Famiglie naturali

maggio 8th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Poco fa, seduta su di una panchina all’ombra lungo Viale XX Settembre, una vecchina male in arnese cullava il suo cagnetto. Gli sussurrava anche una ninna nanna.

Differenze

maggio 3rd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ronaldo si apparta con 3 trans…

…Oooh (pervertito)

La Tim gli revoca la sponsorizzazione.

Fosse andata così:
Ronaldo si apparta con 3 donnine facili…

…Eeeh (marpione)

Lo contattano per sponsorizzare profilattici.

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Now playing: Kate Nash – Mouthwash
via FoxyTunes

Non sequitur

maggio 2nd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ohmmamma! Ad Assisi son banditi i mendicanti. Un’ordinanza del sindaco vieta “di mendicare nei luoghi pubblici situati a meno di 500 metri da chiese, luoghi di culto, monumenti, piazze ed edifici pubblici.” E di certo c’avrà ragione il primo cittadino, però mò chi glielo dice al povero Francesco?

Quel che resta del genio italico

aprile 21st, 2008 § 1 comment § permalink

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Siamo un paese in decadenza? Cosa resta del genio italico?

Nulla, almeno per quanto riguarda realizzazioni di un certo peso. Se ci rivolgiamo al quotidiano, invece, a guardar bene qualcosa si trova. Fate attenzione, per esempio, a come le forze dell’ordine siano sempre piene di inventiva e sappiano spaziare dal lirismo assoluto al sarcasmo e all’ironia sottile, nel denominare le operazioni contro la criminalità. Alle volte mi domando se abbiano assoldato qualche battutista in cattive acque (ma cattive cattive).

Oggi a Napoli è stata scoperta una truffa da svariati milioni di euro ai danni di Telecom Italia, realizzata da camorristi, camuffati per l’occasione da squadra delle pulizie, mediante ricariche fittizie a migliaia di schede per cellulari.

Bene: l’operazione si chiama “Sim e Napule”.

Altro che Bagaglino o Zelig!

Sconsigli per gli acquisti

aprile 16th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Libri

In molti ospedali ci sono piccole biblioteche ad uso dei pazienti: pochi libri, solitamente rimpolpati da donazioni di origine non chiara -gente che è passata di lì, personale sanitario e varia umanità. Spiluccare tra i titoli presenti è un’occupazione molto istruttiva, soprattutto se cercate uno spunto per un regalo ai vostri cari. Infatti saprete con certezza quali acquisti non fare.
Pensateci un momento e mettetevi nei panni di chi desideri, in uno slancio di generosità, arricchire queste biblioteche con qualche titolo in suo possesso. Si priverà più facilmente della Divina Commedia (che comunque ammuffisce sullo scaffale di casa) oppure di quel bel volumetto sulle isole della Papuasia che zia Eufemia gli ha donato due anni or sono a Natale? Risposta scontata: tanto, chi mai ci andrà in Papuasia?
Queste raccolte sono cimiteri di zombie-letteratura, un non-luogo di capolavori mancati e di aborti letterari. Nell’ultima che ho visitato spiccavano la bibliografia completa di Forattini, l’opera omnia di Clive Cussler, un romanzo del primario di Gastroenterologia del nosocomio, una considerevole quota di tascabili ultraeconomici in stile “leggi e butta”. Certo ho trovato anche Primo Levi e Vitaliano Brancati, ma giacevano reietti e solinghi, rannicchiati in un cantuccio come fossero minacciati dagli altri non-morti compagni.

Un momento, però: non ho visto nemmeno una copia dei best seller di Bruno Vespa. Dovrei considerarla una falsificazione della mia teoria e dunque ricusarne le conclusioni?

Luoghi comuni

aprile 5th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ma tutto questo Alice non lo sa…

marzo 4th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Sottotitolo: ma chi ‘tte credi, Umberto Eco?

Non sempre quello che scrivi e quello che volevi dire coincidono. Almeno, a me capita. Da quando pigio sulla tastiera per tenere in piedi questo blogghetto, mi è accaduto di iniziare un post pensando ad un determinato argomento, ma di concluderlo questionando d’altro. Alle volte perchè non m’è riuscito rendere l’idea, altre perchè il discorso mi ha preso la mano: a scuola si direbbe che sono andato fuori tema. Volendo nobilitare la cosa, potrei sostenere che -romanticamente- ho seguito il flusso dei pensieri, sicchè son state le parole a guidarmi laddove volevano.
In certi casi, però, l’ambiguità può essere voluta e anche ricercata: in fondo, le parole son graffi vuoti sul foglio bianco ed è il nostro cerebro a riempirle di senso. Soprattutto poeti e cantautori sembrano perseguire questo scopo: a Francesco De Gregori si è spesso contestato un eccessivo ermetismo, ma egli lo rivendica perchè ognuno può scivolare lungo i suoi versi e costruirsi l’esegesi personale di ogni testo.
Si tratta di fraintendimenti? Non so. Dopo tutto, noi cerchiamo di dare a ciò che leggiamo un senso che abbia significato “per noi”. E alle volte restiamo delusi quando scopriamo qual è la spiegazione ortodossa.

Faccio un esempio proprio da una bellissima canzone di De Gregori, “Alice”.
C’è una strofa che mi piace particolarmente:

“Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello,
ma è convinto che sia un portafortuna.
Non ti chiede mai pane o carità
e un posto per dormire non ce l’ha.
Ma tutto questo Alice non lo sa…”

Ho sempre pensato che i primi due versi evocassero la presenza di pochi spiccioli nel cappello del mendicante, posto a terra accanto a lui. E mi sembrava un’immagine molto potente. Poi sono venuto a sapere che la strofa era stata rimaneggiata all’uscita del disco, nel 1973, per questioni di censura.
L’originale diceva:

“Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello,
ma è convinto che sia un portafortuna….”

L’immagine è potente ugualmente, anche se diversa: dobbiamo figurarci il mendicante col cappello sul capo a nascondere quel che, verosimilmente, lo sta divorando. Forse il senso è più chiaro, però mi sembra meno “poetico”.

Del come razzolar sia ben diversa cosa del solo predicar

febbraio 25th, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Questi 3 manifesti campeggiano nell’atrio (anche detto pomposamente “giardino d’inverno”) dell’ospedale di Trieste. Invitano, banalmente ma meritoriamente visto il luogo, a lavarsi spesso le mani per evitare di trasmettere infezioni.

Peccato che, oltre la prima porta in fondo, il bagno sia regolarmente sguarnito di qualsivoglia tipologia di saponetta o cremina liquida all’uopo.

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Now playing: Alberto Sordi – Piero Piccioni – Il Medico della Mutua
via FoxyTunes

Fatti Nostri?

febbraio 3rd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Ma quanto è interessante ‘sta vicenda di Sarkò e Brunì!
Ma quanto ci fa stare sulle spine… e quanti spetteguless!

Il mio primo pensiero, ad ogni risveglio, è di correre a vedere quale nuova impresa abbiano realizzato i neosposini!

Ma quanto ci elettrizza ‘sta cosa!
Ma quanto…

ZZZZZzzzz
ZZZzzz

Anatema a 32 bit

febbraio 2nd, 2008 § Commenti disabilitati § permalink

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Da Uindo mi aspetto di tutto (da quando ci sta xp un po’ meno, per la verità). Le finestre di errore con scritte incomprensibili, i riavvii improvvisi, lo schermo nero e il temutissimo schermo blu (farcito anch’esso di frasi astruse): lo schermo bianco, però, non mi era mai capitato.

Che sia un segno del cielo? Un ammonimento a pentirmi delle mie malefatte?

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