settembre 13th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Non siate in malfede, suvvia! Si tratta di comunicazione istituzionale; la Rai è servizio pubblico, p-u-b-b-l-i-c-o! Che c’è di più pubblico e istituzionale del Governo? E del Governo che mostra come, in meno di sei (6!) mesi, sia riuscito a tirare su delle belle casettine per i poveri terremotati? E così tante, poi! Tante casettine: piccole sì, ma con tutti i comfort. Mai nessuno ci aveva nemmeno pensato! E addirittura, incredibile: troverete il presidente maggiordomo ad attendervi davanti alla porta per consegnarvi la vostra casetta. Chiavi in mano, come dal concessionario. Notate la magnanimità e l’umiltà del presidente Berlusconi: magari quella sera lì c’aveva altro da fare, impegni meno istituzionali cui dedicarsi (è un uomo anche lui, ha una famiglia!). Inoltre è un signore di 73 anni suonati, ha un collo un po’ malandato: eppure si spinge a sfidare i rigori del settembre aquilano, pur di rendere tangibile la vicinanza della buona politica alla gente. Sapete, non ne avrebbe nulla da guadagnare, Lui. Probabilmente Bruno Vespa lo ha tampinato a lungo, per strappargli l’assenso alla puntata speciale di Porta a Porta con la cronaca del solenne momento: per un uomo così schivo e modesto, immaginatevi essere al centro dell’attenzione con questa gente osannante da cui schermirsi. Figuratevi se Lui possa aver voluto far slittare così, all’improvviso e senza avvertire nemmeno il diretto interessato Floris, l’esordio di Ballarò. Tutta colpa dei dirigenti Rai (nominati dalla sinistra) che hanno voluto fare le cose troppo in grande: “che bisogno c’era”, si sarà certamente lamentato con il buon Vespa disteso ai suoi piedi, “per me che veleggio al 70% dei consensi, di annichilire la concorrenza interna? Non teme, dottor Vespa, che qualcuno possa ritirare fuori l’odiosa menzogna del conflitto di interessi? Anche se… ormai, visto che ci siamo… non si potrebbe trasmettere a reti unificate? Magari lo facciamo anche in collegamento con Mediaset, così stoppiamo tutte le polemiche?”
settembre 12th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Non credo sia ancora uscita dai confini della terra dei dogi, ma spero presto anche voi possiate godere dell’ennesima sparata di un illustre rappresentante del minchiopadanesimo locale. Forse pensando di dover in qualche modo rispondere all’alzata d’ingegno del sindaco di Ponteranica, piccolo centro del bergamasco (il quale ha appena rimosso la targa a commemorazione di Peppino Impastato dalla biblioteca comunale, per reintitolare la struttura ad un oscuro personaggio locale), il presidente della provincia di Treviso (ripeto: il presidente della provincia), tale Muraro, si è sentito obbligato a calare un poker d’assi. Leggiamo le sue acute e sobrie dichiarazioni, riportate da “Il Gazzettino”, in sostegno all’istituzione di gabbie salariali:
«Gli immigrati incidono sui salari perché portano una concorrenza sleale ai trevigiani: accettano la riduzione della paga, lavorando con meno professionalità, perché poi mandano a casa i soldi dove hanno un valore ben diverso – evidenzia il presidente – questo sistema sta drogando il mercato e purtroppo c’è qualche imprenditore che ne approfitta: per questo invito tutte le imprese ad assumere persone trevigiane».
Fino a qui siamo alla solita tirata anti immigrazione, senza capo nè coda. Stucchevole, miope e facilona, ma oramai consueta. Poi, però, Muraro si innalza a vette forse mai raggiunte dal leghismo contemporaneo (il che lo inscrive di diritto nel ristretto Olimpo dei Minchiopadani di ritorno):
Il rischio, però, a conti fatti, e con stipendi effettivamente diversificati, è che i lavoratori del sud si comportino allo stesso modo alimentando una migrazione interna mai sopita. «Ma è proprio per questo che invito ad assumere trevigiani – taglia corto Muraro – i meridionali vengono qua come sanguisughe, e per gli statali poi è ancora peggio perché fanno un mordi e fuggi, e poi chiedono il trasferimento che diventa un privilegio per tutta la vita».
