prodest porta ovviamente in una direzione assai chiara, gettando le ombre che deve gettare sulla figura che sappiamo. Nel consueto paese normale* quella figura si sarebbe già fatta da parte, pur di non danneggiare la sua parte politica. Qui da noi, come è ovvio, niente: il solo sospetto di avere stuprato qualcuno ti vieta i domiciliari (ovvero ti condanna senza processo), mentre una sentenza di corruzione è una medaglia da appuntarsi al petto.
Nulla sarebbe successo nemmeno se in Sardegna Soru fosse stato portato in trionfo per tutta la Costa Smeralda tra ali di folla plaudente e festosi sventolii di palme. Volete mettere, però, che rottura di scatole in meno: le dimissioni di Veltroni saranno la prima notizia di ogni TG per giorni, mentre il caso Mills scivolerà inesorabilmente tra le brevi.
*ok, è un’espressione che fa venire l’orticaria anche a me; altre non ne avevo, però. Perdonatemi.
febbraio 5th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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…siamo noi:

Qualcuno ha idea di come si possa contrastare questo provvedimento?