Che aggiungere?
Qui le altre puntate della Saga del Minchiopadano:
Il ritorno del Minchiopadanus
Minchiopadano torna a far danni
settembre 11th, 2009 § § permalink
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Probabilmente ci si rende impopolari a scriverlo (tra i cosiddetti italiani, perchè tra i quattro lettori di queste paginette potrei ottenere la ola), ma non importa: il principale problema di questo paese è Silvio Berlusconi (ma va?). Persino in Italia e persino nel centrodestra, qualsiasi altro politico con certe frequentazioni equivoche (paramafiose, in primis; peripatetiche, in secundis) e certe dichiarazioni neroniane sarebbe caduto, da tempo e giustamente, per “fuoco amico.” Non parliamo poi di un Prodi o di un Veltroni: sai la gara, nel Pd, a chi arriva primo al trono per rovesciarlo!
Senza Berlusconi, finalmente si potrebbe parlare in maniera libera dello stato dell’Informazione: sono convinto che anche nel Pdl si sappia che la Rai non può continuare ad esistere così com’è. Che sia necessario ridurre il numero delle reti, cambiare il sistema di nomina del Consiglio di Amministrazione, aprire ad altri soggetti con nuove concessioni. Una circolazione maggiore delle idee ci renderebbe più equilibrati nelle valutazioni e aperti al cambiamento; credo anche ridurrebbe la cortina fumogena che oggi grava sui fatti del nostro paese.
Ma Silvio resta lì. E’ la popolarità tra la gente a salvarlo? In parte, forse. Sono le televisioni che possiede per dritto o per storto? Certamente, ma non solo. Meglio: le televisioni ne sono braccio armato e conseguenza, ma l’origine di questa straordinaria longevità politica sta (ovvio, lo so) nei danè. Un immenso cumulo di soldi profusi per il Pdl: ad un buffet così ricco, chi non vorrebbe prender parte? Come potrebbe questo partito finto, di cartone, tenuto insieme solo col cerone stantio del suo leader, sopravvivere al creatore? Un agglomerato di soggetti senza una linea politica, che ondeggia al vento dell’opportunismo di giornata (oggi bisogna compiacere la Chiesa, domani Dell’Utri, poi chissà chi altro), al cui cospetto le fibrillazioni del Pd sono almeno un segno di vitalità?
Per quanto il padrone di casa sia solito picchiare figli e consorte, sporcare a bella posta i pavimenti appena puliti, apostrofare i vicini a male parole quando chiedono di abbassare il volume della Tv alle 3 di mattina, se questi è l’unico che porta a casa uno stipendio, la moglie resterà con lui. Magari lo difenderà pure con le amiche, quando riesce a vederle. Non aspettiamoci che Silvio cada, non ci sono Bruto all’orizzonte.
settembre 4th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Strategia, la definisce il Corriere:
In qualunque modo la si voglia intendere, ha ragione l’avvocato: il Cavaliere è potente, molto.
Saremmo di fronte, insomma, solo ad una questione di lesa virilità:
Bisognerà accertare se Berlusconi è potente, come lui lascia intendere quasi ad ogni comizio, o impotente. «Ho capito. Vuol sapere se noi dovremo fornire prove? No, noi assolutamente no. La controparte, semmai, se crede…».
Querele a profusione, intimidazioni a mezzo stampa e tutto perchè hanno messo in dubbio che il nostro Re (delle) Sole possa fisicamente fungere da utilizzatore finale?Da questa surreale intervista a Ghedino, ricaviamo qualche lezione importante.
La prima lezione è che gli scudieri andrebbero scelti meglio: altrimenti appena allenti un po’ il morso, sparano fesserie come raffiche di mitraglia, con conseguenze spesso disastrose.
Cosa dire, ad esempio, dell’ultima Capezzonata?
(ASCA) – Roma, 3 set – ”C’e’ da immaginare che la scelta di Dino Boffo – e quella del suo editore che l’ha immediatamente accettata- sia stata sofferta e difficile. Cosi’ come sofferti e difficili devono essere stati questi giorni per Boffo, che merita da parte di tutti umana comprensione”. Lo afferma il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, il quale aggiunge: ”Ma cio’ che e’ politicamente, culturalmente e politicamente inaccettabile e’ l’attacco sferrato dalla sinistra contro Vittorio Feltri”.
O della gaffe sesquipedale di Gasparri (vorrei dirla tracotanza, ma non penso lui capirebbe)?
"Non so quale sarà la pronuncia della Consulta sul Lodo Alfano ma noi supereremo un eventuale giudizio negativo". Lo ha detto il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri parlando alla Summer School della Fondazione Magna Carta a Frascati. "Avremo un avvocato, un Ghedini o Ghedoni – ha ironizzato Gasparri – che troverà un cavillo…".
La seconda lezione riguarda il merito della questione e concerne l’arte del depistaggio mediatico: avvocato Ghedini, lei dice che la querela a “l’Unità” vale a fugare i dubbi sulla virilità del Premier:
«È stata l’Unità a tirar fuori i problemi di erezione di Berlusconi».
Mi consenta: è una balla. Il primo a sostenere che Silvio avesse dei problemi al pennone fu, difatti, Vittorio Feltri: l’Unità si rifaceva a quanto egli aveva dichiarato dopo lo scoppio dello scandalo escort. Perciò andrebbe querelato l’attuale direttore de “il Giornale”.
agosto 22nd, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dal suo pessimo punto di vista, Bossi ha tutto il diritto di criticare la CEI che lamenta la demagogia e la fredda indifferenza (quando non il malcelato orgoglio) con cui chi ci governa ha accolto la notizia dei migranti morti al largo delle nostre coste, abbandonati al loro destino da una politica scriteriata.
Ancora mi mancano le reazioni sdegnate dei vari difensori “a prescindere” delle dichiarazioni d’Oltretevere: dov’è il curiale Bondi? E Gasparri? Ribaltando l’accusa spesso rivolta al centrosinistra, dovrebbero tuonare, perchè il buon Umberto sta attentando alla libertà religiosa, al diritto della Chiesa di dire la sua. Invece, silenzio. La morale è ovvia: tutti vogliono andare con la Chiesa, ma solo finchè fa comodo.
Intanto i poveretti salvati nel canale di Sicilia (zona in cui si fa la guerra allo scaricabarile, con Malta in prima fila) dovranno essere incriminati per immigrazione clandestina.
agosto 10th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Nell’ingessato panorama della stampa di casa nostra (dove i direttori dei giornali si danno la turnazione con eterni ritorni di stampo vichiano), resiste da decenni (almeno dai primi anni novanta, per ciò che rammento) un mistero doloroso del lunedì, relegato ai margini della prima pagina del Corriere. Questo mistero è la rubrica di Francesco Alberoni, “Pubblico e Privato” (ma forse sarebbe da rinominare “Banalità in abito da sera”): concentrato di frasi fatte e pensierini da prima elementare tale che potrei pure scriverlo io stesso.*
Per esempio, oggi:
“Non serve eliminare il rivale per meritare il suo posto”
Leggere oltre non serve mai: tutto è già contenuto nel titolo. Nel pezzo ci sarà spazio per una massima apodittica appena appena più sviluppata, con il corredo di alcuni esempi tratti dall’esperienza personale dell’autore (sempre del tenore “Conoscevo un tale che…”; “un’amica di mia madre diceva sempre che…”) e la chiusa finale che rimarca il concetto. Davvero, tutto sempre così.
Unica sottigliezza (apparente): la rubrica dal nome strabico deve permettere una lettura bifronte. Alberoni ci parla del Privato per insegnarci ciò che è buono in Pubblico e viceversa. Ecco allora la chiusa, rapido tuffo nelle vicende della morente Repubblica romana alla metà del I secolo a.C.:
L’errore è sempre lo stesso, pensare che l’ostacolo sia rappresentato da una persona, da un rivale, senza domandarti se l’altro ti vuole, se sei all’altezza, se meriti il posto a cui ambisci. Nei concorsi universitari molti perdono molto più tempo in intrighi e acrobazie per ingraziarsi i potenziali commissari, che a studiare, a fare ricerche di valore, o scrivere opere importanti che vengono apprezzate da tutti.
Ma il caso più famoso della storia è quello dei congiurati che hanno assassinato Cesare. Erano tutte persone di grande ingegno. Pensiamo che oltre a Bruto e Cassio, fra loro c’era addirittura Cicerone. Erano ossessionati da Cesare, non pensavano altro che a farlo sparire. Ma non avevano la benché minima idea di che cosa avrebbero fatto dopo. Morto Cesare, mentre il popolo angosciato urlava nelle strade, sono stati presi dal panico e sono scappati sul Campidoglio! E Antonio ha preso il potere.
Insomma attenti, amici Democratici: a Silvio non c’è alternativa. Caduto lui, dobbiamo aspettarci il terrore, un vuoto di potere ed un novello Antonio a “ristabilire l’ordine”.** Quindi meglio Silvio Re nei secoli dei secoli (chè, per rimanere in tema, non ce lo vedo molto Berlusconi nei panni di Silla). Lettura dei fatti alquanto terra terra –come, appunto, nello stile della casa- e piuttosto deprimente. Fortunatamente il corpo di Giulio Cesare è stato cremato, altrimenti sai che capriole si faceva adesso, nel suo sepolcro.
* prontamente la nostra redazione ha avviato già promettenti contatti con l’esimio studioso, ai fini di una collaborazione anche su PaleoZotico
** che poi dopo è arrivato pure Augusto, ma non sottilizziamo
agosto 1st, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Dal sito di Internazionale, la traduzione di un editoriale del Financial Times molto conciso, ma altrettanto esaustivo, sui problemi del nostro Paese:
L’attacco del Financial Times
I fatti di Puglia, con il coinvolgimento della coalizione di centrosinistra nella solita gestione clientelare della sanità, confermano che la corruzione va dove sono i soldini e non si cura dei concetti di destra o sinistra, ma si sviluppa quando il ceto politico è scelto badando solamente al bacino collettore di voti che il singolo candidato ha in dote e le connivenze non sono estirpate alla radice.
Io mi aspetto che il Pd prenda una posizione netta sulla questione; gradieri pure che il senatore Tedesco si dimettesse: non perchè lo abbia già giudicato (per quanto…), ma perchè è chiaro che la sua permanenza a Palazzo Madama non è più opportuna.
luglio 15th, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Donne, è arrivato lo scudo fiscale! Protegge manigoldi, finanzieri spericolati, caimani da borsa, contrabbandieri incalliti, briatori! Donne è arrivato lo scudo fiscale e il condono! Aggiustiamo i vostri guai col fisco! Ripariamo i bilanci in rosso: abbiamo le pezze per i vostri giochetti fiscali! Se avete espatriato capitali illegalmente noi li ripuliamo, se i vostri soldi sono bloccati in Svizzera noi sblocchiamo i vostri soldi!
(dall’annuncio di oggi del ministro Tremonti)
Nell’Italia dove il sole bacia i belli ed il turismo rifiorisce al semplice tocco di maquillage della ministra Brambilla*, dove questa famigerata crisi c’è e non c’è a targhe alterne (quando il governo vara qualche provvedimento c’è, quando qualcuno lamenta l’immobilismo dello stesso allora siamo nel bengodi) e basta un po’ di cerone sul viso per nascondere il rossore d’imbarazzo quando si raccontano le peggio baggianate; nell’Italia di Mastella che si lamenta della diaria troppo esigua al Parlamento Europeo (290 euro, oltre lo stipendio ovviamente) finalmente il buon Giulietto Tremonti, il nuovo Guru dell’Economia, quello che “io l’avevo predetta la crisi in tempi non sospetti e comunque è sempre colpa degli altri principalmente della sinistra truffaldina” ci piazza il suo colpo da maestro, il cavallo di battaglia della sua attività politica, il provvedimento che in un solo colpo risolleva le imprese e aiuta i poveracci: lo “scudo fiscale”!
Di nuovo? Ancora? Una misura dall’esito incertissimo (tanto che, per sicurezza, questa volta verrà iscritta a bilancio solo per 1 euro di entrate), che già nella sua incarnazione precedente (intorno al 2003, se non erro) aveva raccolto quasi nulla in termini di denari rientrati e molto solo nella percezione che evadere si può, basta avere pazienza? E che ne è del solenne “no more condony” giurato e spergiurato un anno fa? Forse era l’aria rarefatta della campagna elettorale che dava un po’ alla testa…
*e intanto scopro sofferente di essere quell’unico italiano su 4 che resterà a casa.
luglio 3rd, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Con la consueta sicumera, Bobo Maroni precisa che il reato di clandestinità non è retroattivo:
"Qualsiasi studente del primo anno di giurisprudenza – sottolinea Maroni – sa bene che la legge penale non ha effetto retroattivo, pertanto il reato di immigrazione clandestina non si può applicare a chi è già entrato in Italia anche se irregolarmente. Di conseguenza nessuna colf e badante già in Italia, ripeto anche se entrata irregolarmente, sarà espulsa. Quelle della sinistra sono dunque falsità".
Due cose:
1. mi risulta che chi è in Italia come irregolare dovrebbe essere espulso anche secondo le normative vigenti (altrimenti che ci fanno tutti i poveretti stipati a Lampedusa?)
2. come si potrà, di grazia, dimostrare che il clandestino fermato è giunto in Italia dopo l’approvazione della legge? Si valuta la conoscenza del dialetto locale? Gli si intima di cucinare una cotoletta alla milanese? Si fa la prova della cadrega?
Se ho scritto delle fesserie, spiegatemi meglio.
giugno 23rd, 2009 § Commenti disabilitati § permalink
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Di come si plasma la classe dirigente
Se tutto il marcio che sta uscendo dal bubbone di Silvio il t(r)ombeur si rivelerà fondato (come pare), toccherà rivalutare lo psichiatra che una volta, in tivvù, parlò di narcisismo patologico riferendosi al Premier.
Alcuni fatti sono incontestabili: le feste con ragazzuole tanto arriviste da non schifarsi di far parte di un pollaio, per di più con un gallo senza piume; i regali munifici del vecchio satrapo, che intrattiene con le barzellette sui comunisti, i filmati degli storici incontri con Bush (almeno quelli fanno ridere) e le canzoni lagnose (come un Nerone qualsiasi, ma con l’aggravante Apicella); le successive candidature nel PDL di alcune di codeste ragazzuole.
Se questo vi sembra gossip…vuol dire che probabilmente siete il direttore del TG1. Perchè qui non interessa per nulla sapere se siamo al cospetto di un ghediniano utilizzatore finale o solo di un satiro spuntato (per quanto patetico tutto ciò possa suonare), ma capire come si fa carriera nel partito che governa l’Italia. Già sapevamo che Silvio si era portato in Parlamento prima i legali, poi le segretarie e infine le fisioterapiste; stanno per arrivare le massaggiatrici?
Vedi un po’: quei grigi figuri del Pd si scannano nelle primarie, cercano freneticamente il rinnovamento della classe dirigente stretti stretti in afose riunioni nel loro loft, mentre intanto a pochi metri ci sono queste splendide feste dove Silvio il Magnifico letteralmente plasma le nuove leve del suo partito!